Trecentocinquantatre squadre in Division I significano anche 353 allenatori differenti, con tanti differenti stili di gioco. Essere un coach NCAA però non significa solamente allenare la squadra secondo il proprio modo di intendere il basket, anzi: uno dei compiti primari è quello di reclutare i migliori prospetti di ogni classe e inevitabilmente, visto che stiamo parlando di ragazzi dai 18 ai 22 anni, bisogna essere anche degli educatori. Molti coach sono in carica da lunghissimo tempo e non è un caso che i loro programmi siano sempre tra i top della nazione.
I coach più longevi
Diversi allenatori sono in carica dallo scorso millennio, ma il primato è di Jim Boeheim. Il coach di Syracuse è sulla panchina degli Orange dalla stagione 1976-1977 e ha portato il programma ad essere un certezza del panorama collegiale. Il titolo vinto nel 2003 contro Kansas è l’apice della quarantennale avventura di Boeheim dopo le sconfitte in finale contro Indiana (nel 1987) e Kentucky (1996).
Subito dopo Boeheim, c’è forse il più iconico degli allenatori del college basketball: Coach K, alias Mike Krzyzewski, è l’allenatore di Duke dalla stagione 1980-1981 e, oltre ad essere il secondo coach più longevo sulla stessa panchina, è anche uno dei più vincenti con 5 titoli ed oltre 1130 vittorie all’attivo. Il suo merito più grande però è quello di aver portato i Blue Devils ad essere uno dei programmi più ambiti da tutti i giocatori delle high school in pochissimo tempo.
Quanto vengono pagati i coach?
C’è una grande differenza tra i salari degli allenatori, esattamente come c’è tra i giocatori di NBA. Il salario medio in Division I, per quanto possa valere questa statistica, è di circa centomila dollari l’anno ma è una media influenzata decisamente dagli emolumenti dati dai primi 40 college. Le università più prestigiose pagano infatti cifre milionarie i loro coach, che sono poi le vere star del college basket.
Non è semplice stilare una classifica, dato che quasi tutti i contratti prevedono una parte fissa e una variabile legata ai risultati, ma il coach più pagato è Mike Krzyzewski che da Duke riceve quasi nove milioni di dollari l’anno (8,982,325 $ per la precisione), seguito da John Calipari di Kentucky che ha appena firmato un nuovo contratto che dai 7,450,000 $ attuali lo porterà fino a 9 milioni dal 2024/25.
Completa il podio dei più pagati il sorprendente Chris Holtmann di Ohio State, 7,149,849 $ che lo hanno convinto a lasciare Butler nel 2017. Seguono altri guru del college basket come Bill Self (Kansas) e Tom Izzo (Michigan State) e non è certo un caso che tra i coach più pagati ci siano quelli delle Power Six. Possiedono le arene più grandi, le squadre più forti e il maggior numero di tifosi: va da sé che generano quindi gli introiti maggiori e possono permettersi stipendi così alti.
La NABC
Come i giocatori e le università, anche i coach hanno la loro associazione: la National Association of Basketball Coaches. La NABC è stata fondata nel 1927 da Phog Allen, l’allora capo allenatore di Kansas, e tra le altre cose è stata anche la prima organizzatrice del torneo nazionale nel 1939 vinto da Oregon su Ohio State. L’anno successivo la NABC ha chiesto alla NCAA di farsi carico dell’organizzazione del torneo in cambio di un posto per un membro dell’associazione nel Tournament Committee.
Oltre a quella che oggi è la March Madness, la NABC è responsabile della fondazione della Basketball Hall of Fame, della College Basketball Experience e della National Collegiate Basketball Hall of Fame, quest’ultima inaugurata allo Sprint Center di Kansas City nello scorso 2007.