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Brice Sensabaugh, Ohio State ha una nuova stella

Brice Sensabaugh
Autore: Andrea Mauri
Data: 20 Dic, 2022

È arrivato al campus di Ohio State in punta di piedi, ma già dai primi scrimmage si era capito che poteva essere qualcosa di più di una seconda linea ed ora Brice Sensabaugh è il leading scorer della squadra. Se lo incontrate per strada potreste scambiarlo con un giocatore di football per via dei 201 centimetri d’altezza uniti a 115 chili di pura potenza che si porta dietro. Non solo forza bruta, però, perché il freshman possiede delle mani morbidissime in grado di far male da qualsiasi parte del campo.

Canestri e complimenti

Le più rosee aspettative – non condivise da molti esperti – lo vedevano sin da subito come l’erede di Malaki Branham e va detto che al momento le sta assolutamente rispettando. Nelle prime otto partite ha condotto la second unit della squadra fornendo ottime prestazioni offensive, ma ora con l’assenza di Likekele, coach Chris Holtmann ha deciso di dargli il suo posto nello starting five. Contro North Carolina ha messo in bella mostra tutte le sue capacità da attaccante creandosi tiri da ogni posizione, anche in post, e raccogliendo 22 punti – massimo stagionale – con il 52.9% dal campo.

La capacità di trovare il canestro e l’efficienza con cui lo fa – 62.8% di True Shooting e 121.3 di Offensive Rating – è sicuramente l’aspetto più evidente del suo gioco, quella che gli garantisce un posto di primissimo piano negli equilibri offensivi della squadra (32.8 di di %Shots, ventitreesimo dato più alto in Division I per KenPom) e che attira i complimenti degli osservatori più disparati, tra cui per esempio Trey Burke: “Avevo sentito parlare di lui e mi ha davvero impressionato. Il ragazzo non ha paura di giocare, è molto competitivo, non si tira mai indietro. I giocatori che riescono ad avere un impatto del genere dalla panchina sanno chi sono, non hanno bisogno di nessuno che glielo ricordi. Penso che Ohio State abbia trovato una gemma rara”.

Non può esimersi da complimenti anche Chris Holtmann, uno che ama avere in squadra questo tipo di giocatori: “Penso sia il miglior creatore di tiri che abbiamo in squadra. Quando sei vicino alla fine del partita e guardi in campo, speri sempre di avere un giocatore del genere. Probabilmente se si fosse fermato un passo prima, si sarebbe trovato nel suo spot preferito. Ma ho fiducia nelle sue capacità e so che in futuro riuscirà a farlo”. Il riferimento di queste ultime due frasi è lo schema disegnato nel finale del match contro Rutgers, quando Sensabaugh ha deciso di attaccare il ferro trovando però la stoppata di Clifford Omoruyi.

Difesa e paraocchi

Brice Sensabaugh però non è solo attacco. Già nelle prime partite aveva mostrato buona applicazione difensiva, ma contro North Carolina ha dimostrato di poter difendere in maniera eccellente. Il cliente era di quelli scomodi e lui ha messo in mostra più volte una difesa perimetrale da manuale, limitando molto Leaky Black e presidiando bene i tabelloni, come testimoniano i cinque rimbalzi difensivi catturati a dimostrazione di un possibile futuro come two-way player.

Il grande difetto però lo ha nella metà campo offensiva. Come detto è un ottimo attaccante su tutti e tre i livelli e riesce a creare tiri per sé stesso con estrema facilità, tuttavia sembra giocare con i paraocchi. Al momento viaggia ad una media di nemmeno un assist a partita e prima del season high di 3 assistenze contro i Tar Heels, era andato a muovere la casella solo altre tre volte arrivando ad un massimo di 2 nel match contro St. Francis PA. Questo è sicuramente il grande limite su cui dovrà lavorare nel corso dell’anno se vorrà smentire tutti e diventare il prossimo one-and-done di Ohio State. Il tempo c’è e la storia recente dei Buckeyes insegna che i loro migliori giocatori arrivano a maturazione a primavera.

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