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Da Matt Haarms in giù, i migliori grad transfer

Haarms Transfer
Autore: Paolo Mutarelli
Data: 7 Mag, 2020

La cancellazione della March Madness ha anticipato i tempi del mercato dei transfer, specie quello dei graduate che sono eleggibili immediatamente. Facciamo il punto dei migliori dieci laureati che hanno cambiato casacca, spostando gli equilibri delle varie conference.

Matt Haarms, da Purdue a BYU 

La decisione più sorprendente. Sia quella di lasciare Purdue, sia quella di andare a Brigham Young invece che a Texas Tech o Kentucky. Il motivo? I risultati al primo anno di Mark Pope: “È straordinario quello che il coach ha fatto al suo primo anno. Non ho dovuto fare una scelta ponderata sui quattro anni, ma su otto mesi e BYU mi dà le maggiori garanzie per poter tentare di essere pro”, ha dichiarato a ESPN. Il centro olandese è uno dei migliori stoppatori della nazione (12.6 di Blk%, 2.0 a partita), grazie ai suoi 221 cm, ma è anche uno dei peggiori rimbalzisti (4.4 a partita e 13.1 di TRB%, bassissimo nel ruolo). Un’arma che sposta nella corsa alla WCC.

Carlik Jones, da Radford a Louisville 

Dopo due titoli e un viaggio al torneo, il POY della Big South sceglie i Cardinals perché “voglio dimostrare di giocare ad un livello più alto e coach Mack è un vincente”, come ha detto a 247Sports. Il transfer da Radford è un grande creatore di gioco dal pick and roll, da dove può decidere se prendersi una tripla (41% da tre con il 50% prese dal palleggio), penetrare a canestro (59% al ferro) o creare per i compagni (5.5 assist). Dovrà trovare l’amalgama con David Johnson, grande sorpresa della stagione di Louisville.

Bryce Aiken, da Harvard a Seton Hall

Fuori Myles Powell, dentro Bryce Aiken. Seton Hall si rinnova, riportando a casa l’ex guardia di Harvard (nativa del New Jersey) che avrebbe potuto scegliere i Pirates sin dal suo primo anno. “Già alla prima chiamata avevo capito che sarei andato lì. Sono un fan della Big East e coach Kevin Willard sa come sviluppare le guardie”, ha detto ai microfoni di 247sports. È un playmaker diverso rispetto a Powell a livello fisico (10 cm e 10 kg in meno), mentre sul piano del gioco bisognerà capire se riuscirà a trasporre numeri simili (34% di Usg% e 40% da tre su sette tentativi contro il 36% di Powell e il 30% su dieci conclusioni). Occhio agli infortuni, ha saltato gran parte degli ultimi tre anni per due problemi gravi a piede e ginocchio. 

Bryce Aiken - Harvard Crimson

Aiken,  Sandro Mamukelashvil, Taurean Thompson e Ike Obiagu sono un nucleo interessante

Terrell Brown, da Seattle ad Arizona

Da compagno di Mattia Da Campo a sostituto di Nico Mannion. La carriera di Terrell Brown ha anche un po’ di tricolore di mezzo. La guardia di Seattle è uno dei giocatori più singolari della scorsa stagione. Sottodimensionato (182 cm) con un gioco prettamente anni ’90 (il 90% delle conclusioni sono al ferro e dal mid-range, tutte costruite da sé) e un fisico che gli permette di essere fastidioso anche contro giocatori più grossi. Nativo di Seattle, ha frequentato la Garfield High School, una delle scuole più forti dello stato che ha prodotto Brandon Roy e Tony Wroten. A Tucson, ritroverà il suo padrino, tale Jason Terry detto “Jet” che è tornato in Arizona da assistente allenatore stavolta. Ah, a proposito di italiani, Paolo Banchero è un suo grande amico.

