L’Hall of Fame Classic 2017 va in archivio con la vittoria di Baylor in finale su Creighton, ecco una serie di spunti interessanti dopo il torneo che ha visto la partecipazione di quattro squadre di grande blasone.
Se avevate dei dubbi, la difesa di Baylor è sempre quella roba che fa venire gli incubi agli avversari. Il commentatore Fran Fraschilla (ex coach) ha spiegato con la lavagna che sostanzialmente… è impossibile leggerla. Wisconsin tenuta al 39% dal campo e Creighton al 34%. Auguri.
L’australiano Jo Lual-Acuil era dato (forse) a fine secondo giro del draft ma, dopo le prime partite dei Bears, le sue quotazioni Nba sono decollate. Il centro (noto prevalentemente per la difesa) chiude il torneo con 17 pt e 12 rb di media, 12/24 da 2 e soprattutto 2/4 da tre.
In ogni caso, protagonisti per Baylor due che non t’aspetti: la guardia King McClure (46,7% da 3, balzo dal comunque buon 36% della scorsa stagione) e Terry Maston, con contributo per entrambi fatto di energia, recuperate, rimbalzi e triple.
Creighton esce a testa alta dal torneo (peraltro in finale è stata sempre in vantaggio fino a 3 minuti dalla fine). Ha pagato carissimo il 5/30 dall’arco, una delle peggiori prestazioni degli ultimi anni per i BlueJays. Ma occhio che la squadra c’è.
Per Creighton Khyri Thomas si conferma uno dei migliori difensori della nazione (chiedere a Manu Lecomte), ma le buone notizie vengono dai due freshmen, Ty-Shon Alexander e Mitch Ballock, con il secondo vero protagonista della semifinale vinta contro UCLA.
A proposito di UCLA, il terzo posto non deve troppo ingannare. Se continueranno a difendere così, avranno problemi. E non potranno sempre fare appello a Thomas Welsh (un lungo con quel tiro è da Nba) o ad Aaron Holiday, che comunque al momento sta facendo il suo.
Game-winning layup by Aaron Holiday. He’s been tremendous these last two games with a host of NBA scouts here. Among the top PGs in 2018 IMO pic.twitter.com/sYD9zqsuQM
— Mike Schmitz (@Mike_Schmitz) 22 novembre 2017
Bicchiere mezzo vuoto: dei due freshmen dei Bruins Jaylen Hands e Kris Wilkes non parliamo perché diciamo che non hanno brillato. Farne i video in ottica draft Nba (sì, su Youtube li trovate) al momento sembra più volerli perculare. Mezzo pieno: i due citati nelle prime gare avevano fatto vedere buone cose. C’è speranza.
Wisconsin esce con due sconfitte (e sono 3 consecutive, se si conta anche Xavier), ma è difficile non apprezzare l’abnegazione nell’esecuzione offensiva e difensiva. La squadra è giovane (nessun senior) e c’è poco talento, probabile un anno di transizione.
Poco talento fatta eccezione per un eroico Ethan Happ, lungo che resta secondo dietro Allonzo Trier nel ranking di Kenpom per l’mvp stagionale. Gli altri 2° del passato erano Kemba Walker, Thomas Robinson, Trey Burke, Shabazz Napier e Malcom Brogdon. Ecco, Happ riuscirà a mangiare grazie al basket.