Una grande rimonta con 30 punti e due triple decisive di Walter Clayton portano Florida alle Final Four, mentre Duke sgretola l’attacco di Alabama con una grande prova difensiva e resta la favorita per vincere il torneo.
Walter Clayton e il carattere del campione – Persino il Wall Street Journal ieri ha dedicato un lungo articolo a Walter Clayton Jr. E nonostante le grandi attese, la guardia di Florida è stata di nuovo protagonista della vittoria dei suoi Gators per 84-79 contro una tostissima Texas Tech. In realtà a pochi minuti dal termine la gara sembrava sostanzialmente persa, esattamente come persa sembrava la Sweet16 di Texas Tech contro Arkansas. Ma un devastante 4/4 da tre punti nell’arco di pochi minuti ha cambiato le sorti del match.
Ci sono state in fondo tre partite in una. Un primo tempo combattuto ed equilibrato, una ripresa nella quale Texas Tech sfruttando il talento e l’energia della coppia formata da JT Toppin e Darrion Williams ha preso un margine di vantaggio in doppia cifra. E poi i 4/5 minuti finali in cui Florida ha spiegato perché il college basket è magico e ha ribaltato l’esito di una partita che sembrava ormai senza storia.
Prima due triple consecutive di Tomas Haugh e poi le altre due (pazzesche per esecuzione e sicurezza) di Clayton. Il sophomore ha chiuso la gara con 20 punti, 11 rimbalzi e 4/6 dall’arco mentre per la stella della squadra i punti finali sono stati addirittura 30. Si deve a loro l’approdo alla Final Four di Florida mentre i lunghi Condon e Chinyelu non hanno molto contribuito anche perché hanno dovuto fare gli straordinari per contenere la coppia formata da Toppin e Williams che hanno chiuso rispettivamente con 20 e 23 punti. Alla fine Texas Tech ha pagato però proprio gli errori dalla lunetta del suo duo delle meraviglie. Prima Williams ha sbagliato il primo libero di un 1 più 1 e poco dopo lo stesso errore l’ha commesso Toppin. Una macchia per entrambi che è costata molto cara ai Red Raiders. Parziale di 12-0 per i Gators, che a quel punto dopo essere tornati miracolosamente in testa hanno controllato l’ultimo minuto senza sbagliare dalla lunetta.
Difesa e talento, il capolavoro di Jon Scheyer – Come si passa da una partita da 113 punti con 25/51 da 3 a una da 65 con 8/32? Facile, basta incontrare la difesa di Duke. E nel college basket, ma non solo, spesso la difesa fa vincere le partite e quella dei Blue Devils è l’aspetto principale della metamorfosi di una squadra che l’anno scorso perse alle Elite Eight contro NC State e quest’anno invece arriva da favorita alle Final Four dopo aver battuto 85-65 Alabama. Che ha il miglior attacco della nazione con oltre 91 punti a partita, ma contro Cooper Flagg e compagni ha trovato solo canestri difficili. Mark Sears è il simbolo della serata veramente complicata dei Crimson Tide: dopo averne sparati 34 con 10 triple nel canestro di BYU, il leader di Nate Oats si è fermato a 6 punti con 2/12 dal campo e due palle perse consecutive (5 in totale) che hanno di fatto chiuso la partita.
Non c’è stato neanche bisogno del miglior Cooper Flagg per dominare un’avversaria che poteva opporre tanti centimetri e tanti tiratori diversi ai ragazzi di Jon Scheyer: 16 punti con 6/16 al tiro, 9 rimbalzi ma anche due stoppate prese per il futuro n.1 del draft che questa volta non è stato il miglior freshman di Duke. Kon Knueppel (21 punti) è davvero un killer silenzioso e Khaman Maluach (14+9) è stato una presenza assoluta sotto entrambi i canestri. E’ stata quindi una vittoria di squadra, di grande squadra, con il contributo di tanti (ottimo anche Tyrese Proctor con 17 punti) e la difesa di tutti: Alabama ha sempre inseguito dal 5-15 iniziale, arrivando al massimo a 6 punti di distanza per poi crollare nel finale. Ed è proprio la maturità con cui una squadra con 5 freshman ha gestito una gara del genere che rende Jon Scheyer un grande coach e Duke la chiara favorita per il titolo.