I transfer nel mondo Ncaa sono diventati un fattore sempre più importante per coach e atenei con un peso sulle sorti di una squadra quasi pari al recruiting. Secondo Espn, nella stagione 2015/2016 ci sono stati circa 700 giocatori che hanno cambiato università, una tendenza in netto aumento se si considera che soltanto una decina di anni fa non erano più di un centinaio a stagione. Il regolamento è estremamente complesso e non pensate che, una volta richiesto il transfer, basti aspettare un anno per poter poi tornare a giocare. Ci sono tantissime possibilità diverse, tutte a discrezione della Ncaa che valuta attentamente caso per caso. Di norma, dopo il trasferimento bisogna restare fermi una stagione durante la quale si deve seguire attentamente il programma di studi della nuova università e ci si può soltanto allenare con la nuova squadra. Non tutti i transfer sono uguali però, in base alla situazione accademica e sportiva un ragazzo potrebbe non essere costretto a saltare un anno della sua eleggibilità, avendo quindi subito la possibilità di giocare, per esempio se si è già laureato o se ha saltato una stagione per infortunio. Di Malik Newman abbiamo già parlato (come potete leggere qui), vediamo quali sono gli altri principali transfer della stagione che sta per arrivare.
Big addio
Di solito, una borsa di studio da università dal sangue blu come Duke e Kentucky viene considerata un’occasione unica da non perdere, e quindi fa sempre clamore quando un giocatore decide di lasciare squadre del genere. A Durham ha sorpreso quindi tutti la decisione di Derryck Thornton di trasferirsi a USC. Il terzo miglior play della recruiting class del 2015 ha deluso nel suo anno da freshman, nel quale ha lottato spesso con le percentuali al tiro senza riuscire ad avere mai in mano le redini del gioco dei ragazzi di coach K. L’anno prossimo avrebbe trovato poco spazio, visto l’arrivo del freshman Frank Jackson (ve ne abbiamo parlato qui) in squadra, e ha deciso così di rilanciare la sua carriera sulla West Coast.
In California ha deciso di trasferirsi anche Marcus Lee. Dopo aver giocato la miglior stagione in maglia Wildcats con 6 punti e 6 rimbalzi di media con il 68% dal campo, la power forward di UK ha deciso di capire le sue reali possibilità di passare al piano di sopra, ma le pessime prestazioni al Draft Combine lo hanno convinto a tornare al college. Non a Lexington però, ma a Berkeley per giocare con Cal dal 2017, scelta soprattutto per stare vicino alla sua famiglia che vive a una quarantina di minuti di distanza dal campus dei Golden Bears. Coach Calipari ha detto addio anche a Charles Matthews: il numero 48 della recruiting class del 2015 secondo rivals.com ha trovato poco spazio a Kentucky e ha deciso di trasferirsi a Michigan dove coach John Beilein ha fatto sapere che lavorerà sul suo “terrificante potenziale”.
La diaspora di Michigan
Proprio dalle parti di Ann Arbor hanno assistito a un vera e propria fuga di massa, soprattutto nel settore ali con la decisione di Aubrey Dawkins e Kameron Chatman di trasferirsi rispettivamente a Central Florida e a University of Detroit Mercy. Ma la maggior perdita per i Wolverines è stata quella del play Spike Albrecht che ha ripreso a giocare dopo che, nello scorso inverno, aveva annunciato il ritiro dall’attività agonistica per problemi all’anca. Albrecht ha deciso di portare la sua leadership ed esperienza a Purdue, dove avrà la possibilità di giocare sin dalla prossima stagione grazie alla redshirt concessa dalla Ncaa durante l’ultima annata proprio a causa degli infortuni.
Il valzer delle bianche guardie
La decisione di Albrecht ha dato il via al valzer dei transfer delle guardie bianche capitanato da Canion Barry, il figlio dell’Hall of Famer John Barry, che nell’ultima stagione ha viaggiato a 20 punti di media a Charleston in soli tredici partite a causa di un infortunio alla spalla che lo renderà subito disponibile per il suo anno da senior a Florida. I Gators beneficeranno anche del transfer della guardia Jalen Hudson da Virginia Tech. Altra guardia bianca dalla buona mano, come attesta il suo 43% da 3, è Grant Mullins che, dopo tre anni a Columbia University, si trasferirà a Cal dove giocherà subito poiché già laureato. Chiude il cerchio Cullen Neal che, dopo tre anni agli ordini di suo padre Craig a New Mexico, ha deciso di portare la sua versatilità a Ole Miss dove sarà subito disponibile a causa dell’infortunio che lo ha tenuto fuori nell’ultima stagione.
