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MM 2022 | #1 Baylor Bears

Baylor
Autore: Raffaele Fante
Data: 14 Mar, 2021

La squadra

Come restare al vertice e avere ancora molta fame dopo aver vinto un titolo Ncaa e aver perso 4/5 del quintetto dell’anno scorso: lo svolgimento del seguente tema è riuscito benissimo a coach Scott Drew che ha mantenuto super competitivi i suoi Bears con una squadra rinnovata in cui tutti, dai freshman ai transfer ai veterani, hanno dato il loro contributo. A lungo numero 1 della nazione, ha accusato qualche passaggio a vuoto a gennaio complici infortuni e una conference che non è facile per nessuno. Ma anche quando ha perso per tutto l’anno Jonathan Tchamwa Tchatchoua, uno dei reduci della squadra campione, ha reagito ed è andata a vincere la regular season della Big12 assieme a Kansas, grazie a una squadra che di fatto non ha star, ma tanti giocatori molto utili alla causa.

Una star i Bears ce l’hanno in realtà, ed è il loro allenatore: la 19/a stagione a Waco di Scott Drew è stata, tanto per cambiare, al di sopra delle aspettative: persi tutti i giocatori chiave che hanno conquistato il primo storico titolo Ncaa per Baylor, ha dato più spazio ai panchinari dell’anno scorso (Matthew Mayer, Adam Flagler, LJ Cryer), valorizzato due freshman di talento (Kendall Brown e Jeremy Sochan) e inserito nel migliore dei modi un transfer ingombrante come James Akinjo, affidandogli la squadra non senza una buona dose di rischio. Scommessa vinta, perché l’ex Georgetown e Arizona è sembrato dal primo minuto in pieno controllo della situazione e ha ridato vita a un attacco in cerca di protagonisti, dopo l’addio di Jared Butler e compagnia. Quasi 77 punti a partita, nella top ten per adjusted efficiency, per il solito orologio collettivo senza particolari star che macina avversari sui due lati del campo.

Tutti devono dare il massimo, però, perché l’immediata eliminazione dal Torneo della Big12 contro una squadra tutt’altro che irresistibile come Oklahoma la dice lunga sui rischi che corrono in partita secca. I Bears sono pronti per bissare il titolo, ma quest’anno sarà davvero difficile arrivare fino in fondo.

James Akinjo - Baylor

James Akinjo – Baylor

 

 

 

 

I giocatori chiave

Adam Flagler – Jr – G – 190 cm – 82 kg

Se sta bene, è il primo terminale offensivo. E sa come si fa, perché dal nulla l’anno scorso ha già messo la sua firma sul Torneo e sul primo storico titolo dei Bears. Il suo ginocchio è una variabile non secondaria per valutare il cammino di Baylor perché il suo 40% abbondante dall’arco è fondamentale per aprire il campo e la sua continuità di rendimento con leadership inclusa è un punto fermo per Scott Drew. Tiro fluido da killer silenzioso, non fargli arrivare la palla è l’idea migliore se si vuole bloccare una delle armi più pericolose dei campioni Ncaa. Se stecca, come successo per esempio contro Oklahoma nel torneo della Big12, Baylor può perdere quasi contro chiunque.

 

Jeremy Sochan – Fr – F – 202 cm – 104 kg

Tutti ad aspettare Kendall Brown, talento scintillante dell’high school arrivato a Waco come il miglior freshman reclutato da Dew, e invece è spuntato questa ala anglo-polacca dalle braccia lunghe e i capelli dalla colorazione variabile che ha scalato posizioni su posizioni per arrivare giustamente proiettato al primo giro. Perché la sua utilità in attacco come in difesa lo hanno reso subito un giocatore di impatto, in grado di cambiare le partite, con un recupero o con una tripla.

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