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Banchero prima scelta (forse), Baylor non farà bis: i pronostici per il 2022

Autore: Redazione BasketballNcaa
Data: 29 Dic, 2021

Qual è uno dei modi più facili per fare una brutta figura? Risposta semplice: lanciarsi in pronostici nel college basket. Non c’è problema, siamo campioni assoluti di figuracce e quindi eccoci qui a prevedere cosa succederà nel 2022. Dopo avervi parlato delle sorprese e delle delusioni dei primi due mesi, diamo uno sguardo al futuro e proviamo a indovinare chi arriverà fino in fondo e chi vincerà il titolo Ncaa 2021/22. Ma non solo: per alzare un po’ il livello di rischio, vi diremo anche chi sarà il miglior giocatore dell’anno e il nome della prima scelta al Draft (spoiler: per Banchero c’è maggioranza ma non unanimità).

Ci mettiamo ovviamente anche i nostri nomi, così saprete chi spernacchiare al momento opportuno.

La squadra campione Ncaa 2021/22

Manuel Follis – Gonzaga
La ragione imporrebbe di dire Baylor per quanto mostrato finora, ma gli Zags hanno ancora margini di miglioramento. E poi è bello pensare che riescano a raggiungere un titolo che l’anno scorso a un certo punto sembrava che nessuno potesse togliergli. Limiti ce ne sono, ma ne hanno tutte le squadre al vertice. Punto sulla crescita di Nembhard. E poi una coppia come Drew Timme e Chet Holmgren non ce l’ha davvero nessuno.

Riccardo De Angelis – Purdue
Con Baylor anziché Gonzaga, l’anno scorso abbiamo visto comunque una squadra vincere il suo primo titolo giocando in modo stellare in attacco: dico che accadrà di nuovo in questa stagione, ma coi Boilermakers (che oltretutto non vanno alle Final Four da più di 40 anni). Dall’uno-due Williams-Edey implacabile sotto canestro ai cecchini posti intorno all’arco, passando per il talento e la velocità fulminante di Jaden Ivey: c’è tutto per tirare dritto fino all’atto finale trovando soluzioni adatte contro ogni avversario.

Raffaele Fante – Duke
In questa scelta c’è un po’ di Hollywood, perché è giusto che il film dei 45 anni di carriera di Coach K abbia un happy ending, e un po’ di tifo tricolore, perché Paolo Banchero potrebbe essere il primo italiano a vincere il titolo Ncaa da protagonista. Ma c’è anche il campo, che ha detto che i Blue Devils hanno una solida rotazione a 8, con una coppia di guardie tostissime come Wendell Moore e Trevor Keels che non ha nessuno, stazza e centimetri sotto canestro e, appunto, un grande talento come Banchero.

Jaden Ivey

Jaden Ivey

Le 4 squadre alla Final Four

MF – Auburn, Baylor, Gonzaga, Kansas 
Detto dei Bulldogs, Baylor al momento è una squadra impressionante per completezza e soprattutto consapevolezza nei suoi mezzi e nel suo sistema. Non la vedo alla Final Four solo a causa di una sfortuna ciclopica. Auburn secondo me potrebbe essere una delle sorprese della stagione al Torneo (e se finisce davvero alla Final Four, Jabari Smith vince il biglietto per la prima scelta assoluta). Kansas manca da troppo tempo ai piani altissimi del college e quest’anno con un filo meno di aspettative potrebbe finalmente tornare alla Final Four. Mi spiace perché vedevo Houston nel mezzo, ma gli infortuni l’hanno falcidiata.

RdA – Arizona, Baylor, Gonzaga, Purdue
Baylor è una scelta obbligata per la qualità che la contraddistingue in tutti i reparti e per la capacità d’impattare la partita in entrambe le fasi di gioco. Arizona, invece, è per me una scelta (quasi) obbligata per questioni di cuore: c’è simpatia a prescindere per la sua anima international e in più diverte da morire. È appena inciampata con Tennessee, ma la vedo più come una parentesi storta. E ci sono margini per migliorare ancora. Su Gonzaga, sottoscrivo gran parte di quanto detto da Manuel prima: ha mostrato solo parte di ciò che può essere e che probabilmente sarà da qui a due mesi (e poi ve lo immaginate un derby in panchina tra Few e Lloyd alle Final Four? Sarebbe stupendo e straziante allo stesso tempo).

