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Villanova spegne il sogno F4 di Moretti

Autore: Raffaele Fante
Data: 26 Mar, 2018

Ancora loro, ed è giusto così. Villanova ha giocato una delle sue partite peggiori al Torneo, ma è stata comunque sufficiente per il secondo viaggio in tre anni alle Final Four. E quello del 2016 sapete come è andato.

Tiro da 3? Non solo e non sempre

52% contro Radford, 41.5% contro Alabama, 54.2% contro West Virginia e…16.7% contro Texas Tech: si dice spesso che il tiro da 3 sia fondamentale per i Wildcats e indubbiamente l’attacco di Jay Wright prevede 5 giocatori capaci di segnare da ogni posizione del campo, ma la serata storta contro i Red Raiders non ha creato particolari problemi a Villanova, che ha altre armi e soprattutto una solidità tale da non scomporsi se qualche tiro non entra o se qualcuno non è nella sua serata migliore.

Mikal Bridges, per esempio, è stato ben sotto il suo abituale rendimento e lo stesso Jalen Brunson ha tirato male con 4/14, anche se è stato il solito leader, ma Villanova ha stravinto a rimbalzo 51-33, ha tenuto Texas Tech a 23 punti nel primo tempo e, alla fine, ha mostrato che il tiro da 3 non è tutto, anzi.

Eric e Donte

Non che ci fossero molti dubbi a riguardo, ma ancora una volta è arrivata la conferma che il supporting cast di Jay Wright è di assoluto livello: 12+14 per Eric Paschall che ha fatto quello che ha voluto sotto canestro, 12+8 per Donte DiVincenzo che ha fatto subito cambiare idea a Chris Beard quando ha provato a difendere a zona, facendola saltare così

 

Difesa ok, ma l’attacco?

Se la difesa sull’arco ha funzionato, lo stesso non si può dire per l’attacco di Texas Tech che ha fatto una gran fatica a mettere punti, anche perché Keenan Evans ha avuto un’altra serata molto difficile al tiro (3/14). A fine partita ha poi spiegato di aver giocato tutto il torneo con un dito del piede rotto, ma i Red Raiders sono comunque arrivati dove mai erano stati prima e Chris Beard è quindi già entrato nella storia del programma dopo due sole stagioni trascorse a Lubbock.

Comunque buon compleanno

Ecco, se si può fare un appunto al coach di Texas Tech è non aver dato più spazio a Davide Moretti. A proposito, ci sono modi peggiori per festeggiare il compleanno rispetto a giocarsi le Final Four davanti a quasi 20mila persone al TD Garden di Boston. Non è arrivato il regalo che sperava per i suoi 20 anni, ma è stata buona la sua partita (7 punti in 12′) e ottimo ancora una volta il suo atteggiamento in campo e la fiducia con cui si è preso i tiri che si doveva prendere, come questo che ha dato il via all’ultimo tentativo di rimonta della sua squadra

 

La sua stagione da freshman è stata positiva e di successo, con miglioramenti soprattutto in difesa, e l’anno prossimo avrà sicuramente più spazio e potrà essere uno dei protagonisti della squadra. Che faccia bene i suoi conti prima di decidere dove sarà il suo futuro.

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