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Prove di pace e vittorie per Bruce Pearl: i tour estivi dei college

Autore: Paolo Mutarelli
Data: 13 Set, 2022

Dopo aver visto i viaggi di Kentucky, Arkansas, Alabama e Baylor, siamo pronti a raccontarvi anche la seconda parte dei tour estivi di diverse formazioni di Division I. Dal sacro di Auburn al prosaico di Michigan e Ohio State, arrivando fino a Wisconsin.

Bruce Pearl candidato alla Casa Bianca

La questione arabo-palestinese aspettava da tempo un eroe come Bruce Pearl, pronto a fare da paciere. In pochi giorni il coach di Auburn si è eretto a paladino della lotta all’antisemitismo, è andato a cena con il coach della nazionale di pallacanestro palestinese e ha portato il suo team in giro per Gerusalemme, lungo il fiume Giordano – dove alcuni membri del team si sono battezzati – e a Betlemme a cantare Silent Night. Insomma un viaggio più per lo spirito che per il corpo, accolto molto bene dai più devoti del team come Dylan Cardwell e il freshmen 5-stelle Yohan Traoré. Eppure i Tigers hanno affrontato l’avversaria più forte di tutta l’estate dei college americani: una Israele che stava preparando il poi fallimentare EuroBasket.

La figura è stata ottima: 95-86 per Israele, trascinata da una grande Dani Avdija, in una partita in cui Auburn ha sofferto l’esperienza degli avversari che sono andati in lunetta a ripetizione. La sensazione è la stessa dello scorso anno: i Tigers sono legati mani e piedi alle lune di KD Johnson, cruciale per il coraggio con cui gioca che spesso, però, si trasforma in irruenza. Nel complesso sono arrivate poi due vittorie sonanti contro U20 e All Star Team (+63 e +36) dove si sono messi in mostra Traoré, molto continuo sul piano realizzativo, e il freshmen Chance Westry, ala 3&D che potrebbe far comodo ai Tigers, chiamati ad emergere in una SEC molto forte.

Ah, Pearl ha anche proposto l’istituzione della Coppa Accordi di Abramo, un torneo tra formazioni americane, israeliane e arabe per normalizzare il conflitto arabo-palestinese. La strada per Capitol Hill si fa sempre più spianata per lui.

Le scoperte di Oklahoma

Oklahoma ha passato la sua estate girovagando per l’Europa, tra la Spagna e la Francia, in cerca di risposte alle domande che quotidianamente coach Porter Moser faceva al suo team. Le partite non hanno avuto storia: dei lenti e progressivi massacri dove i Sooners hanno fatto quello che hanno voluto. 3-0 il computo finale con Moser ad aver trovato il faro offensivo da mettere vicino a Tanner Groves, ovvero il transfer da George Washington Joe Bamisile. Avere due bocche di fuoco del genere accoppiate ad un difesa sempre al top rischia di rendere Oklahoma una squadra assai pericolosa.

Inoltre, Moser si porta a casa due buone notizie, il transfer da Nevada Grant Sherfield e il freshmen Milos Uzan. Sherfield è stato un solido ventellista nelle ultime due stagioni a Nevada, sa come far girare un attacco ma deve arrivare allo standard richiesto da Moser in difesa. Uzan, invece, potrebbe essere il giocatore che fa fare il salto di qualità ai Sooners, se dovesse rivelarsi pronto fin da subito.

Big Ten in viaggio

L’ultima volta che Michigan venne in Europa per l’estate partì in regular season con un tonante 17-0 e concluse con un viaggio alle Final Four. Per questo potremmo trovare sparsi in queste righe i protagonisti della prossima stagione. Spazio per tutti, ma soprattutto occhi per i due arrivi più importanti dell’estate Wolverines. Il transfer da Princeton Jaelin Llewellyn sembra aver trovato già un’ottima intesa con il leader Hunter Dickinson, mentre il freshmen e figlio del coach Jett Howard potrebbe essere quello scorer dal perimetro che lo scorso anno Caleb Houstan non è riuscito ad essere. Una vittoria contro l’U22 dell’Olympiakos, una sconfitta contro FOS Provence Basket. Il viaggio in Francia è servito anche a far unire al gruppo squadra il freshmen libanese Youssef Khayat. Una sorta di nuovo ingresso nella casa del Grande Fratello.

Mentre sembra che Bronny James sia molto convinto ad andare ad Ohio State, i Buckeyes hanno deciso di passare un’estate alle Bahamas in attesa della Decision del primogenito di LeBron. Hotel di lusso, cene sulla spiaggia, lunghissime partite di Uno per tutta la squadra, vittorie contro Egitto e Porto Rico. Coach Chris Holtmann ha ricevuto risposte positive dai transfer Isaac Likekele, Tanner Holden Sean McNeil, ma soprattutto ha scoperto colui che sostituirà Branham, ovvero il freshmen Brice Sensabaugh, uno scorer di razza molto preciso dall’arco.

Wisconsin è a caccia di talento dopo aver perso Johnny Davis. Per trovarlo coach Greg Gard ha portato i suoi al mare della Costa Azzurra e a fare scorpacciata di vittorie tra Parigi e Lione. 4-0 per i Badgers che mantengono un’impalcatura esperta di talento per la prossima stagione con i vari Chucky Hepburn, Tyler Wahl e Steven Crowl, ma sono alla ricerca della prima punta. Potrebbe essere l’estone Markus Ilver, di cui vi avevamo parlato per le prestazioni nell’Euro U20 B, oppure il gemello di Johnny, Jordan Davis. Chi ha stupito davvero è il freshman Connor Essigan, una guardia nata geneticamente per giocare con i Badgers. I casting sono aperti, la Big Ten sembra poter dare un attimo di respiro a squadre in cerca di identità come Wisconsin e Essigan potrebbe essere la sorpresa che i Badgers sta aspettando.

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