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Da Gonzaga a Creighton, 15 team da Final Four

Kispert Suggs Timme Gonzaga Final Four

Siamo a marzo e le gerarchie del college basketball sono ormai abbastanza definite quando si parla di squadre ai piani più alti. Qui abbiamo scelto e diviso in fasce le quindici che, per noi, hanno le maggiori possibilità di approdare alle Final Four.

E visto che ci piace divertirci coi numeri, accanto al nome di ogni squadra trovate le chance di arrivare all'ultimo fine settimana della stagione assegnate dal TourneyCast di Bart Torvik.

 

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Siamo a marzo e le gerarchie del college basketball sono ormai abbastanza definite quando si parla di squadre ai piani più alti. Qui abbiamo scelto e diviso in fasce le quindici che, per noi, hanno le maggiori possibilità di approdare alle Final Four.

E visto che ci piace divertirci coi numeri, accanto al nome di ogni squadra trovate le chance di arrivare all’ultimo fine settimana della stagione assegnate dal TourneyCast di Bart Torvik.

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Fascia 1

1. Gonzaga (53.3%) – Ha record 22-0 e ha vinto una sola gara con uno scarto in singola cifra (+5 contro West Virginia a inizio dicembre). Per il resto, solo vittorie che vanno dal netto al devastante. Da Jalen Suggs a Drew Timme passando per un probabile All-American come Corey Kispert, gli Zags hanno uno starting five mostruoso e non sembrano avere difetti. È assurdo dirlo nel college basketball, ma le Final Four sono solo l’obiettivo minimo per loro.

2. Baylor (44.4%) – L’altra corazzata che non conosce sconfitta (ed è dura scegliere fra le due quali sia la migliore). Jared Butler e Davion Mitchell formano quello che è probabilmente il miglior backcourt duo della nazione, all’interno di una squadra ultra atletica, dalla difesa di ferro e con un attacco pieno di opzioni, ma soprattutto devastante dall’arco (43.2% da tre). Anche qui è proprio difficile, se non impossibile, scorgere difetti veri e propri.

Mark Vital in un’immagine emblematica della difesa di Baylor

Fascia 2

3. Michigan (30.9%) – Juwan Howard ha fatto un capolavoro nell’assemblare una squadra incredibilmente solida e completa, che pare davvero a un passo dal poter essere paragonabile a Gonzaga e Baylor. Franz Wagner è un gran bel all-around, Isaiah Livers è fondamentale in attacco e Hunter Dickinson si è ormai imposto fra i migliori lunghi in circolazione.

4. Alabama (17.2%) – La dominatrice della SEC ha una difesa incredibilmente indigesta per gli avversari (#2 per Adj. Efficiency in Division I) e un attacco che è il sogno di ogni amante degli analytics. Affamata e organizzata come pochissime, può andare molto lontano.

5. Ohio State (19.1%) – Chris Holtmann si sta confermando nuovamente un grandissimo coach: senza leader indiscussi o particolari punte di talento individuali, ha messo insieme una formazione offensivamente straefficiente (#3 in D-I per Adj. Efficiency).

6. Illinois (18.5%) – Non molti possono vantare un’accoppiata guardia-lungo come quella formata da Ayo Dosunmu, possibile POY nazionale, e Kofi Cockburn. Ogni tanto ha i propri cali, ma quando al top è una squadra che può battere assolutamente chiunque.

Ayo Dosunmu con quella faccia lì che non promette nulla di buono per gli avversari

Fascia 3

7. Florida State (17.2%) – La vittoria schiacciante contro Virginia ha detto in modo chiaro quanto sia alto il suo potenziale. Come sempre ultra atletica e fisica, fin qui ha fatto di meglio in attacco che in difesa ma ha tutte le carte in regola per trovare la quadra definitiva.

8. Oklahoma (6.9%) – Fra le più grandi sorprese di quest’anno, la formazione di Lon Kruger difende con intelligenza e non manca di giocatori capaci di rendersi protagonisti di giornata in attacco, anche se poi è spesso Austin Reaves a calarsi in questi panni. Equilibrata abbastanza per andare più lontano di quanto venga pronosticato.

9. Iowa (20.9%) – Tutto parte dalla presenza dominante di Luka Garza, ma ha un attacco fantastico proprio nel suo complesso. Il problema è il solito: la mediocrità della difesa, ma di recente ha dato segnali positivi in tal senso. Se si confermano, può giocarsela alla grande.

10. Villanova (8.5%) – Non è decollata come ci si sarebbe potuti aspettare a quest’ora, ma è una squadra quadrata, ben oliata in attacco e capace di crescere in modo significativo da qui a metà marzo. Occhio a Collin Gillespie e Jeremiah Robinson-Earl, ovviamente, ma anche a un Jermaine Samuels mai apparso prima così maturo e decisivo.

Jermaine Samuels, 17.4 punti di media nelle ultime 5 partite

Fascia 4

11. USC (9.2%) – Squadra che domina i tabelloni d’ambo i lati e che è capace di costringere gli avversari a brutte percentuali sia in area che dalla distanza. I Trojans raramente steccano (record 19-4 in stagione) e possono contare sul talento unico di Evan Mobley.

12. West Virginia (8.2%) – Tanto atletismo, rimbalzi a volontà e diverse giornate da iradiddio in attacco. WVU non trema nei finali caldi (chiedete a Miles McBride) e questo ce la fa piacere molto in ottica March Madness (e anche Final Four).

13. Houston (23.9%) – La difesa è da sempre il mantra dei Cougars e stavolta hanno anche un attacco all’altezza delle proprie ambizioni, anche se non è esattamente spettacolare. Non li vedete più in alto qui perché i loro recenti balbettii lasciano un po’ perplessi.

14. Loyola-Chicago (5.9%) – Porter Moser, paziente stratega, ha costruito pezzo su pezzo la sua creatura migliore. Questa Loyola è un incubo da affrontare in difesa (#1 in D-I per Adj. Efficiency), mentre in attacco è in grado di fare la partita grazie alle mille qualità di Cameron Krutwig. Sì, può davvero tornare alle Final Four.

15. Creighton (7.5%) – Di recente ha giocato una gara perfetta contro Villanova, di quelle che devono far venire la tremarella a chiunque. Marcus Zegarowski ora sembra quello di un tempo e può contare sull’aiuto di un roster profondo. Attenzione.

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