La squadra
L’ultima apparizione alla March Madness di Memphis risale al 2014. Da quel giorno soltanto due presenze al NIT, vinto lo scorso anno. Anche al quarto anno con Penny Hardaway in panchina, non sono mancati i colpi di scena. Il 28 gennaio Emoni Bates ha giocato la sua ultima partita collegiale (e compiuto 18 anni, che coincidenza!) a causa di un presunto infortunio alla parte bassa della schiena. Dal suo addio i Tigers hanno tirato su una stagione che sembrava da buttare. Nelle ultime undici sono arrivate dieci vittorie, tra cui lo sweep su Houston, fondamentale per staccare il biglietto del torneo.
Memphis è una squadra dinamica a cui piace correre. Tutto parte dalla difesa per i Tigers. A livello di numeri sono nelle alte sfere della nazione sia per protezione del ferro (quarti in % di stoppate grazie alla presenza di Jalen Duren) che per difesa sul perimetro. La grande quantità di palle rubate che permette di spingere sull’acceleratore in contropiede, unita a una discreta capacità di tenere sotto controllo le percentuali degli avversari da tre punti sono la ricetta dell’ultimo periodo di successo.
Nonostante delle percentuali comunque oneste (oltre il 36%), Memphis tira molto poco dall’arco. Anche il 69% ai liberi non fa di certo ben sperare. Dopo un finale di stagione infiammato però, la squadra sembra poter puntare davvero in alto. Vero è che forse manca una figura di spicco in grado di prendersi le responsabilità negli attimi decisivi, ma grazie a Landers Nolley, e all’apporto in area di Jalen Duren, i Tigers non si accontenteranno di fare soltanto presenza alla March Madness.
I giocatori chiave
Jalen Duren – Fr. – C – 211 cm – 113 kg
Le sue misure lo rendono un bell’ostacolo per chiunque decida di entrare nell’area di Memphis. Quasi 12 punti, 7,5 rimbalzi e oltre due stoppate sono la produzione media del centro, tecnicamente ancora un po’ grezzo. Da lui ci si aspetta che in attacco faccia sì la sua parte, ma che in difesa instauri un vero e proprio dominio. Nell’ultima parte di stagione sembra esserci riuscito benissimo. Fluido come pochi tra chi ha queste misure, Duren corre bene in contropiede e questa è una delle doti che fanno di lui una probabile scelta al primo giro al draft.
Landers Nolley II – Jr. – G – 201 cm – 94 kg
Nonostante il suo usage rate sia diminuito dall’anno scorso, il transfer da Virginia Tech rimane un uomo chiave di questa squadra. Nolley è un giocatore completo, in grado di segnare, prendere rimbalzi e difendere. Non eccelle in qualcosa, ma è bravo a fare tutto e versatile. Palla in mano ha dimostrato di essere in grado di trovare soluzioni, anche se ogni tanto lo vediamo forzare qualche passaggio o prendere una decisione sbagliata. Rimane comunque complesso marcare un giocatore alto (poco più di due metri), in grado di segnare con costanza da tre punti.