Ci sono voluti otto anni per avere una squadra veramente competitiva ma alla fine Andy Enfield ce l’ha fatta e USC potrebbe essere una delle grandi sorprese della March Madness, nonostante venga da un periodo non proprio felicissimo: 22-7 il record, 15-5 nella Pac-12 che è valso un secondo posto molto amaro visto che erano saldamente in testa a poche giornate dalla fine, così come amara è stata la sconfitta di due punti nella semifinale del torneo di conference contro Colorado.
Molto di questa stagione passa dalle mani del freshman Evan Mobley, un giocatore pazzesco che ha cambiato il volto dei Trojans su entrambi i lati del campo. La sua sola presenza alza il livello in difesa (+25 di NetRtg quando lui è in campo). USC concede una bassissima percentuale da due punti (42.1% 3° della nazione) ed è una delle migliori per Blk% (13.7%): questo perché Mobley sbuca dal nulla per una stoppata in aiuto e rende molto più complicato il tiro grazie alle sue lunghissime braccia. Tahj Eaddy e Isaiah White sono deputati a mettere pressione e a indirizzare i giocatori nelle fauci dei Mobley perché anche suo fratello Isaiah dà una grande mano sotto canestro.
L’attacco, invece, passa da molti giocatori: Mobley rimane un perno grazie alla sua mobilità e al suo gancetto immarcabile, ma la fase di creazione è nelle mani dei senior Tahj Eaddy e Drew Peterson. I due sono i migliori tiratori della squadra, ma anche coloro che innescano gli altri. Non a caso il miglior momento della stagione di USC è arrivato quando Eaddy era diventato uno scorer di razza, mentre il calo nelle ultime partite è arrivato quando Peterson partiva dalla panchina. Fondamentale anche l’apporto di Isaiah Mobley e Chevez Goodwin a rimbalzo offensivo (sesti in Division I per OffReb%)
I Trojans hanno tutte le carte per essere un matchup incredibilmente scomodo per chiunque: atletismo, profondità e un talento fenomenale possono essere gli ingredienti per un grande marzo. Se poi l’allenatore è diventato famoso alla March Madness con la spettacolare Florida Gulf Coast nel 2013, la faccenda si fa più interessante.
Quintetto
G – Tahj Eaddy
PTS 13.8 REB 2.7 AST 2.4
G – Isaiah White
PTS 7.0 REB 3.5 STL 1.0
F – Drew Peterson
PTS 9.8 REB 5.0 AST 2.9
F – Isaiah Mobley
PTS 9.0 REB 7.5 BLK 1.0
C– Evan Mobley
PTS 16.1 REB 8.6 BLK 2.9
Giocatori chiave
Lungo come una palma losangelina, atletico e agile come una Vespa nel traffico, Mobley ha dato a USC una grandissima versatilità in attacco e una solidità in difesa. Un talento generazionale capace di mettere palla a terra, ribaltare il lato, trovare i compagni con passaggi precisi, tirare da tre come fosse JJ Redick ed essere un lob catcher. Manca di chili e di reattività negli uno contro in difesa, ma è già un fenomeno così.
- DREW PETERSON – Sr. – SF – 203 cm, 88 kg
Peterson è un giocatore anni ’90, tutto piede perno e mid range che dà a USC un altro playmaker in campo da mettere vicino a Eaddy e Mobley. Ha l’Ast% più alto della squadra (19.3%), grazie alla sua capacità di attirare le attenzioni della difesa e poi pescare in angolo il compagno. Meglio come distributore che come scorer.