Le prime due giornate della March Madness sono sempre teatro di sorprese: ecco quattro gare in cui intravediamo all’orizzonte la vittoria di una squadra con seed in doppia cifra (abbiamo scelto di lasciare gli incontri 8-9 e 7-10 fuori dal discorso, visto che in quei casi non si può parlare davvero di upset).
#5 Saint Mary’s – #12 Indiana
Per KenPom, Saint Mary’s ha il 60% di possibilità di vincere questo incontro e il motivo è molto semplice: i Gaels hanno la nona difesa della Division I per Adj. Efficiency: hanno ben pochi punti deboli nella propria metà campo, sanno come mascherarli e possono mantenere il controllo della partita imponendo ritmi lenti in attacco. Indiana però sembra essere in grado di dare filo da torcere. Gli Hoosiers si presentano all’appuntamento in gran forma: hanno condotto un ottimo torneo di Big Ten (vittorie su Michigan e Illinois e una sconfitta di misura con Iowa, una delle squadre più calde del momento) e appena battuto Wyoming nelle First Four. Trayce Jackson-Davis è un lungo in grado di mettere in grossa difficoltà praticamente qualsiasi pari ruolo. Se adeguatamente spalleggiato dai suoi esterni e servito a dovere, può vincere il duello con Matthias Tass e ribaltare gli equilibri della partita.
#4 Providence – #13 South Dakota State
È l’upset che va più di moda fra i compilatori di bracket e non vediamo motivo di andare controcorrente. Vero, Providence si è dimostrata particolarmente abile nel portare a casa finali punto a punto – cosa proprio utile al Torneo NCAA – e la maggiore fisicità che dispone in tutti i reparti può mettere in difficoltà una squadra abituata ai regimi non esattamente rigidissimi della Summit League. South Dakota State però è il tipo di squadra che può scapparti da tutte la parti, sostenere ritmi molto elevati senza commettere errori e, particolare importantissimo, metterti in ginocchio a suon di triple (44.2% dall’arco, prima in tutta la Division I). La chiave però potrebbe giocarsi all’interno: sia il lungo atipico Douglas Wilson di SDSU che l’energumeno Nate Watson dei Friars sono bravi a strappare viaggi in lunetta ma, in difesa, possono incappare in problemi di falli. E in entrambi i casi il discorso vale soprattutto per il primo: il suo rendimento potrebbe essere dunque l’ago della bilancia.
#4 Arkansas – #13 Vermont
Un altro allarme-upset che gode di popolarità, anche se qui ci pare più complicato cedere alle suggestioni di una mid-major vincitrice (ma lo facciamo, eccome). Arkansas ha fatto storcere il naso ultimamente, ma ha una stella capace di giornate dominanti con JD Notae, una difesa di comprovata qualità e può tranquillamente sovrastare Vermont sul piano atletico. A questo punto comincia la rassegna di però che rendono la sfida intrigante. Coach John Becker ha un quintetto di soli senior, tante risorse offensive ed efficienza estrema (terza in Division I per eFG%), commette pochi errori in attacco e può giocarsela fino in fondo se dovesse imprimere alla partita un ritmo più compassato di quello preferito dai Razorbacks. Punto più importante di tutti: Arkansas ha, sì, la miglior difesa della SEC, ma ogni tanto concede qualcosa di troppo dall’arco, cosa pericolosa quando dall’altra parte c’è una formazione che prende parecchie triple e che dispone di tre giocatori che viaggiano sopra il 40% da tre.
#3 Wisconsin – #14 Colgate
Sembra che le sirene dell’allarme upset siano in pochi a sentirle qui – e KenPom segna un netto 76% in favore di Wisconsin – eppure questo è un matchup abbastanza pericoloso, specie nelle condizioni attuali. I Badgers sono in un momento di forma orrendo, reduci da due sconfitte consecutive fra ultima di regular season nella Big Ten e torneo di conference. Il trascinatore Johnny Davis, che aveva subito un brutto colpo contro Nebraska, è apparso tutt’altro che in forma poi con Michigan State (3/19 al tiro). Se sarà di nuovo quello, allora le cose possono farsi assai grigie. Colgate è una mid-major esperta che ha guadagnato l’accesso al Torneo NCAA per tre volte negli ultimi quattro anni, gioca su ritmi pressoché identici a quelli di Wisconsin e ha una batteria pazzesca di tiratori (40.2% da tre di squadra, secondo miglior dato della Division I). I Badgers sono buoni ma non straordinari nelle due metà campo – specie con Davis fuori dall’equazione – e in stagione non hanno quasi mai messo a segno vittorie con scarto in doppia cifra. Alto rischio di finale punto a punto e lì può succedere di tutto.