Home 9 Non categorizzato 9 Dalla Ncaa all’Europa: 10 lunghi da seguire

Dalla Ncaa all’Europa: 10 lunghi da seguire

Autore: Stefano Russillo
Data: 16 Ott, 2018

Dopo avervi presentato le dieci migliori guardie rookie arrivate dall’Ncaa in Europa, è il turno di dare un’occhiata ai migliori dieci lunghi (ali/centri) sbarcati nel vecchio continente in questa stagione.

Jock Landale – Partizan Belgrado (Serbia)

Giocatore dall’apparente straordinaria normalità: poco fisico, scarsa esplosività e atletismo pari a zero, ma in compenso due mani sopraffine, un piede perno da manuale del centro perfetto, doti da rollante eccelse e un QI cestistico superiore alla media. Doti che gli son valse il titolo di WCC Player of the Year con Saint Mary’s e l’inclusione nell’All-American Second Team. Iniziare in una nobile europea come il Partizan, protagonista in Eurocup, non può che essere il primo passo di una carriera ricca di trionfi e soddisfazioni nel vecchio continente.

 

Kerem Kanter – Bourg Basket (Francia)

Il fratello di Enes è una PF che ha molto in comune con il talento dei Knicks, tanto brillante in attacco quanto poco efficace in difesa. Dopo tre anni a Green Bay, nel suo primo e unico anno con Xavier ha dimostrato di essere un microonde capace di mettere tanti punti a referto in poco tempo (oltre 10 punti di media su 16 minuti giocati a partita) con un eccellente gioco in post e buone doti da rimbalzista. Il lungo ideale in uscita dalla panchina.

Malik Pope – PAOK (Grecia)

Talento inespresso: dopo tre anni con mezza Nba pronta a vederlo esplodere (a inizio carriera vari mock Draft lo davano addirittura in lottery), la tanto attesa breakout season è arrivata soltanto al suo ultimo anno di eleggibilità a San Diego State. La tipica ala moderna che abbina un grande atletismo ad ottimi fondamentali, versatile tanto in attacco quanto in difesa: un two-way player completo. Chissà che l’Europa non sia soltanto un trampolino di lancio per arrivare, finalmente, in Nba.

Xavier Cooks – S.Oliver Würzburg (Germania)

Il Big South Player of the Year è uno di quei giocatori del quale è facile innamorarsi: lungo esile e con una capigliatura degna di Telespalla Bob, è capace di fare qualsiasi cosa su un parquet: collezionista seriale di rimbalzi a discapito del fisico (a malapena 85 kg), passatore sopraffino (ha chiuso l’ultima stagione a Winthrop a 3.6 assist) e capace di segnare da ogni zona del campo nonostante una tecnica di tiro rivedibile. Giocatore cult.

 

Keanu Pinder – Legia Varsavia (Polonia)

Il compagno di squadra che vorreste al vostro fianco in ogni partita: battaglia su ogni pallone come se fosse l’ultimo e gioca ogni possesso con una intensità ed energia pazzesca. Ad Arizona, l’australiano ha dimostrato di essere un giocatore elettrizzante che colma le lacune offensive e la mancanza di tiro con difesa e rimbalzi e qualche giocata da highlight, quando vola a schiacciare a canestro con le sue doti da slasher. Difficile non amarlo.

Ben Lammers – Bilbao Basket (Spagna)

Il centro ideale: elegante ma efficace, tecnico ma che non ha paura di fare il lavoro sporco sotto i tabelloni e dotato di una grande intelligenza cestistica. Eccellente difensore, nel suo palmares personale vanta un titolo di Defensive Player of the Year della ACC (la miglior conference del college basket) a testimonianza delle grandi qualità da rim protector (ottimo stoppatore). In attacco trova con facilità il canestro ed è anche un discreto passatore. Dopo quattro anni a Georgia Tech, ha sposato l’ambizioso progetto di Bilbao retrocessa in Leb Oro (la seconda serie spagnola) e pronta a ritornare subito in ACB.

