Mai come quest’anno LSU è una squadra in grado di far male a qualsiasi difesa. I fantastici quattro – Smart, Thomas, Watford e Days – sono il fondamento di quello che è il quinto attacco della nazione (119.7 di adjusted efficiency per KenPom) con un’equa e definita divisione degli spazi. La fisicità di Watford e Days li porta ad occupare l’area, lasciando così ampio margine di manovra a Smart e a Thomas, la vera arma letale dei Tigers.
A differenza di molte avversarie, la squadra di coach Will Wade non sfrutta molto il tiro da tre a causa della mancanza di tiratori solidi e si affida quindi alle capaci di gestione della palla di Watford e all’inventiva di Thomas. Il primo spesso esce dall’area per spostare la difesa e premiare il tagliante, mentre il secondo attacca il ferro con un’efficacia devastante e se la penetrazione non finisce con il canestro, quasi sicuramente termina con il fallo a suo favore. Due punti sicuri.
Se l’attacco gira a meraviglia, non si può dire lo stesso per la difesa. Anzi, è proprio l’opposto. Spesso e volentieri si è vista in stagione una squadra distratta, se non svogliata, che ha subito parziali pesanti, arrivati anche in doppia cifra, poi decisivi per il risultato finale. Non è un caso, infatti, che contro i ranked team LSU abbia un record di 1-4, con l’unica vittoria ottenuta contro Tennessee, squadra apparsa molto volubile nel corso della stagione. Per fare strada al Torneo e riprendere dalla Sweet Sixteen del 2019 queste pause vanno eliminate o quantomeno ridotte.
Quintetto
G – Ja’Vonte Smart
16.0 PTS, 4.1 AST, 1.2 STL
G – Cameron Thomas
22.8 PTS, 3.4 REB, 1.4 AST
G – Aundre Hyatt
4.3 PTS, 2.8 REB, 0.3 AST
F – Darius Days
11.7 PTS, 7.5 REB, 1.3 STL
F – Trendon Watford
16.0 PTS, 7.4 REB, 3.2 AST
Giocatori chiave
Scorer che più scorer non si può. Ha riscritto il record della Sec per il maggior numero di partite con 25 o più punti a referto ed è il quarto giocatore per media punti di tutta la Division-I e questo con un tiro da tre decisamente migliorabile. Esplosività, agilità e tecnica sono le qualità su cui si fonda il suo gioco. Le speranze di fare strada di Lsu sono legate a doppio filo alle sue prestazioni.
- TRENDON WATFORD – So. – F – 206cm, 109kg
Se Cam Thomas è il primo violino della squadra, Watford è il secondo. A differenza del primo, oltre ad essere un ottimo scorer in grado di colpire sia dalla media che dalla lunga distanza, è anche un buon passatore: i suoi assist per partita sono praticamente raddoppiati rispetto all’anno da freshman. Non possiede un grande atletismo, ma compensa con le intelligenti letture offensive.
- JA’VONTE SMART – Jr – G – 193cm, 93kg
Ed eccoci con qui con la terza bocca da fuoco della squadra. Smart è diventato il cecchino dei Tigers passando dal 32.6% dall’arco della stagione scorsa al 43.4% di quest’anno, una percentuale che lo elegge a miglior tiratore della Sec. Secondo coach Wade è addirittura la miglior point guard della conference, noi avanziamo qualche dubbio, ma sicuramente è uno dei più completi del lotto e per LSU è fondamentale la sua presenza.