Super Mock Draft, Anthony Black irrompe nella Top 10

I diversi Invitational delle passate settimane hanno tenuto occupati gli scout NBA con molti incontri interessanti che hanno permesso ai prospetti di mettersi in mostra. Tutti questi importanti palcoscenici hanno portato ad ampie modifiche nel Super Mock Draft con grandi ascese come quella continua di Brandon Miller assieme ad Anthony Black e Kyle Filipowski. Non ci sono ovviamente sorprese sui primi tre posti, sempre saldi nelle mani di Victor Wembanyama, Scoot Henderson e Nick Smith.

Chi sale

Anthony Black (Arkansas) – Il freshman aveva iniziato la stagione portandosi dietro delle perplessità su tiro ed atletismo, ma è già riuscito a fugare questi dubbi grazie al 40.7% dall’arco (50.6% dal campo) e ad un cambio di passo davvero notevole. Adesso, grazie anche a questa accelerazione che possiede, riesce ad attaccare il ferro in maniera molto più aggressiva e convincente. Come sempre ottimo anche il lavoro in difesa, ma questo già si sapeva.

Brandon Miller (Alabama) – Era nei nostri top anche nello scorso Super Mock Draft grazie all’aggancio alla zona lottery, ora ci torna perché è ormai sbarcato in Top 10 stabilendosi alla numero 8. Il punto a favore è sempre il tiro – 46.6% da tre – che nasconde un po’ le difficoltà che incontra quando si avventura dentro l’area. Sta migliorando sempre più anche in difesa dove riesce a sfruttare le lunghe braccia per coprire spazi e catturare palloni vaganti.

Kyle Filipowski (Duke) – È forse l’unico dei freshman dei Blue Devils che non sta deludendo le attese e piano piano gli analisti se ne stanno accorgendo. Sempre presente in attacco grazie a buone doti sia in post, sia dal perimetro che lo rendono un cliente scomodo per le difese avversarie che mettono in marcatura un lungo. Qualche punto interrogativo sulle capacità difensive, ma ci sarà tempo per verificare le sue capacità.

Kris Murray (Iowa) – La star degli Hawkeyes è in risalita rispetto all’ultimo Super Mock Draft e nel corso delle ultime settimane ha toccato il cielo, con una performance monstre da 30 punti e 20 rimbalzi contro Georgia Tech, per poi cadere a terra contro Duke in quella che è al momento l’unica difesa che è riuscito a limitarlo. Attaccante di primissimo livello in grado di segnare su tutti e tre i livelli rappresenta un chiaro matchup nightmare per gli avversari, anche per le sue capacità di creare il tiro dal nulla.

Chi scende

Dereck Lively (Duke) – L’infortunio al polpaccio in preseason lo ha tenuto fermo ai box per tre settimane che si sono tradotte in pochi allenamenti e poca intesa sul parquet con il resto della squadra. Coach John Scheyer lo sta tenendo a minutaggio ridotto, raramente supera i venti minuti a partita, e in questo poco tempo a disposizione non sta decisamente brillando. Poca difesa del ferro che si tramuta anche in pochi rimbalzi da una parte e pochi punti dall’altra ne determinano una rapida discesa nei vari mock.

Dillon Mitchell (Texas) – Nell’ultimo aggiornamento del nostro Super Mock Draft chiudeva la Top 10, ora si trova in posizione numero 13 ma non è tutto demerito suo. Anzi, probabilmente è più merito di chi ha risalito china offrendo buone performance, anche se va messa in conto l’ultima partita giocata e persa contro Illinois dove non ha brillato particolarmente. E non sorprendetevi se nel boxscore non ruba l’occhio: il suo punto forte resta la difesa e la versatilità che possiede in quel lato del campo è fondamentale per l’equilibrio dei Longhorns.

Novità

Terrence Shannon (Illinois) – Per il suo anno da senior ha deciso di tornare a casa e la scelta sembra essere più che corretta. Dopo i problemi alla schiena della passata stagione, Shannon ha ripreso subito da dove aveva lasciato e, anzi, è anche migliorato in alcuni aspetti. Sorprende il salto fatto da tre dove la percentuale è stabile, ma i tentativi sono più che raddoppiati. Se dovesse trovare confidenza anche con la mano destra quando attacca il ferro allora diventerebbe davvero infermabile.

Jett Howard (Michigan) – Il figlio di Juwan si è messo ben in mostra al London Showcase contro Kentucky dove ha continuato ad avere un buon feeling con il canestro già intravisto in precedenza. La costanza dall’arco è sicuramente uno dei punti forti, ma non va sottovalutato anche l’aspetto difensivo perché sta mostrando di avere ottimi margini di miglioramento.

JJ Starling (Notre Dame) – Ultima new entry di questo Super Mock Draft e con l’ultimo posto a disposizione. L’esterno sta vivendo una stagione di alti e bassi tra un ottimo playmaking e un pessimo tiro. Contro Syracuse e St. Bonaventure le sue serata più brutte con tante, tantissime difficoltà a concludere che sono coincise anche con le due sconfitte stagionali della squadra. Insomma: se lui brilla gli Irish vincono, ma serve continuità.

NOTA BENE – Per comporre il nostro Super Mock Draft NBA, teniamo conto dei ranking pubblicati da oltre venti siti specializzati, facendo una media ponderata delle posizioni occupate che tiene conto anche dei vari gradi di affidabilità e competenza dei suddetti siti.