La squadra
Una stagione divisa a compartimenti stagni quella di Oklahoma. La non-conference schedule difficile ma non irresistibile finita 12-1 con un super difesa (arrivati anche in top ten) e alcuni scalpi notevoli come Florida e Wofford. 7-11 nella difficile Big 12 con le due settimane di inizio febbraio fatali nel computo finale con cinque sconfitte consecutive. Rimane comunque una stagione molto positiva per i Sooners, orfani di Trae Young, rispetto alle aspettative di ricostruzione. Christian James è stato chiamato all’ennesima trasformazione della sua carriera e si è dimostrato una prima punta di discreto livello, salvo poi essere triturato dalle difese delle conference. Kristian Doolittle ha conquistato il Most Improved Player, grazie alla sua mano educata. Ci si aspettava qualcosa di più da Brady Manek, autore di una stagione da freshman fantastica, mentre da sophomore si è confermato un buon role player, ma non un leader. Miles Reynolds la nota più interessante.
Giocatore chiave
I due transfer Aaron Calixte e Miles Reynolds sono il fattore offensivo della squadra. Se sono in palla e girano, sono gli unici a saper creare qualcosa dal palleggio con continuità e portare punti a gioco rotto. Se non girano, pagano la loro taglia in attacco, venendo letteralmente mangiati vivi.
I prospetti
Il freshman Jamal Bieniemy è interessante, una mantide dalle braccia lunghe con un fisico longilineo e che sa tirare da tre. Se non cercherà un contratto da pro, probabilmente l’anno prossimo la squadra sarà sua. Christian James è materiale da Europa, sia per fisico (193 cm per 95 chili) che per il tiro da tre, 36% in carriera.
Pronostico finale
I tifosi Sooners lo sanno bene, è già una conquista essere arrivati al torneo. Tutto ciò che arriverà in più, sarà una vittoria.