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Nozze tra Under Armour e UCLA

Under Armour UCLA
Autore: Manuel Follis
Data: 30 Giu, 2016

La lotta delle sponsorizzazioni sportive legate al basket americano continua senza esclusione di colpi. Mentre gli analisti (non quelli sportivi, ma quelli finanziari) stanno facendo le considerazioni post finale Nba (riassumibili più o meno così: ha vinto la Nike di Lebron James, ma nel futuro puntiamo ancora sulla Under Armour di Steph Curry) proprio la Under Armour ha di recente messo a segno il primo colpo sul mercato del college.

Under Armour UCLA

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La casa sportiva di Baltimora ha infatti siglato il più importante (e corposo) contratto di sponsorizzazione della storia della Ncaa strappando lo storico college di UCLA alla Adidas e assicurandosene la sponsorizzazione per 280 milioni di dollari in 15 anni (più di 18 milioni di dollari all’anno). Il contratto riguarda ovviamente tutti gli sport del college, ma i fan del basket della più importante università di Los Angeles saranno contenti, visto che l’operazione è chiaramente legata alla scommessa che UCLA sia pronta a tornare tra le big del college, anche nel basket.

Under Armour UCLA

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Il posizionamento e la scelta delle sponsorizzazioni delle grandi aziende dello sport segue ovviamente anche logiche geografiche, come ha espressamente dichiarato il fondatore di Under Armour, Kevin Plank, in occasione dell’annuncio del contratto con UCLA, che rappresenta un’espansione nella West Coast. La casa sportiva in precedenza aveva già messo sotto contratto Notre Dame (90 milioni in 10 anni), Auburn e Wisconsin (96 milioni in 10 anni), con quest’ultima che oggi è una seria candidata a fare strada nel torneo nella prossima stagione. In Italia gli appassionati potranno invece scoprire i prodotti della Under Armour solo dal prossimo gennaio, visto che il gruppo (distribuito sul territorio da Oberalp) ha in previsione l’apertura di 20 negozi monomarca dal nord fino alla Sicilia, con il primo store che partirà a Milano.

La sponsorizzazione da 280 milioni della Under Armour come detto è la più alta attualmente in corso, e non a caso ora molti college sperano che questa nuova operazione alzi l’asticella dei prezzi medi ottenibili dalle grandi aziende. In precedenza era la Nike titolare dei due più alti contratti, entrambi della durata di 15 anni, uno da 252 milioni con Ohio State e l’altro da 250 milioni con Texas, programmi che negli ultimi anni hanno fatto parlare più per i risultati legati al football che per quelli legati al basket.

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