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Week 6, le pagelle – Nebraska continua a sorprendere, NC State a deludere

Nebraska
Autore: Raffaele Fante
Data: 15 Dic, 2025

Nebraska non si ferma più e va a vincere anche sul campo di una squadra da Top25 come Illinois, AJ Dybantsa chiarisce che la n.1 al draft spetta a lui mentre NC State non riesce proprio a vincere contro una big e si conferma tra le delusioni della stagione.

Ecco le pagelle della week 6.

 

 

Nebraska  – La scorsa settimana sono stati da 8, ma adesso i ragazzi di Luca Virgilio si meritano un bel 10: miglior record della loro storia con 11-0 dopo la vittoria sul campo di Illinois con un meritato buzzer e un primo tempo da indemoniato di Pryce Sandfort. Squadra chiaramente in missione che difende e si passa bene la palla, al momento la sorpresa più grande della Division I grazie al grande lavoro di coach Fred Hoiberg.

Brayden Burries (Arizona) – E’ imbattuta anche Arizona che rimane la n.1 della nazione e si sta godendo l’esplosione di uno dei suoi tanti freshman: 20 i punti di media nelle ultime 4 partite della guardia californiana che ha contribuito a spazzare via anche Alabama con il suo career high di 28 punti con 5/10 da 3 e 7 rimbalzi.

 

 

AJ Dybantsa (BYU) – Cameron Boozer e Koa Peat stanno giocando bene ma c’è poco da fare, a livello di talento puro (e di spettacolo) non c’è nessuno come lui: 54 punti, 17 rimbalzi e 13 assist nelle ultime due vittorie di BYU, con 22 punti nel secondo tempo per ribaltare la partita contro Clemson e dare l’highlight della settimana con una grande schiacciata da centro area. Molto forte e anche molto divertente.

Lamar Wilkerson (Indiana) – É lui il terminale offensivo di Indiana. Nel bene o nel male. Il bene l’abbiamo visto contro Penn State, stritolata a suon di triple dagli Hoosiers, con 10/15 dall’arco per il transfer da Sam Houston State e 44 punti finali che incantano. Il male l’abbiamo visto contro Kentucky che ha dato segnali in difesa, bloccando l’attacco di Indiana e il suo leader.

 

 

UConn – Coach Dan Hurley non sarà un mostro di simpatia (eufemismo) ma gli Huskies sono ormai anni che giocano una pallacanestro a tratti perfetta. Il rientro di Tarris Reed ha riportato presenza sotto canestro in attacco e in difesa (dove al momento Connecticut fa la differenza). In settimana sono arrivate la complessa vittoria contro Florida e quella autorevole contro Texas. E il freshman Braylon Mullins continua a regalare minuti di grande qualità.

Seton Hall – Non è solo difesa quest’anno. Coach Shaheen Holloway ha trovato l’uomo giusto dal portal – AJ Stanton McCray da Miami – per avere un attacco efficiente e i Pirates si candidano ad essere la terza forza della Big East dietro UConn e St. John’s. Due vittorie di peso in settimana contro Kansas State e Rutgers che si aggiungono alla bella figura nell’unica sconfitta con USC e all’upset contro NC State.

 

 

Darius Acuff (Arkansas) –  Sempre più leader della squadra, sempre più efficace nell’essere pericoloso e alternare le giocate individuali a quelle per i compagni. Ai 10 assist messi a referto contro Louisville sono seguiti gli 8 sia contro Fresno State sia contro Texas Tech. Tutto questo tirando 5/11 da tre punti. Una dinamo inarrestabile che detta i ritmi dell’attacco dei Razorbacks che migliora in maniera direttamente proporzionale alle prestazioni del suo freshman.

UMass – Non saranno due powerhouse dell’ACC, ma Frank Martin trova due vittorie che abbelliscono il curriculum in vista di marzo contro Boston College e Florida State. L’apporto principale? Sempre del nostro Leonardo Bettiol, sempre più leader sotto canestro dei Minutemen.  Accanto a lui Marcus Banks e Daniel Hankins-Sanford per un trio che potrebbe fare male in MAC.

 

 

Arizona State – Il voto è la media tra l’8 che meriterebbe la grande rimonta fatta da -19 contro una tenace Santa Clara  e il 4 per la sfuriata ridicola ed eccessiva in pieno stile famiglia Hurley del coach Bobby Hurley, espulso a fine primo tempo. A dire il vero, i suoi hanno reagito dopo la sceneggiata, ma arrivati all’11mo anno della gestione dell’ex guardia di Duke non c’è all’orizzonte nessun salto di qualità

Divine Ugochuwku (Michigan State) – La forza di questi Spartans sta nella profondità. Anche nelle serate difficili, in trasferta, dove la squadra appare scarica, arriva un X Factor che porta una vittoria. Stavolta è stato la backup point guard: reduce da una prova opaca contro Duke, il sophomore ha trascinato Michigan State a suon di triple, 5/5 dall’arco. 23 punti e anche un paio di scorribande al ferro.

 

 

Parsa Fallah (Oklahoma State) –  Senza di lui i Cowboys sono tutta un’altra squadra e così è arrivata la prima sconfitta stagionale, peraltro nel sentito derby contro i cugini di Oklahoma. Il centro iraniano è passato dai 24 punti contro Sam Houston State e dai 26 contro Grand Canyon a un tabellino da 0 punti in soli 10 minuti contro i Sooners. Ha pagato un mal di schiena che lo ha colpito in allenamento e Steve Lutz ora dovrà recuperarlo al più presto per sperare di sopravvivere in Big 12

Syracuse – Ahia. Tutto quello che di bello ci avevano fatto vedere a Las Vegas è stato spazzato via da una sconfitta in casa, di fronte all’idolo Carmelo Anthony, contro una modesta Hofstra. Certo, c’è da dire che c’era una fallo lampante contro Kiyan Anthony – si, il figlio di Melo – nell’ultima azione, ma la squadra di Red Autry non doveva neanche arrivarci in quella situazione.

 

 

Will Wade (NC State) – Poteva arrivare la prima vittoria importante di una stagione finora deprimente e invece niente, anche contro una Kansas tutt’altro che irresistibile affrontata in casa è arrivata una sconfitta tutto sommato meritata. Il record dice 7-4 ma è soprattutto il gioco della squadra di coach Will Wade a deludere, e sì che di soldi per prendere gente come Darion Williams ne sono stati spesi a pacchi. Finora inutilmente.

Owen Freeman (Creighton) – Non è certo l’unico responsabile delle ultime due sconfitte della squadra. Il bilancio di questo inizio di stagione dice che i Bluejays ogni volta che si sono trovati di fronte a squadre un minimo impegnative hanno avuto la peggio. Dopo la gara da 0 punti contro Nebraska, coach McDermott ha preferito far partire Freeman, che in teoria doveva essere il centro titolare, dalla panchina. Ne ha ricavato solo 4 punti e un’altra sconfitta.

 

 

Florida State –  Coach Luke Loucks ha tutti gli alibi del mondo, è al primo anno in una squadra che ha perso il suo storico allenatore (Leonard Hamilton è stato 23 anni in panchina) e deve costruire tutto da capo. Però parliamo di una squadra di blasone della ACC che è alla quarta sconfitta consecutiva, ha preso 36 punti da Texas A&M, 34 punti da Georgia in casa e ha poi perso contro Houston (e vabbè) ma anche contro Massachusetts che quest’anno è tutto tranne che una corazzata.

 

 

 

 

 

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