Praticamente ogni scelta del secondo giro del Draft Nba 2024 è passata di mano grazie a una trade e così, tra uno scambio e l’altro, abbiamo visto compiersi la storia con Bronny James ai Lakers. Inoltre, molti dei protagonisti degli ultimi anni di Ncaa hanno strappato un contratto
Il sogno di LeBron
LeBron James e Bronny James saranno la prima coppia di padre e figlio a giocare insieme nella storia dell’Nba. Alla #55 i Los Angeles Lakers prendono il prospetto di USC, più per fare contento papà LeBron che per un reale motivo tecnico. Non c’è di che scandalizzarsi: il Draft è pieno di scelte dettate da interessi che con il basket giocato c’entrano relativamente e a quel punto non c’era molto talento rimasto sul piatto. Sarà interessante vedere lo sviluppo di Bronny, una guardia che non sembra avere né taglia, né il gioco per sopravvivere all’Nba.
Quasi da primo giro
Ne avevamo parlato ieri dell’esclusione dal primo giro di Kyle Filipowski e Johnny Furphy. I due non hanno dovuto attendere molto per essere scelti. Il lungo di Duke alla #32 viene chiamato dagli Utah Jazz dove potrà imparare da uno come Lauri Markkanen. Fa sorridere la scelta degli Jazz alla luce della storia che la famiglia Filipowski sta facendo filtrare in queste ore e che potrebbe essere alla base della sua caduta al secondo giro. Furphy, invece, sembra finire in un contesto perfetto per lui come quello di una promettente Indiana, vogliosa di correre e di avere tiratori intorno a Tyrese Haliburton. Da sottolineare anche la scelta di Johnatan Mogbo di San Francisco alla #31 di Toronto: il lungo fino ad un anno fa segnava pochi punti a Missouri State e ora, grazie al lavoro del coaching staff dei Dons, è un legittimo giocatore Nba.
Jonathan Mogbo lit up NBA analytics models, filling up the stat sheet averaging 19.5 points, 14.2 rebounds, 5 assists, 2.2 steals and 1.1 blocks per-40. He is intriguing in the early 2nd round with his explosiveness, playmaking ability and defensive upside with his 7'2 wingspan. pic.twitter.com/FopjHhznyV
— Jonathan Givony (@DraftExpress) June 27, 2024
Campioni in carica e All-American
Non solo due prospetti in Top 10 per UConn, ma anche altri due componenti del quintetto atomico che ha dominato la scorsa NCAA scelti nel secondo giro. Tristen Newton ha più chance Nba di quello che gli si concede, visto che è un play di 1.95, che ha migliorato non poco il suo controllo sull’attacco senza lesinare gli sforzi in difesa e che sa segnare nei momenti in cui gli viene richiesto. Gran bella presa di Indiana alla #49, mentre Minnesota alla #53 punta sul tiro da tre e sul movimento senza palla di Cam Spencer con un ragionamento molto simile a quanto fatto per Dillingham: prospetto tutto attacco, che tanto in difesa c’è Gobert a mettere le pezze.
Ma c’è stato spazio anche per diversi All-American dell’ultima stagione. New York ha puntato su profili molto esperti e dalla personalità forte da forgiare sotto il metodo Thibodeau: alla #34 è Tyler Kolek e le sue capacità offensive ad essere preso, mentre alla #56 la scommessa finisce su Kevin McCullar, le sue straordinarie capacità difensive e un tiro da tre tutto da scovare. Toronto, invece, alla #45 prende il sergente di Houston Jamal Shead in grado di fornire il playmaking, al momento, assente a roster. San Antonio fa una scelta molto simile a quella del primo giro: dopo aver preso Juan Nunez, alla #48 va su Harrison Ingram sul quale si dovrà lavorare sul tiro, come per Castle, per renderlo presentabile.
Scommesse
Oklahoma City alla #38 punta sul talento offensivo del belga Ajay Mitchell, Philadelphia era a caccia di un lungo e prende Adem Bona alla #41, subito dopo Charlotte bada al concreto e va su un prospetto solido come il playmaker di Colorado KJ Simpson. Se Miami punta ad un giocatore esperto come Pelle Larsson, i Los Angeles Clippers scelgono un progetto come il tiratore da Minnesota Cam Christie.