La squadra
Purdue ha mantenuto le attese: i terribili freshmen della scorsa stagione si sono trasformati, insieme al resto del team, in uno dei miglior attacchi della nazione (3° con 121.3 di AdjOff) e in una squadra capace di rimanere in Top Ten per tutto l’anno, diventando anche una delle cinque No.1 che si sono alternate in testa all’Ap Poll. Ora l’obiettivo è arrivare a quelle Final Four che mancano da 42 anni e che coach Matt Painter sfiorò nel 2019.
I Boilermakers hanno un attacco equilibrato (3° per percentuali da tre in D-1 e 12° da due) e complicato da arginare. Una profondità incredibile che permette a coach Painter di ruotare e trovare i giocatori più in forma da schierare di partita in partita. Dall’imprevedibilità che Jaden Ivey fornisce ogni volta che ha la palla in mano fino al gigante Zach Edey che regala un mismatch perenne da mettere in campo, Purdue dispone del miglior arsenale offensivo della Division I. Trevion Williams si alterna al centrone canadese dando maggiore flow all’attacco, mentre alle spaziature ci pensa il tiratore serbo Sasha Stefanovic. Il tutto condito da un manipolo di comprimari dalle caratteristiche assortite che allunga la squadra e mette sotto minaccia ogni difensore in campo.
Quello che preoccupa Painter è la difesa, che non gli ha permesso di vincere quelle partite in cui l’attacco non performava al 100%. C’è da dire che 5 delle 6 sconfitte sono arrivate con un margine di 5 punti accumulando un notevole credito con la dea bendata, ma a marzo non si può fare affidamento sulle prestazioni di una sola metà campo. Nella scorsa March Madness si schiantarono contro l’inesperienza che li portò a perdere al primo turno all’overtime contro North Texas. La consapevolezza della squadra è sicuramente cresciuta nel corso della regular season, alcune grandi vittorie sono arrivate, ora serve trovare la continuità per andare avanti nella March Madness.
Giocatori chiave
Jaden Ivey – So. – SG – 193 cm, 86 kg
Una scossa che elettrizza l’attacco dei Boilermakers. Un leader da NBA da tanti punti di vista: intelligente e paziente nel servire il lungo di turno e armare i tiratori che gli ruotano attorno, veloce e coordinato quando deve correre in coast-to-coast ma soprattutto incredibilmente migliorato nel tiro da tre dalla scorsa stagione (dal 25% al 37% di quest’anno). Imprevedibile, spettacolare, Ivey si è anche esibito in un paio di giocate clutch in questa stagione. Supportato da una squadra migliore, Ivey può riuscire dove Carsen Edwards è mancato tre anni fa.
Zach Edey – So. – C – 224 cm, 134 kg
Il gigante dal Canada che continua nel solco dei lunghi-lunghissimi di Purdue. Un mismatch perenne, una calamità di possessi quando è in campo (14° per Poss%) che quasi sempre trasforma in due punti. La sua sola presenza fa collassare le difese e crea spazi e vantaggi per i suoi compagni. Non a caso coach Painter gli chiede non solo di usare le sue dolci mani per segnare, ma anche di scaricare la palla velocemente quando viene triplicato e di imporre la sua stazza a rimbalzo (2° dietro Tshiebwe per OReb%).
Sasha Stefanovic – Rs.Sr. – SG – 196 cm, 93 kg
Signore e signori, ecco a voi uno dei migliori tiratori della Division I. La guardia serba è al quinto anno a West Lafayette, ha già sulle spalle una bella esperienza al torneo nel 2019 e ha le caratteristiche che potrebbero far svoltare una partita o due ai Boilermakers. Un cecchino dalla lunga distanza (39% su oltre 6 tiri a partita), una meccanica e un uso delle finte per far saltare il difensore magistrale. Il suo rilascio è sicuramente il più veloce del college e sa sfruttare alla perfezione gli spazi creati dai compagni.
