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Arizona quattro giorni che valgono un titolo

Autore: Stefano Russillo
Data: 6 Mar, 2018

Quattro giorni degni di un film per Arizona, arrivati non a caso nella settimana degli Oscar: solo una decina di giorni fa tra coach Sean Miller allontanato dalla panchina dei Wildcats in seguito al report di Espn su un supposto pagamento di 100.000 dollari per il reclutamento di DeAndre Ayton, l’Ncaa che dichiarava Allonzo Trier ineleggibile a seguito di uso di sostanze non autorizzate e la sconfitta vs Oregon il titolo di regular season sembrava allontanarsi, complice una USC in forte ascesa.

Giovedì scorso l’inizio della riscossa: prima la conferenza stampa di coach Miller che negava ogni sorta di accusa mentre l’università annunciava il suo ritorno in panchina e l’Ncaa rendeva nuovamente eleggibile Trier, a seguito di nuovi controlli. In serata la partita a Tucson contro Stanford con l’intero McKale Center ai piedi dei due protagonisti della settimana di ‘Zona e con Trier che si ripresenta così ai suoi tifosi dando una scossa di energia a squadra e ambiente.

 

18 i punti finali del junior aiutato dall’ennesima prova convincente di Dusan Ristic (21 punti che non fanno più notizia) e dai 12+10 di DeAndre Ayton che continua a aggiornare il record di doppie-doppie per un freshman nella storia dei Wildcats. Record ritoccato nell’ultima partita di regular season vs California con una prova monstre da 26+20 (21 and counting) che ha assicurato il titolo a Arizona (il quinto negli ultimi sei anni).

Titolo arrivato nella senior night dei vari Dusan Ristic, Parker Jackson-Cartwright e Keanu Pinder che hanno faticato (insieme a un Trier da 1/10 dal campo), complice l’emozione, contro i Bears ma che sono stati giustamente onorati a fine partita. Solita cerimonia di addio ai propri senior? Ebbene no, coach Miller ha confermato i rumors di settimana annunciando così che Ayton, Trier e Alkins non torneranno a Tucson il prossimo anno: l’Nba gli aspetta.

 

E USC? I Trojans hanno chiuso alle spalle dei Wildcats complice anche la sconfitta nel derby losangelino contro UCLA, una delle rivalità più sentite nel college basket. Davanti al pubblico del Galen Center nella senior night di Jordan McLaughlin e Elijah Stewart non sono bastate le ottime prove dei due beniamini di casa (19 e 12 punti rispettivamente) e la doppia-doppia di Chimezie Metu (16+10) per evitare la sconfitta, in una partita che ha visto USC quasi sempre avanti.

Quasi perchè a 9 minuti dalla fine, con UCLA sotto di 2, uno scatenato Aaron Holiday ha guidato con 15 punti un parziale di 25-12 che ha dato la vittoria ai Bruins. Career high da 34 punti (e i soliti 7 assist) per il junior che si conferma uno dei tre migliori giocatori della Pac12 e guida UCLA allo sweep stagionale contro i Trojans, tenendo vive le speranze di Torneo Ncaa dei suoi (3-0 il record stagionale contro USC e Arizona).

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