[nextpage title=” “]
La tendenza negli ultimi anni tra i senior in uscita dai college e i giocatori undrafted è sempre più quella di cercare fortuna in Europa, mantenendo però vivo il sogno Nba, senza passare per la D-League ma iniziando a costruirsi una carriera da pro credibile nel vecchio continente, migliorando i propri fondamentali in un basket che predilige l’aspetto tecnico a quello atletico.
Ogni anno molti club europei di media fascia decidono di puntare su giocatori in uscita dal college, con talento sulle spalle ma che hanno bisogno di adattarsi a uno stile di vita, e di gioco, da professionisti, facendo spesso fronte a nuove realtà totalmente diverse da quelle che si possono incontrare in un campus universitario. Già, abbiamo proprio detto club di fascia media, perché i top club europei preferiscono giocatori che abbiano già una determinata esperienza e, la maggior parte delle volte, per i nuovi pro in arrivo dall’altra parte dell’oceano diventare protagonisti con i vari CSKA o Fenerbahce diventa l’aspirazione massima per la propria carriera, accantonando il sogno Nba.
Andiamo, dunque, a vedere chi sono i rookie che quest’anno, dopo essere stati protagonisti in Ncaa, cercheranno di dire la loro anche in Europa.
[/nextpage]
[nextpage title=” “]
Il vento dell’est
Se c’è una zona geografica particolarmente interessata ai giovani provenienti dall’Ncaa è proprio l’est Europa. Partendo dalla sorprendente scelta di Jonah Bolden che, nonostante il probabile posto assicurato nello starting five di coach Steve Alford, dopo un promettente anno da freshman ha deciso di lasciare UCLA per trovare fortuna al FMP Belgrado, società satellite della Stella Rossa, per poi puntare deciso al Draft del 2017. A detta dell’australiano, la decisione è stata influenzata dalla sua voglia di crescere come giocatore, qualcosa che non riteneva possibile sotto il programma di Alford, anche se da indiscrezioni provenienti dalle zone di Los Angeles pare che l’ala sia stata costretta a lasciare l’ateneo per ragioni accademiche. Altro giocatore che è andato incontro a un cambio radicale è Jordan Loveridge che, dopo aver giocato e vissuto tutta la vita nello Utah, suo stato natale, prima alla West Jordan High School e poi agli Utah Utes, ha deciso di fare il salto tra i pro in Ungheria, nell’Egis Kormend. Sempre in terra magiara, e precisamente al TLI Alba Fehervar, farà il suo debutto anche Winston Shepard, giocatore versatile e faro del gioco degli Aztecs nei suoi quattro anni a San Diego State.
La vicina Polonia vedrà, invece, protagonista Armani Moore che inizierà a muovere i primi passi da professionista con il Basket Zielona Góra. L’ala proveniente da Tennessee porta in dote la sua versatilità, come dimostrato dai numeri messi insieme nella sua stagione da senior (12,2 pt, 7,6 reb, 4,1 ast), con la possibilità di sfruttare anche una vetrina prestigiosa come l’Eurocup. Due giocatori da tenere, invece, particolarmente d’occhio, dei perfetti go to guy al college che tenteranno ora di fare altrettanto nel freddo est Europa, sono D. J. Balentine e Venky Jois. Il primo ha avuto una carriera collegiale leggendaria a Evansville, nella sottovalutata Missouri Valley Conference. All-time scorer dell’ateneo ha chiuso le ultime tre stagioni sempre oltre i 20 di media. Guardia con tanti punti nelle mani ma anche visione di gioco, come attestano i 4,4 assist del suo anno da senior, Balentine debutterà come pro in Lituania allo BC Pieno Zvaigzdes.
Jois invece, dopo aver mostrato di essere una macchina da doppia doppia con un grande istinto difensivo e un ottimo gioco in post a Eastern Washington, sarà protagonista nelle fila del Tartu Ulikool Rock in Estonia, squadra con la quale si giocherà l’accesso alla fase a gironi della nuova FIBA Champions League nei preliminari in programma a fine settembre. La scelta di giocare a Tartu è stata dettata non solo dalla possibilità di lavorare tranquillamente sul proprio tiro dalla distanza, come dichiarato dall’ala australiana, ma anche dalla presenza nella città estone di un’università internazionale che gli consentirà di completare il suo percorso di studi ed ottenere, così, la laurea.