Patrick Tapé, da Columbia a Duke

La storia più divertente dell’offseason, almeno per quanto riguarda il mercato dei transfer, è quella di Patrick Tapé. L’ex giocatore di Columbia ha prima scelto Duke, salvo poi ripensarci e riaprire il suo recruiting (si parla di Syracuse come presenza ostile) fino alla conclusiva scelta di andare ai Blue Devils. Quietati i pensieri, Tapé è stata una delle ragioni, insieme al nostro Gabe Stefanini, per cui la stagione di Columbia è naufragata. Il motivo? I loro infortuni. Al netto di essi, Tapé è uno dei migliori rollanti al ferro (88% dei suoi tiri vengono da lì, secondo Synergy) e un grande rimbalzista (14.9 su 100 possessi). Interessante la sua interazione con un lungo stretch come Matthew Hurt.

Dimencio Vaughn, da Rider a Ole Miss

“Voglio prendere il posto di Breein Tyree”, così Vaughn si è presentato ai tifosi di Ole Miss. Il giocatore da Rider è molto diverso dal leading scorer dei Running Rebels, unico addio della squadra: molto più alto e grosso e meno playmaker. Vaughn è migliorato molto al tiro da tre durante gli anni (dal 28% del primo al 39% dell’ultimo) e ha imparato ad usare questa sua pericolosità per tagliare a canestro (124 di OffRtg in situazione di taglio) e a rimbalzo (6.6 rimbalzi catturati, di cui 2 offensivi). Quindi la sostituzione di Tyree sarà nel ruolo all’interno dello spogliatoio. Infatti all’Oxford Eagle ha dichiarato: “Sono pronto per giocare in una conference più forti, ho lavorato parecchio per diventare un leader”.

EJ Anosike, Sacred Heart a Tennessee

Un altro Anosike sbarca a Knoxville. Dopo Nicky, campionessa nel 2007 con la squadra femminile allenata dalla storica Pat Summit, anche EJ giocherà per Tennessee. Chiusa la sua parentesi a Sacred Heart (dove giocherà Tommaso Ferraresi l’anno prossimo), con una grande carriera individuale nella NEC, Anosike porterà atletismo e capacità a rimbalzo (Top 20 in Division I per rimbalzi, rimbalzi offensivi e doppie doppie). Il tiro da tre non è la sua specialità (25%) e ciò creerebbe diverse difficoltà sia nell’accoppiata con il lungo Olivier Nkamhoua sia con Yves Pons, se dovesse tornare. Il colpo, comunque, Rick Barnes l’ha fatto.

Seth Towns, da Harvard a Ohio State

Sono due anni che Towns non gioca per un infortunio al ginocchio subito nella finale dell’Ivy League 2018. Nonostante questo, Ohio State ha deciso di riportarlo a casa (Towns è di Columbus, sede dell’università) e, se sano, sarà una grande aggiunta al reparto ali dei Buckeyes. Coach Chris Holtmann l’ha descritto come “un’ala versatile dal tiro strabiliante (44% da tre in carriera) e con una grande maturità sviluppata durante gli anni di stop”. Proprio la questione salute è al centro delle sue future prestazioni. Attualmente, sta ancora recuperando dall’ultima operazione di gennaio.

Jalen Tate e Vance Jackson, da Northern Kentucky e New Mexico ad Arkansas

Sui transfer, Eric Musselman ci ha costruito una carriera a Nevada e anche ad Arkansas ci sta puntando forte. Dopo i cinque arrivi della scorsa stagione, quest’anno ne sono già arrivati due: Vance Jackson da New Mexico e Jalen Tate da Northern Kentucky. Il primo è una guardia nel corpo di un lungo (206cm), capace di giocare in area (61% al ferro), può aprire lo spazio con il suo tiro da tre (34%) e punire i close-out. Tate, invece, è un difensore moderno (ha vinto due volte il DPOY della Horizon League) che può difendere su più posizioni (dall’1 al 4) e che può sporcare le linee di passaggio (2 rubate a partita).

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