“Decisivo” nella gara contro Texas Southern, “fondamentale” nel match successivo contro la rivelazione Portland State (sono parole di coach Dana Altman) e poi chiaro mvp nell’ultima partita in casa di Fresno State. Stiamo parlando del freshman di Oregon, Kenny Wooten, che è “solo” 205 centimetri, ma che se si tenesse conto esclusivamente della verticalità sarebbe già da Nba.
Gli scout in realtà se ne sono accorti già dopo il PK80, che pure non è stato un successone per i Ducks. Mike Schmitz che scrive per Espn Insider aveva annotato, più che le prestazioni della star dichiarata della squadra (Troy Brown) proprio il potenziale di Wooten descritto come “un buon difensore sul perimetro che può cambiare le partite per come protegge il canestro e come conclude nei pressi del ferro. Estremamente veloce nel movimento di piedi con buona verticalità“.
Ecco, dal PK80 Wooten ha addirittura migliorato le sue prestazioni, ha rifilato 16 stoppate nelle ultime 3 gare, ed è attualmente il miglior freshman migliore nelle stoppate (Blk%) davanti a prospetti come Mo Bamba di Texas o Jaren Jackson di Michigan State e comunque quarto assoluto dell’intero college basketball. Nel video qui sotto, si vede chiaramente come la sua presenza prima scoraggi Deshon Taylor dal tirare e poi si concluda con una stoppata su Johnny McWilliams.
Considerando che normalmente le sue conclusioni sono delle inchiodate che rischiano di portarsi a casa ferro e tabellone, le sue percentuali da 2 sono “abbastanza” positive (77,2% dal campo) e meglio di lui tra i giocatori al primo anno c’è solo Zachary Simmons di North Texas (squadra da tenere d’occhio, ma questa è un’altra storia). Sostanzialmente se prende palla attorno al ferro c’è da preoccuparsi, ma va detto che ancora non viene servito in post basso, ma i palloni che gioca sono spesso frutto di scarichi o rimbalzi offensivi.
Tentativi da 3 punti? Zero. Cioè stiamo parlando di un lungo vecchio stile, rim protector, finalizzatore che corre bene il campo ma che non gioca mai il pick & pop. In compenso però tira i liberi con il 68%. Quello che colpisce di più è la crescita esponenziale che ha fatto questo atleta che dai primi anni di high school ha finito per essere nel mirino di scuole come Kansas, Arizona State, USC o Texas A&M. Alla fine ha optato per Oregon, nell’anno in cui i lunghi Jordan Bell e Chris Boucher hanno lasciato l’università, e forse ha fatto la scelta migliore.