Le novità sulla vicenda Wiseman, la sconfitta di Kentucky, le crisi di Purdue e Florida, il losing effort di Myles Powell e molto altro in una nuova settimana piena di sorprese.
Ma come sempre partiamo dallo spiegone
La settimana è stata caratterizzata ancora dalla telenovela su James Wiseman: gioca, non-gioca, gioca poco, giocherà. Il risultato è stato che l’attuale prima scelta assoluta del prossimo Draft NBA è sceso in campo contro Oregon (che però ha battuto Memphis 82-74 in una gara combattuta) e poi invece ha scelto di fermarsi in attesa delle decisioni della NCAA.
Nel frattempo Kentucky è stata protagonista di un’impresa al contrario, conquistando prima la posizione n. 1 del ranking per poi perdere in casa contro Evansville (67-64), evento che non si verificava da anni.
Rimanendo tra le squadre del ranking, Marquette ha inflitto la seconda sconfitta di seguito a Purdue (ahia) per 65-55 per una volta con una grande prestazione NON di Markus Howard ma del junior Koby McEwen (transfer da Utah State, segnare). Ohio State invece ha dato una ripassata mai vista a Villanova, battuta 76-51. E i Wildcats ora sono pieni di interrogativi sul loro futuro.
Altra giornata, altra partita di cartello, di quelle che lasciano col fiato sospeso fino all’ultimo. Michigan State ha battuto Seton Hall grazie a una tripla nel finale di Cassius Winston (e di chi se no) e a un secondo tempo pazzesco del freshman Malik Hall, che hanno vanificato gli sforzi di un immenso Myles Powell (vedere sotto).
Squadre in crisi? Segnate anche Florida, sconfitta domenica notte da Connecticut 62-59, mentre Arizona si sbarazza come da previsioni di New Mexico State con una buona prova di Nico Mannion (che sta tirando con il 50% da 3), ma soprattutto con l’ennesima grande prestazione del lungo Zeke Nnaji.
Paradiso
Ohio State – Non potrà andarle sempre tutto così liscio, ma la prova offerta contro Villanova fa intravedere un potenziale impressionante. CJ Walker a dar via palloni col contagiri, Duane Washington e Luther Muhammad che bombardano dall’arco, DJ Carton che già fa magie. La lista potrebbe continuare e c’è anche Andre Wesson che deve ancora tornare in campo…
Virginia – 110 punti subiti in 3 partite, 0.79 per possesso. Gli uomini in campo cambiano ma il marchio di fabbrica di Tony Bennett appare già solidissimo. Buone notizie anche per Tomas Woldetensae, la cui distorsione alla caviglia ha finito per tenerlo out per una sola gara.
Evansville – La vittoria in casa di Kentucky la ricorderanno a lungo. Peraltro i Purple Aces hanno giocato la partita successiva contro una squadra non di Division I, e così ora la squadra dell’Indiana è 3-0 in stagione. Da tenere d’occhio il sophomore DeAndre Williams.
Purgatorio
Villanova – La sconfitta senza appello in casa di Ohio State ha messo a nudo le debolezze di una squadra con pochissima esperienza e tutta da amalgamare. La situazione non sembra però seria come quella emersa un anno fa con la combo Michigan-Furman. Almeno per ora.
Lsu – Anche dopo aver perso i suoi due giocatori migliori (Tremont Waters e Naz Reid), la squadra non è niente male ma ha fallito il primo esame importante. Sul campo di VCU la sconfitta è stata solo di due, ma le palle perse sono state 26, convertite dai Rams in 37 punti. Da non ripetere più.
Inferno
Kentucky – Dopo le luci della vittoria contro Michigan State, sono arrivate le ombre, molte ombre. Coach John Calipari, parlando della sconfitta in casa contro Evansville, ha detto che sono “cose che succedono”. Il che è vero, ma sono anche cose che preoccupano, come preoccupa il 4/17 da 3 punti.
Purdue – Hanno iniziato facendo parte del ranking (alla 23), usciti subito dopo una prima settimana in cui Texas li ha sconfitti in casa. Partita successiva, sconfitta in casa di Marquette. Entrambe partite in cui i Boilermakers erano in vantaggio a metà gara. Contro i Golden Eagles erano addirittura a +13.
Florida – Prima settimana, posizione 6 del ranking e sconfitta in casa nel derby contro Florida State. Seconda settimana, posizione 15 del ranking e sconfitta contro Connecticut. Ci sono parecchie cose da registrare: Andrew Nembhard sembra l’ombra di se stesso, il freshman Scottie Lewis non sta incidendo e l’unico a dare segnali di attività è il transfer Kerry Blackshear. E la prossima settimana i Gators sono attesi da altre due sfide-verità.
Tre prestazioni individuali
Myles Powell vs Michigan State – Non doveva esserci e invece l’ha giocata su una gamba sola offrendo una prestazione da eroe (sconfitto). 37 punti con 12/27 dal campo e 7/9 ai liberi, trascinando Seton Hall a un passo da un colpaccio storico. Se vuole diventare il POY di quest’anno, è già sulla strada giusta.
Tyler Hagerdon vs Texas Southern – “I shot it well”, il suo laconico commento. Sì, in effetti non è male il suo 8/8 da 3 (e siamo a 15/17, comodo 88% in stagione) per 33 punti con 8 rimbalzi, 4 assist e 3 stoppate in soli 27 minuti. E nuovo record della Summit League.
Records were made to be broken!@SDCoyotesMBB Senior Tyler Hagedorn’s 8-for-8 from beyond the arc is a @thesummitleague single-game record for most makes without a miss. Two previous players had went 7-for-7 @marchmadness ⬆️? https://t.co/QmYzdTUkQg
— Summit Hoops (@summithoops) November 16, 2019
Anthony Lamb vs St. John’s – Restiamo nelle mid con un altro dei nostri senior preferiti. Vermont resta imbattuta ed espugna il campo di St John’s grazie ai 23 punti del suo leader, a cui va ovviamente il pallone finale. Che finisce così
Tre azioni
C’era l’imbarazzo della scelta fra i buzzer beater. Vi proponiamo quindi quello più assurdo: Harald “Norwegian Curry” Frey da metà campo per il 67-66 di Montana State in casa di UNC Greensboro.
Ömer Yurtseven ha staccato direttamente dalla Turchia per questa schiacciata.
DJ Carton è alto 1.85 però salticchia…
Benvenuti al circo
Tanta sportività e teste molto fra le nuove fra Alpha Diallo (Providence) e Pat Spencer (Northwestern). Ovvero, quando non c’è nessuno della tua squadra a darti un high five.
Le affinità elettive nell’epoca dei meme: Evansville e UMBC.
Un tradizionale discorso post partita di un coach (esegue Jeff Boals, allenatore di Ohio)
A road win calls for some more dancing. pic.twitter.com/KibrpLZdda
— Ohio Men’s Basketball (@OhioMBasketball) November 14, 2019
Rosicone o eroe? Diciamo entrambi. Ecco George Papas di Monmouth.
Impariamo la geografia con Bill Walton. Oggi, il Mali e i suoi stati confinanti.
Le partite da non perdere della settimana