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Harry Giles operato, cosa cambia per Duke

Autore: Manuel Follis
Data: 4 Ott, 2016

Primo anno di high school, ginocchio sinistro. Ultimo anno di high school, ginocchio destro. A quel punto Harry Giles era convinto di aver chiuso con la sfortuna, e invece no. Pochi giorni fa è infatti arrivato l’annuncio che l’ala grande (2,08), talento purissimo di Duke, si è dovuto sottoporre a un nuovo intervento in artroscopia al ginocchio sinistro (lo stesso su cui ha già operato ACL, MCL e menisco), che lo terrà fuori almeno 6 settimane.

Cosa cambia per Duke? In teoria il talento non manca nel roster dei Blue Devils, che possono sempre contare su due super freshman come Jayson Tatum (ala piccola) e Marques Bolden (centro), oltre che sul possibile player of the year Grayson Allen. Di fatto però almeno le prime partite di stagione verranno giocate con tre lunghi effettivi, Amile Jefferson (di rientro da un anno di redshirt per infortunio), Chase Jeter (che coach K spera sia maturato in estate, visto che è stato LA delusione della scorsa stagione) e appunto Bolden, che è forte ma è sempre un freshman. Morale: sottocanestro i Diavoli potrebbero ripresentare i problemi messi in evidenza lo scorso anno (con molti minuti costretti a giocare a zona).

 

Nelle prime due partite Duke affronterà (rispettivamente 11 e 12 novembre) Marist e Grand Canyon e realisticamente non dovrebbe avere alcun problema a vincere con ampissimi margini. Dopodiché però, fra il 15 e il 20 novembre, la squadra affronterà, sempre in campo neutro: Kansas, Penn State e una fra Cincinnati e Rhode Island, ovvero test seri per i Blue Devils. E se il decorso post operatorio di Giles dovesse essere un po’ più lungo del previsto, il 29 novembre Duke ospiterà in casa Michigan State senza di lui.

Un peccato per la squadra ma anche un’operazione che rischia di far scendere le quotazioni di Giles in ottica draft. Entrato al college come probabile prima scelta assoluta, ha poi perso la testa dei mock draft (che però ricordiamolo, sono solo ipotesi) che è stata occupata prima da Josh Jackson (Kansas) e oggi da Markelle Fultz (Washington). Descrivendolo in fase di presentazione Bleacher Report aveva scritto: “the knee injury really is the only cause for concern because when healthy, Giles is as dominant as anyone in the country”.

Il problema è che se il ginocchio era “l’unico motivo di preoccupazione” già prima, figuriamoci ora. Tanto più che non è la prima volta nel basket (sì Derrick Rose, purtroppo stiamo parlando di te…) che gli infortuni sembrano accanirsi in serie sullo stesso giocatore. La speranza dei tifosi di Duke è che Giles riesca a tornare più forte di prima. Come ha scritto su Twitter, lui ci crede.

 

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