Terrance Ferguson saluta Arizona e decide di “parcheggiarsi” per un anno in una squadra di professionisti in Australia. “Terrance mi ha informato che ha deciso di perseguire opportunità professionali invece di giocare per l’università di Arizona” ha annunciato il coach dei Wildcats Sean Miller. “Spero che questo passo successivo della sua carriera vada bene e che il suo obiettivo di diventare un giorno un giocatore Nba si possa realizzare”.
E pensare che solo poche settimane fa, Ferguson aveva rilasciato dichiarazioni nelle quali addirittura spiegava come l’obiettivo di Arizona fosse quello di tornare alle Final Four: “I feel like we are going to be really strong next year. Definitely try to make the Final Four or go even further. We’re going to have to work when we get up there but we’re going to surprise a lot of people”.
Anche se la notizia era nell’aria da qualche giorno, in effetti un sacco di persone sono rimaste sorprese quando hanno capito che invece Ferguson avrebbe portato il suo talento in Australia. Dopo averci pensato un po’ su, la guardia-ala tiratrice di 2 metri, che ha incantato il Nike Hoop stabilendo anche un record per il torneo con 7 triple messe a segno, ha deciso che il college non fa per lui.
Quanto lo avrà influenzato l’amicizia con Emmanuel Mudiay? Probabilmente parecchio. In una recente intervista a Slam, Ferguson ha raccontato che al suo primo anno di high school aveva incontrato parecchie difficoltà e così aveva deciso di trasferirsi alla Advanced Prep International di Dallas, meglio conosciuta come Prime Prep, dove appunto giocava anche Mudiay. “La migliore decisione che abbia mai preso”, l’ha definita l’ormai ex talento di Arizona.
Con Mudiay è stata subito intesa. Il play fisicato oggi in forza ai Denver Nuggets è stato un mentore per Ferguson che ha ammesso di aver imparato moltissimo dal compagno sia dentro sia fuori dal campo e di essere migliorato proprio giocando insieme (e contro) Mudiay. Ecco, proprio Emmanuel aveva fatto lo stesso percorso che oggi ha deciso di intraprendere Terrance. Aveva deciso di giocare con SMU, in quello che doveva essere il primo reclutamento stellare di coach Larry Brown, e invece poi aveva abdicato per andare a fare il professionista in Cina, una mossa che non aveva intaccato le sue chanches Nba. Se lo augura anche Ferguson.