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I capolavori di Texas Tech e Cassius Winston

Autore: Raffaele Fante
Data: 26 Feb, 2019

Chi sale

Texas Tech. Gran difesa, circolazione di palla perfetta e 9/15 da 3 nel primo tempo. All’intervallo Kansas è a -25, e poi 20′ di garbage time per il 91-62 finale. Il capolavoro di Chris Beard.

Cassius Winston (Michigan State). Manca Joshua Langford, manca Nick Ward, ma Michigan State vince la sfida più importante della Big Ten contro Michigan grazie all’ennesima prova di onnipotenza della sua PG che chiude con 27 punti e 8 assist.

Chris Clemons (Campbell) e Mike Daum (South Dakota State). Benvenuti nel club dei 3.000 punti segnati e ora sono rispettivamente al sesto e al decimo posto nella classifica marcatori ogni epoca del college basket. I 3.667 punti di Pete Maravich sono irraggiungibili, ma sono già entrati nella storia.

Syracuse. 35.642 spettatori e nuovo record assoluto di affluenza per una partita giocata in un campus della Division I. In molti al Carrier Dome non hanno visto assolutamente niente, ma l’importante era esserci. Effetto Duke, anche senza Zion.

Ja’vonte Smart (LSU). Manca Tremont Waters? Non c’è problema: tripla, layup, altra penetrazione, i liberi decisivi. Il finale e i momenti importanti del match vinto contro Tennessee sono tutti firmati da lui. Career high di 29 punti e trance agonistica per un altro dei tanti freshman interessanti di LSU.

De’Andre Hunter (Virginia). In una serata no di Kyle Guy e Ty Jerome, l’ala dei Cavaliers ha fatto pentole e coperchi per i suoi: 26 punti con 7/9 da 2, 2/2 da 3 e 6/6 dalla lunetta. E meno male che per gli scout Nba i suoi problemi sono offensivi.

Kelvin Sampson (coach Houston). Cosa deve fare un allenatore più di così per aggiudicarsi il premio di coach of the year? In 5 anni sulla panchina dei Cougars, il trend vinte-perse della squadra è stato il seguente: 13-19, 22-10, 21-11, 27-8 e quest’anno 26-1.

Wofford. L’ultima sconfitta risale al 20 dicembre, nella Southern sono 16-0 grazie a un attacco che produce 83 punti a partita guidato da Fletcher Magee, uno dei tiratori più micidiali della Division I. Giusto e meritato l’ingresso nel ranking alla #24.

Bucknell. La vittoria per 118-76 contro Lafayette è stata una delle prestazioni di squadra più dominanti dell’anno: 63 punti all’intervallo, 21 triple segnate a fine partita (su 36 tentate). Chi vincerà la Patriot non godrà di un seed alto al Torneo Ncaa, ma questi Bisons possono riservare sorprese.

Chi scende

Nike. La grande sconfitta del big match tra Duke e North Carolina con lo spot più controproducente del mondo. Ok, Zion è grande e grosso ma come una scarpa possa essersi aperta in quel modo resta un mistero. Pagato in Borsa oltre un miliardo di dollari.

Villanova. Tre sconfitte in fila, quattro nelle ultime cinque partite, la miseria di 54 punti segnati contro Xavier, che ha la 168/a difesa della Division I. E dopo aver iniziato 10-0 la Big East, ora la regular season della conference è molto a rischio.

Grant Williams (Tennessee). Litiga con il canestro per gran parte della partita, poi segna quasi solo lui negli ultimi minuti (supplementare compreso), ma è suo il fallo inutile a 6 decimi dalla fine che dà a LSU i liberi della vittoria. Mega frittatone non degno di un giocatore della sua esperienza.

Charles Matthews (Michigan). La squadra ormai fa fatica a vincerne 3 di fila. Contro Michigan State il contributo che è davvero mancato è stato quello del giocatore più esperto. Solo 4 punti con 1/8 al tiro e nessun rimbalzo. Le sconfitte dei Wolverines quest’anno hanno coinciso quasi sempre con prestazioni opache di Matthews.

Kerwin Roach II (Texas). Il leading scorer è stato sospeso per la terza volta in quattro anni a causa di una non meglio specificata violazione delle regole della squadra. Shaka Smart rassicura che Roach tornerà in campo prima che la stagione finisca, ma questa rimane una storia pessima per una formazione che ha bisogno di vittorie per non ritrovarsi al Torneo con un seed troppo basso.

Oregon. Tre trasferte e tre sconfitte di fila in partite mai in discussione. La squadra aveva difficoltà anche quando c’era Bol Bol, ma da quando il lungo si è infortunato le cose sono peggiorate. Vederla al terzultimo posto della Pac 12 fa un po’ impressione.

North Texas. Quattro sconfitte consecutive hanno fatto scivolare i Mean Green al sesto posto di una C-USA dove ogni singola partita conta tantissimo. Dovevano essere fra i grandi favoriti di questa stagione: riusciranno a raccogliere i cocci in tempo?

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