La squadra
La bruciante sconfitta contro UNC nell’ultima partita della carriera di Coach K al Cameron Indoor Stadium non ha aiutato Duke, né per il morale, né in termini di seed al torneo. Nonostante questo, i Blue Devils restano una potenziale contender per puntare alla Final Four e, perché no, al titolo nazionale. In ogni caso, i passi falsi di questa stagione (contro Miami e Florida State) lasciano alcuni dubbi sulla capacità di questo roster di inanellare una serie di vittorie consecutive sotto pressione e lo conferma anche la finale del torneo di conference persa contro Virginia Tech.
A livello tattico-tecnico, Duke resta una delle grandi squadre ai nastri di partenza. Quinta nella nazione per efficienza offensiva con 119,7 punti per 100 possessi, è una squadra tanto pericolosa quanto equilibrata per soluzioni di gioco. Se sotto canestro il talento di Paolo Banchero e la forza fisica di Mark Williams promettono un buon rendimento, da tre punti Duke si classifica al 22esimo posto in NCAA per percentuali e può contare su una buona batteria di guardie. Wendell Moore, Trevor Keels e Jeremy Roach si spartiscono la gestione del pallone, e grazie a loro i Blue Devils sono tanto bravi a non perdere il pallone ma non altrettanto abili nel recuperarlo nell’altra metà campo.
A rimbalzo, così come in difesa, capita qualche distrazione di troppo, ma in generale la difesa sul perimetro d’élite sopperisce alle difficoltà sui tagli. La sensazione è che Duke sia una delle squadre più emotive tra quelle dei primi quattro seed. Forse per regalare ai tifosi il finale da favola che Mike Krzyzewski sogna, la chiave sarà proprio tenere sotto controllo le emozioni neglia attimi di maggiore difficoltà. Forte di un roster in grado di battere chiunque, non nasconde le proprie ambizioni al titolo nazionale.
I giocatori chiave
Paolo Banchero – Fr. – F – 208 cm – 113 kg
Il prospetto italiano è chiamato alla prova del nove prima di chiudere quella che, con ogni probabilità, sarà la sua unica stagione collegiale. Le sue abilità tecniche, unite ad un fisico NBA-ready, lo rendono la prima minaccia di Duke in ogni situazione. Quasi otto rimbalzi e più di tre assist di media (non male per un lungo) completano il suo bagaglio statistico di giocatore a tutto tondo. Ne abbiamo parlato, ogni tanto sembra un po’ nascondersi oppure capita si intestardisca a cercare soluzioni sul perimetro invece che sull’attaccare dal post, dove non può essere fermato a livello collegiale. Margini di miglioramento nella comprensione dei momenti delle partite a parte, da paolo Banchero passano tante delle aspettative di questa postseason.
Wendell Moore – Jr. – G – 196 cm – 97 kg
Con oltre 33 minuti a partita, è il giocatore di cui Coach K non vuole privarsi. 13,1 punti, 5,5 rimbalzi e 4,6 assist a partita fanno di lui il principale esterno della rotazione. Nonostante a tratti sia ancora un po’ indisciplinato e non sempre costante, Moore sa fare più o meno tutto. Da freshman ha tirato il 21% da tre punti, da sophomore il 30% e quest’anno sta tenendo il 41%. A questo punto l’asticella per l’anno da senior è altissima. Serie di numeri a parte, l’ala al terzo anno è migliorata tantissimo ed è diventato un vero generale in campo per i Blue Devils, in grado di prendersi le responsabiltà quando necessario, portare la palla al ferro e distribuire palloni ai compagni con costanza.