In cerca di nuove opportunità
Restiamo alle guardie e torniamo a Cal, dove coach Cuonzo Martin può essere soddisfatto per gli arrivi di Lee e Mulllins ma lo è molto meno per la perdita della sua guardia titolare: Jordan Mathews lascia Berkeley per giocare a Gonzaga che aveva cercato invano di recrutarlo già nel 2013 quando era uscito dall’high school. Vista la partenza di Tyrone Wallace e Jaylen Brown. Mathews avrebbe avuto un ruolo ancora più importante con i Golden Bears, ma ha invece deciso di portare i suoi 13,5 punti di media con il 41% da tre agli ordini di coach Mark Few per il quale sarà subito disponibile, visto che si è appena laureato. Gli Zags hanno perso Domantas Sabonis e Kyle Wiltjer, ma quest’anno hanno un backcourt di tutto rispetto grazie anche all’arrivo di un altro transfer, Nigel Williams-Goss, che nell’ultima stagione con gli Washington Huskies ha viaggiato a 16 punti di media. Jimmy Whitt lascia Arkansas per SMU dopo un’annata al di sotto delle aspettative mentre, nel settore lunghi, Brekkot Chapman di Utah ha deciso di trasferirsi a Weber State dopo esser stato superato nelle rotazioni da Kyle Kuzma. Stessa decisione per Daniel Giddens, che a Ohio State non è stato capace di sfruttare tutto il suo potenziale da solido centro difensivo e ha deciso così di tentare nuova fortuna ad Alabama.
St. John’s e Nevada vincono
Tra le squadre che hanno beneficiato maggiormente dei transfer per migliorare il proprio roster c’è St. John’s che è riuscita a reclutare Justin Simon. La guardia, numero 37 della 2015 class secondo Espn, ha trovato poco spazio lo scorso anno ad Arizona, come attestano i 7,5 minuti di media, e ha deciso di trasferirsi alla corte di Chris Mullin attratto dalla possibilità di giocare, come ha lui stesso dichiarato, per un Hall of Famer. I Red Storm hanno aumentato il talento tra gli esterni anche con il transfer di Marvin Clark, ala piccola proveniente da Michigan State insieme al suo 42% da tre. Altra squadra che si è rinforzata parecchio in questa offseason è Nevada, che ha fatto un doppio colpo con i gemelli Caleb e Cody Martin da North Carolina State che si candidano a essere rispettivamente l’ala piccola titolare e quella di riserva della squadra allenata da coach Eric Musselman. Ma se i gemelli Martin resteranno fuori nella prossima stagione, è subito disponibile Hallice Cooke, proveniente da Iowa State, al terzo college in quattro anni. La combo guard in grado di portare intensità, punti e difesa nella sua stagione da sophomore ha beneficiato di una redshirt per un grave infortunio e quindi potrà giocare già dalla prossima stagione. E non è finita: i Wolf Pack rinforzano il loro backcourt anche con un’altra guardia proveniente da Purdue, Kendall Stephens.
A.A.A. cercasi punti
Tra i piccoli college della Division 1 c’è stato un esodo di massa di guardie con punti nelle mani pronte a mettersi in gioco in atenei ben più importanti, a partire da Devin Watson che, dopo un’annata da 20 punti e 5 assist di media a San Francisco, giocherà a San Diego State. Stessa scelta per il Northeast Conference Player of the Year Cane Broome, ottavo miglior marcatore della nazione, che da Sacred Heart passa a Cincinnati. Desean Murray, dopo una stagione da 20 punti, 7 assist e 5 rimbalzi a Presbyterian ha deciso invece di portare il suo gioco da all-around a Auburn. Kory Holden, cecchino con una gran visione di gioco, ha lasciato invece Delaware per South Carolina, conquistato dal carisma di coach Frank Martin che lo ha fortemente voluto. J.C. Hampton, guardia da 16 punti di media e dalla mira infallibile dalla linea della carità, è passato da Lipscomb a Texas A&M e infine Issac Vann, anche se è più un’ala piccola che una guardia, passa con i suoi 16 punti di media e il 41% da tre da Maine a VCU.
Il transfer di avvicendamento
Infine c’è chi grazie a una serie di transfer di giocatori, immediatamente disponibili per la prossima stagione, rimpiazzerà quelli che hanno lasciato l’università via draft o per aver finito la carriera universitaria. È il caso di Virginia che, dopo aver perso Anthony Gill, proverà a sostituirlo con Austin Nichols, ala bianca che dopo un’intensa battaglia legale con Memphis per ottenere il transfer ha deciso di portare i suoi 13 punti e 6 rimbalzi di media in maglia Cavaliers. John Gillon, invece, da Colorado State passa a Syracuse dove andrà a infoltire un settore esterni che ha perso Trevor Cooney, Malachi Richardson e Michael Gbinije. Maryland potrà rimpiazzare la perdita di Diamond Stone e Robert Carter con L.G. Gill, power forward proveniente da Duquesne. Infine Georgetown cercherà di trovare il sostituto di D’Vauntes Smith-Rivera in Rodney Pryor da Robert Morris che nell’ultima stagione ha viaggiato a 18 punti e 8 rimbalzi di media.