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West, Gonzaga e UConn sulle spalle dei giganti

Gonzaga - Drew Timme
Autore: Paolo Mutarelli
Data: 20 Mar, 2023

UConn e Gonzaga avanzano al secondo weekend della March Madness sulle spalle dei loro giganti, Adama Sanogo e Drew Timme, autori di due performance fantastiche contro Saint Mary’s e TCU. Ottava Sweet 16 consecutiva per i Bulldogs, mentre UConn ci torna dopo nove anni di assenza.

 

#4 UCONN 70
#5 SAINT MARY’S 55

Sin dal primo possesso della partita, è stato chiaro che Adama Sanogo dovesse entrare subito in partita. Gli Huskies non potevano permettersi un altro inizio sonnecchiante del loro lungo dominante, che ha dunque risposto presente tenendo a galla i suoi mentre Saint Mary’s metteva la museruola ai suoi compagni e in attacco trovava tiri e soluzioni un po’ da chiunque. Mitchell Saxen non è mai riuscito a opporre resistenza al centro maliano che ha martellato dal post in ogni singolo possesso, chiudendo con 24 punti frutto di un 11/16 dal campo.

I Gaels sono rimasti in partita grazie ai colpi di Aidan Mahaney e alle triple di Alex Ducas ma, quando quest’ultimo è uscito a cinque minuti dalla fine del primo tempo per un problema alla schiena, le cose hanno iniziato a crollare. “It feels like we’re unbeatable”, il sophomore Jordan Hawkins la tocca piano ma c’è della verità in questo. UConn in questo primo weekend ha avuto una marcia in più e quando l’ha ingranata nel secondo tempo né Iona, né Saint Mary’s hanno trovato il modo per fermarla.

Questa marcia potrebbe essere proprio il tiratore al secondo anno che, ancora una volta, finisce il primo tempo a secco di punti per poi spaccare la partita nel secondo tempo: solo 12 punti divisi in quattro bombe ma dal peso capitale. Ma anche la difesa tende a salire di colpi nella seconda frazione, dando la possibilità ai ragazzi di coach Dan Hurley di giocare in transizione e travolgere l’avversario. “Con la nostra profondità, la nostra forza a rimbalzo e la difesa credo che possiamo battere altre squadre” ha dichiarato coach Hurley a fine partita.

#3 GONZAGA 84
#6 TCU 81

Drew Timme è tutto. È anche storia. Nona partita alla March Madness con più di 20 punti, raggiunti un grappolo di icone come Glenn Rice e Danny Manning, e la netta possibilità di superarli settimana prossima. Il baffone contro TCU è stato, come al solito, inarrestabile dal post basso, dove ha fatto impazzire i mezzi lunghi degli Horned Frogs, ma è anche andato oltre: ha messo a segno la prima tripla del 2023 nel momento in cui Gonzaga ha provato lo strappo e si è improvvisato point forward in più di un’occasione. Insomma 28 punti da vero trascinatore in una serata in cui i Bulldogs avevano faticato e non poco.

Dall’altra parte della barricata c’era Mike Miles. TCU ha giocato un’ottima partita nel primo tempo dove ha battuto in ogni modo possibile la difesa di Gonzaga: Miles è stato una spina nel fianco puntando il canestro ad ogni azione, attivando la circolazione di palla che spesso regalava grande spazio ai vari Emmanuel Miller, Damian Baugh e Micah Peavy per tirare. In difesa sono riusciti a chiudere la porta a chiunque, tranne a Drew Timme che ha caricato di falli lunghi e ali degli Horned Frogs. Non a caso due suoi marcatori come JaKobe Coles e Peavy sono usciti per falli.

La partita è però cambiata nel secondo tempo. Rasir Bolton e Malachi Smith trovano un paio di bombe a rimorchio, mentre si sblocca da tre anche un Julian Strawther decisamente sotto al par (3/10 dal campo, 10 punti alla fine per lui). Anton Watson alza i giri del motore in difesa con un paio di grandi giocate e il sorpasso arriva a dieci minuti dal termine. TCU e Mike Miles combattono fino alla fine ma, una volta messo il muso avanti, Gonzaga non ha sbagliato più niente.

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