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Purdue e UConn inattaccabili o quasi: pronostici di fine anno

Autore: Riccardo De Angelis
Data: 30 Dic, 2022

Chiudiamo l’anno con un po’ di pronostici sulla seconda metà di stagione. Partiamo con le nostre favorite ai titoli di regular season nelle major conference, proseguendo poi con possibili sorprese e delusioni di marzo. Purdue e UConn sono ovviamente due squadre che qui vengono citate spesso.

ACC

Paolo Mutarelli – La difesa di Virginia garantisce continuità e la squadra di coach Bennett, quest’anno, ha anche tante armi in attacco. Duke e UNC sono troppo volubili per impensierirla, Miami dovrebbe fare un salto davvero enorme.

Manuel Follis – Pablito mi ha rubato il pronostico (che sarebbe quello giusto e sensato) quindi per andare controcorrente dico Miami, che ha già battuto i Cavaliers in casa e che ha un Isaiah Wong che merita i giusti riflettori.

Raffaele Fante – La regina delle conference sembrava avere uno e un solo padrone e invece è decisamente più incerta di quanto si pensasse. Io vado ancora con North Carolina, per il semplice fatto che peggio di così non può fare e ha senz’altro qualcosa in più rispetto alle altre.

Big 12

PM – La difesa di Kansas regge anche senza centro e in attacco ci sono spazi e fluidità. Tutto dipenderà dal tiro da tre. Baylor è subito pronto dietro, mentre bisogna capire quanto l’affaire Beard influenzerà la stagione di Texas.

MF – Sarà l’anno della definitiva rottura del duopolio Kansas-Baylor. Secondo me sì e potrebbe pensarci Texas, che è profonda e ha un allenatore in grado di spronare i suoi quando conta. In ogni caso uno dei pronostici più complessi.

RF – Dico Texas perché Chris Beard forse ha trovato la quadra giusta quest’anno e ha strutturalmente qualcosa in più di Baylor e Kansas, anche se i campioni in carica sono decisamente meglio di quanto si pensasse. Gran bella sfida comunque tra tre fantastiche squadre.

Big East

PM – Sarebbe più giusto chiedersi chi arriva seconda, visto che UConn sta tritando l’intera nazione come se nulla forse. Quindi per il podio io vado di Creighton e Marquette.

MF – Impossibile non dire UConn, dove sembra davvero girare tutto tutto tutto per il verso giusto. Per il secondo posto vado con Villanova perché se torna Justin Moore e se riesce a entrare in forma (sono due grandi “se”), i Wildcats tornano da elite.

RF – La deludente Creighton avrebbe potuto essere una seria contender ma per ora non pare proprio il caso e quindi UConn ha decisamente la strada piuttosto spianata verso la vittoria.

Big Ten

PM – C’è seriamente qualcuno che può impensierire Purdue? A turno Illinois, Indiana, Michigan State, Maryland hanno avuto il riflettore puntato salvo poi crollare. Da questo mucchio punterei sugli Spartans e sull’ineluttabile Wisconsin per dare una parvenza di competitività.

MF – Nonostante Purdue non sembri capace di perdere la considero ancora la conference più combattuta. La testa dice quindi che i Boilermakers alla fine vinceranno MA, per il gusto del pronostico alternativo dico che alla fine prevarrà Indiana.

RF – Mi piace molto Michigan State e come sta lavorando Izzo su un gruppo non certo stracolmo di talento ma non saranno gli Spartans a vincere la conference, bensì Purdue.

Pac-12

PM – Sarà una bella sfida tra Arizona e UCLA. La prima è decisamente più pronta, rodata e solida, ma credo che i Bruins abbiano diverse marce da ingranare. 51-49 Arizona.

MF – Il caso Utah andrebbe un attimo studiato (ottimo secondo anno per coach Craig Smith), ma alla fine credo che prevarrà Arizona su una UCLA che in alcuni match è sembrata un po’ ondivaga, nonostante abbia perso solo due partite finora.

