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I nuovi Bucks alla prima vera prova

Autore: Michele Damiani
Data: 27 Apr, 2019

La sfida tra Celtics e Bucks al secondo turno di playoff non giunge inaspettata, per quanto i pronostici invertissero il vantaggio del fattore campo. Invecei Bucks hanno dominato una stagione chiusa con il miglior record della lega mentre i ragazzi di Stevens hanno zoppicato fino al quarto posto tra mille interrogativi.

Il processo di crescita di Giannis e compagni è stato accelerato dall’arrivo in panchina di Mike Budenholzer, che ha dato una nuova fisionomia al gioco della squadra. Boston, al contrario, ha faticato ad assimilare Hayward nei meccanismi, complice anche un ritardo di condizione dopo il rientro dall’infortunio. Ma l’ex Jazz sembra essere del tutto recuperato, anche se non ancora ai livelli dell’ultimo anno nello Utah. Comunque, entrambe le squadre hanno chiuso il primo turno con uno sweep, anche se le due serie sono state molto differenti tra loro.

Milwaukee ha dominato in lungo e in largo la serie contro i Pistons; l’assenza di Griffin ha aiutato, ma comunque non ci sarebbe stato molto da fare. Per Antetokounmpo e compagni miglior offensive rating della post season(120.2) , con circa sette punti segnati in più ogni 100 possessi rispetto alla stagione regolare.

Oltre alla solita massiccia dose di tiro da tre (con Giannis che ha preso il 24% dei suoi tiri dall’arco, rispetto al 16% della regular season) Milwaukee ha corso molto. I Bucks hanno il maggior numero di possessi in transizione nella postseason (26 a partita), in continuità con i valori stagionali del 3° miglior attacco in transizione e 4° per frequenza di possessi offensivi in transizione, per Cleaning the Glass. I Bucks cercano e trovano il contropiede, soprattutto da rimbalzo difensivo, e segnano parecchio. Boston difende bene il contropiede (settima miglior difesa stagionale contro la transizione avversaria, per CtG), ma i Bucks sono un’altra cosa.

 

Il primo turno dei Celtics è stato molto più difficile di quanto non dica il risultato. Dal punto di vista difensivo le cose sono andate bene: Indiana tenuta 95.8 punti per 100 possessi 13,5 in meno rispetto a quelli dei Pacers in stagione regolare. Ottimo anche l’impatto difensivo sotto canestro, con Indiana tenuta al 51% nel pitturato e al 20% per numero di rimbalzi presi su quelli disponibili.

Il problema per gli uomini di Stevens è nella metà campo offensiva. Boston ha il peggior offensive rating tra le otto qualificate al secondo turno (103.7 punti su 100 possessi), con un rendimento molto diverso tra casa (96.3 punti ogni 100 possessi) e trasferta (110.9). Pessimo l’impatto del quintetto titolare con Baynes da centro.

Per Boston le possibilità di passare il turno si basano su due aspetti: fermare Giannis e ritrovare un equilibrio offensivo. Contro indiana il contributo di Morris e Rozier, e in generale della panchina, è stato importante ma servirà di più contro i Bucks, soprattutto dal quintetto titolare. Irving deve trovare maggiore continuità lungo tutta la partita: se si escludono i 37 punti di gara 2 (15 su 26 dal campo), Kyrie ha tirato 17 su 49 dal campo (34.6%). Un grosso aiuto potrebbe arrivare da Hayward: in gara quattro è stato decisivo, soprattuto nel finale, garantendo ai Celtics una soluzione offensiva vitale per la fluidità dell’attacco.

 

Per quanto riguarda Giannis, citofonare Horford. Sarà un accoppiamento strano, in cui il dominicano proverà a far lavorare  il greco per ogni canestro, senza ricevere aiuti, mentre il resto della difesa rimane incollata ai tiratori avversari. In regular season fu questa la strategia: se Antetokunmpo è in serata e tocca i 40, così sia. Ma che sia l’unico dei suoi a trovare punti.

 

Per Milwaukee si tratterà di correre, tirare da tre e andare al ferro. L’assenza di Brogdon, sicura almeno fino a gara 3, si farà sentire. Bledsoe dovrà cercare di contenere Irving e il suo impatto a livello offensivo ne risentirà, soprattuto se l’ex Cavs lo solleciterà a dovere. La buona difesa perimetrale dei Celtics potrebbe creare dei fastidi ai Bucks, soprattutto se i ragazzi di Stevens riusciranno a tenere chiusa l’area (come fatto per tutta la stagione). Milwaukee, infatti, è la seconda squadra della Nba per percentuali dei propri tiri presi dal pitturato. Delle tre sfide stagionali (record 2-1 Bucks) la partita del primo novembre è stata emblematica sotto questo punto di vista: Milwaukee ha segnato 62 punti in area contro i 22 siglati dai Celtics. La partita, però, l’hanno portata a casa Irving e compagni con il record di franchigia di 24 triple realizzate.

Stoppata ad Evans, assist, tripla, crossover, tiri impossibili. Kirye Irving.

Tornare al secondo turno dopo 18 anni era l’obiettivo minimo della stagione dei Bucks, mentre per Boston era quello di tornare in finale di conference. L’andamento della stagione dice che i Bucks passeranno il turno, ma Boston sta entrando in forma al momento giusto, e ha gli accoppiamenti giusti per mettere in difficoltà Milwaukee. Sarà una serie lunga, ma Kyrie Irving rappresenta un vantaggio enorme nelle gare a punteggio ravvicinato. Celtics in 6. 

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