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Circus Shot: brutte figure e nuove star

James Wiseman Memphis Penny
Autore: Riccardo De Angelis
Data: 11 Nov, 2019

Fra lo scossone del caso Wiseman, trentelli in campo e figuracce immancabili, la prima settimana di partite è in archivio e, con Circus Shot, siamo qui per riassumere il meglio e il peggio dei giorni scorsi.

Prima di tutto, lo spiegone

A tenere banco è stata soprattutto una vicenda extra-parquet puramente Made in NCAA, cioè l’ineleggibilità di James Wiseman e il conseguente braccio di ferro – tuttora in corso – fra Memphis e la National Collegiate Athletic Association.

L’annata è iniziata col botto: al Champions Classic sono infatti andate in scena le prime quattro squadre della AP Top 25 – Michigan State contro Kentucky e Duke contro Kansas. Lo spettacolo non è sempre stato super (d’altronde, era solo il 5 novembre) ma si sono potute vedere cose eccellenti, come il talento e la clutchness del signor Tyrese Maxey.

Nel frattempo, durante l’antipasto della ACC, un certo Cole Anthony faceva fuoco e fiamme al debutto, il migliore in assoluto per un freshman alla prima con la maglia di North Carolina (ne riparliamo più giù).

Questa settimana sarà animata da un grande scontro fra Michigan State e Seton Hall, peccato però che i secondi dovranno fare a meno di Myles Powell, candidato POY che si è scavigliato durante la gara con Stony Brook.

Nico Mannion, tiepidino al debutto con NAU, è andato alla grandissima contro una squadra per nulla semplice come Illinois: top scorer della gara con 23 punti e doppia-doppia sfiorata (9 assist). Se il buongiorno si vede dal mattino…

 

Paradiso

Washington – Snobbata in preseason dai votanti dell’Associated Press (ma non da noi, ah!), UW ha incassato il sì della NCAA per il waiver di Quade Green e ha poi inaugurato la stagione con una bella vittoria in rimonta su Baylor, #16 della AP Top 25. Occhio, gli Huskies mordono!

Florida State – Sì, ha perso contro Pitt, ma ha anche battuto Florida (#6 della AP Top 25) in trasferta, tenendola al 28% al tiro. È la sesta vittoria consecutiva dei Seminoles in questa rivalry. Sempre un po’ snobbata e sottovalutata, eppure la squadra di coach Hamilton ogni anno è lì a dare battaglia.

Merrimack – È l’ultima arrivata in Division I e già fa parlare di sé dopo l’upset rifilato a Northwestern (71-61). Difficile iniziare meglio di così e, visto che la post season è negata per regolamento alle neoiscritte, è una gioia da godersi a fondo: di occasioni così, non se ne presenteranno molte altre.

Purgatorio

Pitt – Da sleeper a bella addormentata. A volte indicata come outsider pericolosa, la squadra di Jeff Capel è stata brutta ma buona nella vittoria (che potrebbe pesare un bel po’ nella ACC) contro Florida State ma, qualche giorno dopo, è stata brutta e basta (21 perse…), facendosi battere in casa da Nicholls State (#254 nel ranking di KenPom, per capirci).

Grand Canyon – La squadra di Lever ha esordito lasciando di stucco i suoi 7mila tifosi con una sconfitta al cospetto di nientepopodimenoche Davenport, formazione di D-II. Poi si è ripresa uscendo a testa alta (pur andando sotto di brutto a rimbalzo) contro una compagine di livello come Illinois. Ecco, meglio, però di lavoro da fare ce n’è tantissimo.

Inferno

Syracuse – Far giocare un Virginia-Syracuse a inizio novembre, con una squadra più in ricostruzione dell’altra, è cattiveria pura. Grazie Orange per i vostri 34 punti segnati che, per un’oretta, ci avrebbero fatto preferire un match di lacrosse subacqueo.

Nebraska – Il rebuilding qui è totale, quindi ci sta che si faccia fatica. Iniziare la stagione perdendo due buy game (UC Riverside, Southern Utah) non è però di buon auspicio.

Mississippi Valley State – Nessuno si aspetta grandi cose da una squadra della SWAC, che ogni anno si gioca con la MEAC il titolo ideale di conference più scalcagnata della D-I. Forse però si può evitare di prendere sberle storiche come il 143-49 (sic) subito in casa di Utah.

Persino Timmy Allen sembra incredulo

Tre prestazioni individuali

Cole Anthony vs Notre Dame – Uno che mette insieme 34 punti (12/24 dal campo), 11 rimbalzi e 5 assist al debutto deve far paura. E deve farne ancora di più quando si pensa che la sua gara non è stata nemmeno una di quelle perfette. A North Carolina nessuno aveva segnato così tanto all’esordio assoluto e un 30+10 non veniva fatto dai tempi di Tyler Hansbrough (2006). Signori e signore, date il benvenuto a una delle maggiori attrazioni di quest’anno.

 

Jordan Roland vs Harvard – Non contento di aver bagnato la stagione con 39 punti contro Boston U, il senior di Northeastern ha pensato bene di ritoccare il suo career-high con una partita assurda vinta contro una delle mid-major più quotate di quest’anno: 42 punti con 7/10 da due, 6/9 da tre e 10/11 ai liberi. E meno male che questi Huskies dovevano essere più deboli rispetto alla scorsa stagione…

 

Markus Howard vs Loyola-MD – Che stagione sarebbe senza qualche trentello di Howard? Il fenomeno di Marquette ha scaldato i motori con 38 tranquillissimi punti in faccia ai Greyhounds grazie anche a un bel 7 su 10 dall’arco. Per lui è solo ordinaria amministrazione, ma per noi è sempre un bel vedere.

 

Tre azioni

Francamente, c’è poco di umano in questa schiacciata di James Wiseman.

 

A Cassius Stanley manca solo il mantello.

 

Battere la press in scioltezza, ecco come si fa a Kentucky.

 

Benvenuti al circo

La seconda cosa più brutta vista a Syracuse il 6 novembre.

 

Dopo Bledsoe in NBA, c’è Georgetown che tiene alta la bandiera della NCAA nelle rimesse effettuate mettendo il cervello in pausa.

 

Tutta la qualità e la leggiadria dei lunghi di Kansas.

 

Festeggiamenti, come dire, particolari nello spogliatoio di Florida State dopo la vittoria sui Gators.

 

L’inizio di stagione ha fatto saltare i circuiti a RoboRothstein. This is ONLY November.

 

Tre partite da non perdere

Mercoledì 13: Villanova @ Ohio State (ore 1:00, FS1)

Giovedì 14: Michigan State @ Seton Hall (ore 2:30, FS1)

Domenica 17: New Mexico State @ Arizona (ore 20:00, Pac-12 Network)

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