Dopo più di un mese di attesa, arriva finalmente la cinquina finale della nostra personalissima Top 25. Mentre l’AP Poll pubblica la sua e lo stesso fa KenPom (le abbiamo comparate nell’ultima puntata del nostro podcast), incoroniamo Alabama nello scontro pre-stagionale con Kansas, comunque la prima squadra di una Big 12 che si insedia con ben tre squadre, oltre alla solita Duke.
5. Duke
I Blue Devils sono tra le squadre più seguite a livello mondiale (Italia compresa) e ogni anno c’è grandissima attesa per i risultati di Duke. La truppa allenata da Jon Scheyer parte sempre sotto il peso di grandi aspettative (e questo spesso non aiuta), figlie di reclutamenti da prime della classe. La prossima stagione non farà eccezione visto che c’è grande attesa per vedere in campo Cooper Flagg, nuovo talento generazionale, che per molti sarà la prima scelta assoluta al prossimo draft NBA. Capire come andrà la stagione è più complesso. I Blue Devils hanno perso Max Roach (grave perdita) ma puntano sulla stagione della riscossa di Tyrese Proctor e sulla prima da campione di Caleb Foster. Occhio ai lunghi Mason Gillis, tuttofare di Purdue reduce da una Final Four che potrebbe però partire dalla panchina e Khaman Maluach, colosso alto 218 cm che se rispetterà le aspettative sarà un vero game-changer.
4. Iowa State
Giù il cappello di fronte a coach TJ Otzelberger, capace di prendere una squadra con record 2-22 e già dal primo anno portarla alle Sweet 16. Nelle due stagioni successive gli Cyclones sono sempre andati al Torneo nonostante la competizione in Big 12, raggiungendo un’altra Sweet 16 la scorsa stagione. Una continuità di rendimento che ha portato ad aspettative ancora più alte per il campionato che si sta per aprire. Tanto per cominciare i quattro principali realizzatori della scorsa stagione tornano tutti: Keshon Gilbert, Tamin Lipsey, Curtis Jones e Milan Momcilovic cui sotto canestro si aggiungerà probabilmente il transfer da Charlotte Dishon Jackson. La sfida per gli Hawkeyes sarà riuscire a raggiungere l’élite del college basket non solo in difesa, dove l’anno scorso sono stati i migliori della Division I, ma anche in attacco.
3. Baylor
Dopo il titolo del marzo 2021 Scott Drew non è più riuscito ad andare oltre il secondo turno alla March Madness. Nonostante il talento a disposizione, qualche problema di infortuni, qualche giocatore che non ha rispettato le attese e qualche partenza imprevista hanno inserito dei granelli negli ingranaggi di Baylor che per la stagione 2024-25 si presenta invece come una delle squadre da battere, non solo nella Big 12. Ai nastri di partenza c’è chi (come BN) crede molto nella squadra di coach Drew e chi la vede più sotto, ma sempre tra le migliori. Questo perché ci sono gli ingredienti per una grande squadra, ma anche molte incognite. Le chiavi del gioco saranno nelle mani di Jeremy Roach, per la prima volta fuori dal contesto di Duke. In guardia ci sarà la star VJ Edgecombe, che sarà un po’ un ago della bilancia per la stagione. In ala si divideranno lo spot Langstone Love e il transfer tuttofare da Miami Norchad Omier e sotto i tabelloni verrà probabilmente promosso in quintetto il junior Josh Ojianwuna. I punti sul referto sulla carta ci sono, le incognite saranno più difensive.
2. Kansas
A inizio stagione c’è una sola certezza, Alabama e Kansas sono le uniche a contendersi la posizione numero 1. Mettiamo i Jayhawks un gradino sotto a causa di qualche infortunio che potrebbe pesare sul roster della squadra allenata da Bill Self. Ci sono però molti punti fermi. L’asse play-pivot formato da Dajuan Harris e Hunter Dickinson rimane così come è rimasto l’ala mobile e atletica KJ Adams. Per migliorare la squadra dell’anno prossimo servono tiro e profondità in panchina. La guardia Zeke Mayo, Player of the Year della Summit League lo scorso anno con la maglia di South Dakota State e l’ala Rylan Griffen da Alabama dovrebbero portare la pericolosità dal perimetro, mentre l’all-around AJ Storr da Wisconsin dovrebbe garantire assetti tattici interessanti. Purtroppo Elmarko Jackson starà fuori per l’intera stagione e questo ha accorciato la panchina rispetto alle attese estive. Ma resta che Kansas ha tutto per ripetere una corsa da urlo alla March Madness.
1. Alabama
Talento, più altro talento e ancora talento. I Crimson Tide nella prossima stagione per una volta avranno addosso lo stesso hype che da anni contraddistingue la squadra del football. Il trottolino Mark Sears è rimasto e continuerà a dettare ritmi forsennati alla squadra, votata all’attacco. Al suo fianco ci saranno il nuovo arrivato Chris Youngblood (una delle vere sorprese l’anno scorso con USF) e Latrell Wrightsell, mentre sotto canestro si conferma la presenza di “baffo” Grant Nelson e l’innesto del totem difensivo da Rutgers Clifford Omoruyi. Il punto è che la squadra è profondissima, il che permetterà a coach Nate Oats di pescare sempre un coniglio dal cilindro. Da Auburn è arrivato il play fromboliere Aden Holloway, ma c’è anche l’ala tuttofare Mouhamed Dioubate, che porta energia e difesa in primis. Il tutto senza contare una bella infornata di talenti al primo anno capitanata dal lungo Derrion Reid, che dovrà lottare per un posto al sole in un roster profondissimo. Dopo la prima Final Four, Alabama quest’anno punta al bersaglio grosso.
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