RF – Lotta durissima tra due big che sono poi tra le squadre più solide della Ncaa. Vedo alla fine prevalere Arizona, per UCLA ci saranno altre soddisfazioni (vedi sotto).

SEC

PM – La conference più profonda dell’anno si vince con la difesa e visto che Tennessee è la migliore della nazione andrei con i Vols anche se spesso sono un insulto alla pallacanestro. Però la tenuta difensiva di Alabama contro Mississippi State fa ben sperare.

MF – Se non fosse per qualche infortunio sarebbe la conference più divertente della stagione. Sono rimasto impressionato dalle recenti vittorie di Missouri su Kentucky e di LSU su Arkansas e quindi tocca anche a me andare con Tennessee che alla fine sembra la più continua.

RF – Siamo d’accordo che al momento è la conference più interessante e incerta, con almeno quattro possibili vincitrici. Mi gioco Alabama, perchè ho tanta fiducia che Brandon Miller sarà il miglior freshman dell’anno.

La mid-major che farà strada a Marzo

PMUAB ha tutto. Uno scorer che può diventare incandescente come Jelly Walker, una serie di comprimari temprati dalla SEC che possono prendersi la scena, una difesa press capace di mandare in crisi il classico seed #5.

MF – Difficile non indicare la New Mexico di coach Richard Pitino che finora non ha dato segni di cedimento e che gioca con stile aggressivo (l’allenatore ce l’ha nel DNA ereditato). La sfida in conference sarà con San Diego State ma squadra che oggi non vorrei incontrare in gara secca.

RF – Jordan Jelly Walker è uno dei giocatori più divertenti della Division I e nessuno sa come fermarlo. Vado anch’io con UAB anche perchè sanno come si fa al torneo.

La big che deluderà a Marzo

PM – Tutti devono passare dalla forche caudine della conference schedule, ma c’è la possibilità che la striscia di Sweet 16 consecutive (va avanti dal 2014-15) di Gonzaga potrebbe finire. Se così non fosse, sei un diavolaccio coach Few.

MF – Non saprei chi scegliere tra Kentucky e North Carolina. Valutando oggi, entrambe danno la sensazione di difese non all’altezza e di attacchi che procedono a folate, un po’ statici e che dipendono troppo dal tiro da fuori. Non le vedo fare tanta strada alla Madness.

RF – Dico Gonzaga perché ha alternative solo saltuarie e comunque troppo poco affidabili a Drew Timme e quindi può perdere ben prima delle Final Four, che sarebbero poi l’unico risultato con il quale non si potrebbe parlare di delusione.

Il primo coach di una Power 6 che verrà cacciato a fine stagione

PM – La sparo grossissima: la SEC è ultra-competitiva e se John Calipari non riuscisse a trovare una soluzione saremmo al terzo indizio che forma la prova.

MF – Che Calipari venga esonerato non ci credo manco se lo vedo. Mi gioco Patrick Ewing di Georgetown. College storico che in sei stagioni sotto la guida dell’ex centro dei Knicks non ha mai chiuso una stagione con record positivo in Big East. Questa dovrebbe chiudere 3-17. Addio senza rimpianti.

RF – Patrick Ewing è l’unico candidato plausibile ma la mia risposta è nessuno. A meno di addii volontari, le cose non cambieranno nelle Power 6.

Chi va alle Final Four

PM – Houston, UConn, Arizona con la sorpresa Michigan State

MF – Spero Purdue che se lo meriterebbe, insieme a Houston, Arizona e Villanova

RF – Dico ancora UCLA, scommetto per l’ennesima volta su Texas e poi una certezza come Houston e una sorpresa come Purdue

Chi sarà il National Player of the Year

PM – C’è altro nome all’infuori di Zach Edey?

MF – Come al solito Pablito arriva per primo e si prende i pronostici più facili. Ok allora vado con Drew Timme: se Gonzaga quest’anno farà qualcosa sarà grazie a lui. Tra i freshman Brandon Miller di Alabama.

RF – Zach Edey non ha al momento rivali e sta trascinando praticamente da solo Purdue. Se continua così, non glielo toglie proprio nessuno.

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