RF – Baylor, Duke, Purdue, Texas
Texas è stato finora uno dei top team più deludenti, ma sono convinto che Chris Beard troverà la chimica giusta anche in attacco, mentre la difesa è già tra le migliori della nazione. È la volta buona per Purdue che ha tutto per arrivare alla sua prima Final Four, grazie a un grande talento come Jaden Ivey e a una coppia di lunghi quasi unica. È fantastica anche la coppia di lunghi di Gonzaga, ma vado con Baylor perché ha il miglior coach della Division I e più solidità in tutti i reparti e talento diffuso.

Baylor volerà di nuovo alle Final Four ma non verso il titolo?

Il Player of the Year

MF – Drew Timme
Resto coerente con la mia scelta di Gonzaga che decolla e finisce col titolo e punto su Drew Timme. Ha tutto, centimetri, esperienza, movimenti in post, mano morbida. Ha iniziato la stagione alla grande calando poi nelle partite successive. Ma i lunghi a Gonzaga fanno sempre bene, e al di là delle sue chances Nba (poche secondo me, a meno che non metta su un ancora tiro più sciolto e affidabile) a livello di college sarà un fattore sempre più determinante.

RdA – Drew Timme
Tremendamente forte, imprescindibile negli equilibri di squadra, bello da ammirare in campo. Inoltre è il tipo di giocatore fundamentally sound che piace in maniera particolare a chi ama la pallacanestro di college, che è poi appunto la categoria alla quale appartengono i vari votanti dei vari premi nazionali di POY. C’è tanta ottima concorrenza quest’anno però non riesco a vedere un altro giocatore che sia in una posizione migliore della sua per fare incetta di premi individuali.

RF – Oscar Tshiebwe
Scelta rischiosa, soprattutto perché Kentucky è il simbolo dell’incertezza e può finire da un momento all’altro in un tunnel nel quale ingoia tutti. Ma un lungo dominante in una Power 6 da oltre 15 rimbalzi a partita non lo si vedeva da 30 anni, cioè da quando nel 1990 Shaquille O’Neal vestiva la maglia di Lsu. Tshiebwe però è 2.05, ma fa niente: contro Jamarion Sharp, cioè il giocatore più alto dell’Ncaa (2.28), ne ha presi 28. Poi ci aggiunge 16 punti di media ed ecco perché il Player of the Year è lui.

Drew Timme e Chet Holmgren

La prima scelta al Draft

MF – Chet Holmgren
Il mio all-in su Gonzaga è scontato. Perché se la prevedo vincitrice del titolo non riesco a immaginare che possa farcela senza un super contributo del suo lungo talentuoso. La sensazione è che stia prendendo le misure e come spesso accade il primo ambito di queste misure è la parte difensiva del gioco. Ma con maggiore fiducia, con un paio di triple in più a partita e in generale con una maggiore assunzione di responsabilità offensiva, Holmgren potrebbe contrastare l’assalto di Banchero e Smith.

RdA – Paolo Banchero
C’è Jabari Smith che intriga sempre di più, resto però ancora dalla parte di Banchero per la sua capacità di cambiare le partite ora al college (alimentando quindi le proprie quotazioni coi risultati) e, pur giocando ora in modo diverso di come non sarà domani in Nba, per la traducibilità del suo repertorio offensivo in ambito pro, che è già solido e ha anche ampissimi margini di miglioramento.

RF –  Paolo Banchero
Ha dimostrato di essere non solo il più forte, ma anche il più pronto. Ha delle lacune, soprattutto in difesa può e deve migliorare, ma può giocare ovunque ed essere pericoloso da qualsiasi posizione. Ha fisico e tecnica per portare palla da point forward o partire in post basso da lungo classico, ed è quindi la perfetta prima scelta per l’Nba.

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