[/nextpage]
[nextpage title=” “]
Avtodor Saratov pigliatutto
Se c’è un club europeo che, nel bene e nel male, si è reso protagonista nell’acquisto di giocatori provenienti dall’Ncaa quello è l’Avtodor Saratov. Durante il mercato estivo, la squadra russa è riuscita a mettere sotto contratto due “pesi massimi” del panorama collegiale come Michael Carrera e Josh Adams. Carrera diventerà il primo giocatore venezuelano nella storia della VTB League e ha già dimostrato tutto il suo repertorio, fatto di efficienza sia nei pressi del ferro che oltre la linea da 3 (40% nell’ultima stagione a South Carolina) insieme ad ottime capacità difensive, nelle prime amichevoli di preparazione. Dopo aver guidato i Gamecocks alla miglior stagione della sua storia per numero di vittorie (25), ha deciso di iniziare la sua carriera da pro in Russia, incuriosito dalla possibilità di vivere un’esperienza culturale e di vita totalmente diversa, come da lui stesso dichiarato.
Chi non ha iniziato nel migliore dei modi la sua nuova vita da pro con il club russo è stato il play Josh Adams che, dopo l’ultima stagione a Wyoming chiusa a 24 di media con 5,6 rimbalzi e 4,6 assist, è stato vittima di un grave incidente stradale il passato agosto che lo terrà lontano dai parquet per tutta la prima parte della stagione. A seguito dell’incidente, infatti, Adams ha dovuto subire una delicata operazione e attente cure al collo per il valore di 30.000 dollari, una cifra inimmaginabile per la famiglia del giocatore che ha chiesto aiuto attraverso il sito gofoundme.com. L’iniziativa ha subito dato i suoi frutti visto che, in poche ore, si sono arrivati a raccogliere circa 50.000 dollari grazie anche alle donazioni di squadre come i Denver Nuggets e i Los Angeles Lakers. Una bella storia in puro stile americano con la partecipazione del Avtodor che, nonostante l’indisponibilità del giocatore per i prossimi sei mesi, ha comunque deciso di non rescindere il contratto.
[/nextpage]
[nextpage title=” “]
Da una parte all’altra dei Pirenei
La ACB spagnola e LNB Pro A e B francese sono le altre leghe che, all’inizio della stagione, vedranno protagonisti sui propri campi vari giocatori alla prima esperienza da pro. In Spagna, nelle fila dell’Obradoiro, inizierà la propria carriera Rosco Allen, ala-pivot in uscita da Stanford con un alto IQ cestistico, solido gioco nei pressi del ferro e ottima mano dalla lunga distanza. Altra ala bianca in arrivo nella ACB, al MoraBanc Andorra, è David Walker, che ha chiuso il suo ultimo anno da senior a Northeastern a 18 di media con il 41% da tre, tanto da essere già stato soprannominato da giornalisti e tifosi spagnoli “la metralleta” ovvero “la mitragliatrice”. L’arrivo passato un po’ inosservato, ma che potrebbe essere un vero colpo, è quello di Trevor Cooney da parte del Saski Baskonia che ha aggiunto la guardia, in uscita da Syracuse, al suo roster che conta già una vecchia conoscenza del mondo Ncaa come Shane Larkin. Il senior, vero e proprio giocatore simbolo degli Orange negli ultimi quattro anni chiusi con le Final Four, ha deciso di giocarsi le sue chance in Europa nonostante un contratto assicurato con i Long Island Nets, nuova franchigia di D-League affiliata ai Brooklyn Nets. Viste le ottime prestazione nelle prime amichevoli disputate grazie alle sue doti da tiratore, Cooney “rischia” di essere uno dei giocatori rivelazione della prossima (e dal nuovo formato stile Nba) Euroleague.
La Francia, invece, vedrà il debutto tra i pro di James Woodard, guardia capace di andare sempre in doppia cifra di media nei suoi quattro anni a Tulsa, con ottima visione di gioco e atletismo oltre la media per un giocatore della sua stazza (191 cm) che cercherà di mettere a disposizione del Rouen Metropole Basket con l’obiettivo di risalire in LNB Pro A. Chi invece respira aria di Nba in famiglia, e prova ad arrivarci passando per l’Europa, è Tyler Harris, fratello del Tobias in forza ai Pistons e cugino di Channing Frye. Dopo aver cambiato tre college in cinque anni (North Carolina State, Providence e Auburn) l’ala cercherà di portare non solo la sua grande abilità a rimbalzo ma anche punti al Paris Levallois. Ma il vero colpo del mercato francese è stato Angel Rodriguez che ha firmato per il Cholet Basket. Il play portoricano è uno scorer e un facilitatore per i compagni dal grande talento, nonostante la taglia undersize (180 cm x 85 kg), che, dopo aver guidato Miami al secondo posto nella ACC ed essere stato incluso nel Third-team All-ACC, cercherà di far carriera in Europa con un occhio all’Nba seguendo, magari, le orme del suo connazionale Carlos Arroyo.
