Questo è noto come l’anno dei centri, ma i volti più noti stanno avendo parecchie difficoltà a trascinare le proprie squadre verso le vette della Top 25. Adama Sanogo e la sua UConn partivano dalle retrovie eppure per settimane il centro è stato il giocatore più forte di una delle squadra più forti della nazione. L’incredibile ascesa di Connecticut, frenata dalla competitività della Big East nelle ultime settimane, ha dato i meritatissimi riflettori al junior del Mali che sta segnando come mai prima.
Piede perno dell’attacco
Dopo la sconfitta nella scorsa March Madness contro New Mexico State, coach Dan Hurley ha convocato Adama Sanogo nel proprio ufficio e gli ha detto: “L’anno prossimo sarai il preseason Big East Player of the Year”.
Hurley ha costruito un attacco tra i più efficienti delle nazione intorno a lui e Sanogo gli sta regalando una stagione da All-American. Forte e compatto, a prima vista Sanogo sembrerebbe uno di quei lunghi che si fanno spazio a suon di spallate. Vero, ma a questo aggiunge un footwork secondo solo a quello di Drew Timme che lo porta a dominare in ogni modo gli ultimi tre metri di campo: di esplosività, spostando gli avversari di fisico, con una serie di giri sul perno e finte che disorientano il marcatore. Sanogo è una vera forza della natura con i piedi da ballerino.
Il primo giocatore che UConn cerca, una volta arrivata nella metà campo offensiva, è lui. Le capacità balistiche di Jordan Hawkins, del freshmen Alex Karaban e del transfer Joey Calcaterra servono per liberargli lo spazio in area. Le capacità di playmaking di Triste Newton, Nahiem Alleyne e Andre Jackson servono a rifornirlo di palloni puliti. Per questo motivo per provare a smontare l’attacco degli Huskies si parte dal limitare il suo post basso. Se raddoppi, i tiratori puniscono, se ci metti il miglior difensore della scorsa Big East come Ryan Kalkbrenner questa è la fine.
UConn snapped their 2-game losing streak yesterday with the help of a big-time performance from Adama Sanogo
Sanogo finished with 26 points & 9 rebounds and got the better of reigning Defensive PoY Ryan Kalkbrenner
Sanogo said after the game: "I knew I had to be 'Adama' today" pic.twitter.com/xhKjC1hu2I
— Ryan Cassidy (@ryancassidycbb) January 8, 2023
Strade incrociate
Nel 2014, a 12 anni, Adama Sanogo ha iniziato a giocare a basket in Mali. Lo stesso anno UConn ha vinto il suo ultimo titolo nazionale, il quarto dal 1999 in poi. Ci sono voluti sei anni affinché i due cammini si incrociassero e altri due per poter definire UConn una contender. Le ultime tre sconfitte dimostrano che c’è ancora un po’ di strada da fare a livello di mentalità e continuità ma si può dire senza ombra di dubbio che Connecticut sia tornata.
A maggior ragione se vediamo che dietro l’asse portante Sanogo-Jackson-Hawkins c’è un nucleo di giovani, già inseriti nella rotazione principale, pronto a subentrargli. Ad esempio il suo backup, il freshmen ciclopico Donovan Clingan, ha addirittura numeri migliori dei suoi sui 40 minuti. La presenza di Clingan aiuta Adama Sanogo a riposare molto di più (ben cinque minuti in meno di media rispetto allo scorso anno) e ad essere più efficiente: 62.3 di Ts% e 63.9 eFG% sono di gran lunga i massimi storici ed è interessante vedere che sono arrivati quando Sanogo ha iniziato a tirare da tre.
Metà delle sue conclusioni nella stagione 2021-22 arrivavano dal mid-range, soluzione che oggi è scesa al 37% sostituendo la percentuale mancante con triple prese arrivando a rimorchio in transizione oppure giocando il pick and pop. Non è ancora un’arma che padroneggia a pieno (solo 1.6 triple di media a partita) ma i risultati sembrano essere buoni visto che tira con il 39.3%.
In difesa è meno stoppatore rispetto agli altri anni, ma sempre molto pulito e verticale sotto canestro, difendendo duro e forte senza incappare in problemi di falli. Le stoppate le lascia tutte a Clingan che vanta un mostruoso 15.7 di Blk% e sui 40 minuti viaggerebbe a 6 stoppate di media. Il maliano rimane comunque una garanzia a rimbalzo e ciò permette a UConn di scatenarsi facilmente in contropiede.
Coach Hurley conta sull’apporto di Sanogo quando marzo arriverà. Arrivati al quinto anno, manca ancora una vittoria nella March Madness dove UConn è uscita al primo turno nelle scorse due edizioni. Questa edizione degli Huskies sembra aver tutto per fare una lunga corsa, ma come mostrato dalle difese della Big East per frenare UConn serve arginare il centro maliano. Quando perde Sanogo si rifugia nella palestra come valvola di sfogo. Ora che Connecticut è tornata, il numero 21 può prendersi qualche giro di riposo in più.