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Toronto vs Philadelphia, lo spettacolo sta per cominciare

Autore: Sergio Vivaldi
Data: 24 Apr, 2019

Toronto Raptors e Philadelphia 76ers hanno avuto percorsi e modi di vincere simili, almeno in apparenza. Entrambe hanno iniziato i playoff con una sconfitta in gara 1 – per i canadesi ormai una sorta di psicosi: 2 vinte e 14 perse il record complessivo nelle gare 1 di playoff nella storia della franchigia – mentre Philadelphia si è lasciata sorprendere da una squadra in ritmo e in grado di attaccare un punto debole nella difesa dei favoriti. Entrambe hanno un quintetto titolare che ha dominato nei pochi minuti in campo dovuti agli arrivi in chiusura del mercato di febbraio – Marc Gasol e Tobias Harris – e alle assenze per infortuni o “load management” di giocatori chiave come Joel Embiid e Kawhi Leonard. +15.1 in Point Differential in 338 possessi per i Raptors, +22.4 in 353 possessi per Philadelphia in regular season, valori che schizzano a un +44.8 in 148 possessi per Toronto e +54.7 per i 76ers in 71 possessi (dati Cleaning the Glass).

Le condizioni del ginocchio di Joel Embiid dovrebbero preoccupare i tifosi di Philadelphia, se non altro perché Marc Gasol sarà molto più efficace di Jarrett Allen in marcatura su di lui, che per parte sua non avrà vita facile come contro Nikola Vucevic.

Lo spagnolo salirà di più per bruciare i set in Dribble Hand Off con J. J. Redick, certo di poter contare sull’aiuto di Leonard e Pascal Siakam per rallentare il congolese, fargli mettere palla a terra, e recuperare sul perimetro. L’isolamento in post basso sarà molto meno efficiente e riporterà alla mente le serie contro i Boston Celtics e Al Horford o Aron Baynes. Embiid non sarà al meglio – non si guarisce da una tendinite giocando basket professionistico ai massimi livelli – e Philadelphia avrà bisogno di lui per avere una reale possiblità contro questi Raptors.

Vero, Ben Simmons si è dimostrato all’altezza del contesto anche senza Embiid, dopo i tanti dubbi in stagione. Merito anche di qualche equilibrismo tattico di coach Brett Brown, che ha finalmente deciso di scatenare il talento australiano come centro-playmaker – ci prendiamo la libertà di ignorare Gregg Monroe che sbaglia un appoggio comodo

 

nei quintetti senza Embiid e come bloccante con e senza il centro in campo.

 

Le discussioni sulla coppia Simmons-Embiid sono state lunghe e inconcludenti, ma Philadelphia non ha il tempo di trovare le risposte adesso, né gli strumenti. Questa squadra deve funzionare adesso, e deve farlo senza che Simmons abbia deciso di tentare l’avventura del jumper –  per tutti i paragoni con il Rajon Rondo di 8 anni fa, l’ex Celtics non aveva certo paura di tirare dalla mediacontro una squadra che sembra la versione migliorata della creatura messa insieme dal gm Elton Brand.

I Raptors si accoppiano particolarmente bene con Philadelphia. Leonard è tornato ai suoi livelli difensivi contro gli Orlando Magic – tralasciamo la regular season, giocata con un atteggiamento molto rilassato. La soluzione migliore per coach Nick Nurse, strappando una pagina dal manuale di Gregg Popovich, sarebbe chiedergli di cancellare Jimmy Butler dalla serie, cosa di cui è certamente capace. La versatilità di Danny Green – il miglior difensore della lega quando si tratta di coprire la transizione avversaria – gli permetterebbe di curare Simmons e Kyle Lowry può pensare a Redick. Siakam su Harris completa un quadro in cui Toronto ha il vantaggio sul fronte difensivo, anche grazie a braccia lunghissime e atleti di alto livello che consentono aiuti e recuperi senza scoprire linee di passaggio o lasciare tiri aperti. Servirà un’esecuzione quasi perfetta per arrivare a quattro vittorie di Philadelphia.

 

 

Dall’altra parte del campo, si è sottolineato spesso che Philadelphia soffre le guardie in grado di creare per se stesse e per gli altri, e negli ultimi mesi Lowry e Gasol hanno impostato un gioco a due che sa essere molto efficace.

L’arrivo dello spagnolo in particolare ha aggiunto una dimensione diversa all’attacco, un centro in grado di aprire il campo (36% da 3) e di trovare linee di passaggio per i tagli dei compagni, Siakam e Leonard su tutti. Entrambi attirano raddoppi quando prendono posizione in post

 

e Leonard resta immarcabile anche dal perimetro. Fred VanVleet dalla panchina dovrebbe essere molto più utile di quanto non lo sia stato contro gli Orlando Magic, a meno di problemi di salute. E i 76ers hanno già dimostrato di avere difficoltà a rimanere agganciati alla partita quando l’avversario entra in ritmo dal perimetro, se non altro perché Philadelphia non ha le armi dalla lunga distanza per rispondere.

Sarà una sfida interessante, ma i Raptors hanno un chiaro vantaggio in diverse aree chiave. Non facciamo troppo affidamento sul fattore campo, se la storia insegna qualcosa è che Toronto perderà gara 1 a meno di un Kawhi in versione Jordan. A questo proposito: Leonard ha un record di 35 vinte e 9 perse quando tira oltre il 50% dal campo, e di 26 vinte e 22 perse quando tira sotto il 50% in gare di playoff. In questi playoff è al 63.3 in eFG% e al 50% o oltre da ogni area del campo, per Cleaning the Glass. I Raptors hanno cinque tiratori, cinque ottimi difensori, due eccellenti passatori e tre giocatori disponibili a rinunciare al tiro in favore di uno migliore. Philadelphia ha limiti evidenti nel tiro da fuori e di compatibilità di ruoli, problemi che obbligano coach Brett Brown a soluzioni spesso facilmente neutralizzabili.

Difficile fare una previsione su quanto durerà la serie, visti i punti di domanda sulla salute di alcuni giocatori chiave. Embiid giocherà tutte le gare? Sarà costretto a saltarne una o più? Se non ci saranno problemi di infortuni superiori a quelli visti finora, la previsione è di almeno sei gare ad alta tensione, ma saranno i Raptors a passare il turno.

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