 

Hayden Dalton – Bakken Bears (Danimarca)

Il lungaccione bianco al quale non dareste due lire e sul quale scommettere in questa stagione di basket europeo? Eccolo! Il prodotto in uscita da Wyoming è uno stretch-four versatile che ha il suo punto forte nel tiro dalla lunga distanza (40.3% da tre su oltre 6 tentativi a partita) ma che non disdegna di giocare in post quando c’è da sporcarsi le mani. Visione di gioco degna di un esterno e doti da rimbalzista completano il pacchetto da lungo tuttofare.

Kelan Martin – MHP RIESEN Ludwigsburg (Germania)

Dopo quattro anni leggendari a Butler (secondo miglior marcatore nella storia dell’ateneo), finalmente possiamo ammirare in Europa uno dei migliori talenti offensivi del college (ultimo anno chiuso a 21.2 punti di media). Ala stazzata: letale in transizione, infermabile da qualsiasi zona del campo quando è in serata e capace di sfruttare il fisico (2.01cm x 100kg) per mismatch contro i suoi marcatori. Ah il ragazzo è anche un ottimo difensore: giocatore all-around.

 

Bennett Koch – Dutch Windmills (Olanda)

Il tipico centro bianco dagli ottimi fondamentali: presenza fisica in area a difesa del ferro, bloccante granitico e un gioco spalle a canestro degno dei migliori lunghi anni novanta. A Northern Iowa ha dimostrato di avere un bagaglio tanto limitato quanto solido ed efficace, diventano un lungo capace di fare giocate semplici ma estremamente determinanti per le sorti della propria squadra. Poco appariscente, ma indispensabile in un roster vincente.

Vladimir Brodziansky – Obradoiro (Spagna)

Lo slovacco torna in Europa dopo tre anni da protagonista a TCU e dopo essere riuscito a riportare gli Horned Frogs al Torneo Ncaa dopo vent’anni dallo loro ultima apparizione. Centro solido con un repertorio old school e ottime doti da rim protector, ma anche due mani educate quando ci si allontana dal ferro con un range di tiro affidabile che non disdegna la soluzione dalla lunga distanza. Si misurerà subito in un campionato di livello assoluto come la Liga Endesa e siamo sicuri avrà una lunga e solida carriera.

 

Honorable Mentions

Martinas Geben è tornato ad essere profeta in patria: dopo quattro anni a Notre Dame il centro lituano con la sua solidità sotto canestro è stato acquistato dallo Zalgiris Kaunas che lo ha mandato in prestito, sempre in Lituania, allo Juventus Utena a farsi le ossa. Un altro prospetto tornato in patria è Gavin Schilling: ala tedesca dal grande atletismo e ottimo difensore che in uscita da Michigan State si è accasato al Ratiopharm Ulm. Altro ritorno in Bundesliga è quello di Chris Sengfelder: stretch four che porta le sue doti da cecchino al Loewen Braunschweig dopo una stagione a Boise State.

 

Chiudiamo con due giocatori che al college si sono distinti per due fasi distinte del gioco: Reggie Lynch, difensore d’élite da 3.2 stoppate di media in carriera tra Illinois State e Minnesota che giocherà in VTB League con gli estoni del Kalev; Zach Thomas, il Player of the Year della Patriot League con Bucknell: scorer completo che sarà protagonista in Belgio con l’Okapi Aalstar.

Articoli correlati

Finale Ncaa, la parola ai protagonisti

Dopo una finale così emozionante decisa da un tiro allo scadere è normale che le reazioni dei protagonisti che l’hanno Leggi tutto

Italia-Arcidiacono, c’è ancora da aspettare
Ryan Arcidiacono (Villanova)

Un ragazzo “con il dna del leader”, da prendere “a prescindere dal passaporto” perchè può diventare “un giocatore da medio-alta Leggi tutto

Villanova, una questione di tradizione
Novanation

“This is Villanova basketball”: a sentire un’intervista di coach Jay Wright o di qualsiasi giocatore del roster dei Wildcats, ritroverete Leggi tutto

Niente Arizona, Ferguson va all’estero

Terrance Ferguson saluta Arizona e decide di "parcheggiarsi" per un anno in una squadra di professionisti in Australia. "Terrance mi Leggi tutto

Nozze tra Under Armour e UCLA
Under Armour UCLA

La lotta delle sponsorizzazioni sportive legate al basket americano continua senza esclusione di colpi. Mentre gli analisti (non quelli sportivi, Leggi tutto