[/nextpage]
[nextpage title=” “]
In giro per l’Europa
Dal nord al sud del resto dell’Europa non sono mancati altri passaggi di rilievo dall’Ncaa ai pro. Partiamo da Kevin Ware che, dopo essere passato alle cronache di tutto il mondo per il suo infortunio shock con Louisville durante le Elite Eight del 2013, ha giocato le sue ultime due stagioni a Georgia State e che ora tenta di lanciare la sua carriera nel mondo dei professionisti in Finlandia, nelle fila dell’impronunciabile Kauhajoen Karhu. Rimanendo a nord, e precisamente in Danimarca, Dwayne Benjamin, ottimo sesto uomo nella sorprendente Oregon dell’ultima stagione, e Mike Gessell, senior in uscita da Iowa tra i più sottovalutati floor generals del panorama collegiale, saranno compagni nel Bakken Bears. L’esperienza da pro di Shavon Shields, ala reduce da una stagione a Nebraska da 16,8 punti e 5 rimbalzi conditi dalla nomina al Second Team All Big Ten, comincerà, invece, in Germania con lo Fraport Skyliners Frankfurt, fresco vincitore dell’ultima Fiba Europe Cup. Il nord Europa, precisamente il Belgio, sarà il palcoscenico per la nuova carriera da professionista di Ryan Anderson, il senior in uscita da Arizona, che, dopo una summer league con gli Orlando Magic dove ha visto più la panchina che il parquet, ha voglia di mettere in campo tutta la sua versatilità trasformandosi in una macchina da doppia-doppia per gli Antwerp Giants. State attenti al buon Ryan perché è un giocatore che ha tutte le carte in regola per ritagliarsi un’importante carriera nel vecchio continente.
Il PAOK greco sarà, invece, il trampolino di lancio per il futuro da pro di Brandon Taylor dopo aver chiuso alla grande il suo ultimo anno a Penn State (16,3 pt + 6,5 reb). I parquet ellenici saranno il palcoscenico anche di Kevin Punter, guardia con tanti punti nelle mani (22,2 punti nel suo ultimo anno a Tennessee), che ha firmato con il GS Lavrio. La vicina isola di Cipro vedrà, invece, il debutto di Shaq Goodwin, centro proveniente da Memphis, che porta non solo ottime qualità difensive ma anche un solido gioco d’attacco nei pressi del ferro all’AEK Larnaca.
Infine chiudiamo con tre giovani arrivati in terra turca. Il primo è il centrone Tonye Jekiri, perfetto specialista difensivo con i Miami Hurricanes, considerato tra i migliori rim protector della nazione tanto da essere nominato nell’All-ACC Defensive Team, che ha scelto di iniziare la sua carriera con il Bandirma Kirmizi nell A2 turca. Il secondo è Anthony Gill che, dopo aver firmato ad agosto per i tedeschi dello MHP-Riesen Ludwigsburg (che hanno messo a roster anche Wes Washpun da Northern Iowa), ha dovuto rescindere il proprio contratto poiché non ha superato le visite mediche. L’ala in uscita da Virginia ha, però, avuto una seconda possibilità con il sempre impronunciabile Yeşilgiresun Belediye.
Il terzo è Stefan Moody, forse il talento più divertente arrivato in questa sessione di mercato. Giocatore dall’alto hype con licenza per tirare da ogni zona del campo, nonostante i suoi 178 cm, che, dopo due anni di gran livello a Ole Miss, ha firmato per il Trabzonspor. Moody è reduce da un’ultima annata da 23,6 punti a partita con il passaggio dalla posizione di guardia tiratrice a quella di playmaker che, nonostante le difficoltà iniziali, si è rivelato indolore come attestano i 4,3 assist a partita. Siamo sicuri che dalle parti del Mar Nero si divertiranno a vederlo giocare, noi per ora lo ricordiamo con questi suoi highlights.
[/nextpage]