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NIT: conferma Penn State, delusione USC

Autore: Manuel Follis
Data: 7 Apr, 2018

Ogni anno il Torneo Ncaa focalizza l’attenzione e gli occhi di tutti sul tabellone a 68 squadre. In parallelo però si gioca un altro torneo importante, il NIT (National Invitation Tournament) dove di solito finiscono le “escluse eccellenti” della March Madness. Vediamo cosa è successo e cosa ha detto il torneo.

Nittany Lions campioni

Prima esclusione scandalosa dal Torneo Ncaa, poi seed 4 al NIT. La risposta di Penn State? La squadra ha vinto dominando la competizione, battendo Temple, Notre Dame, Marquette, Mississippi State e Utah (in finale) giocando con grande autorevolezza. Tony Carr ha gestito da leader i compagni e ha lasciato le luci della ribalta a Lamar Stevens (most outstanding player) e Josh Reaves. Potenzialmente (se Carr non andrà in NBA) potrebbero tornare tutti e tre l’anno prossimo.

Le delusioni

Le due grandi deluse del torneo sono state Baylor, che ha chiuso al secondo turno (contro Mississippi State, ne parliamo sotto) una stagione altalenante e USC, che ha sofferto fin dal primo turno contro UNC Asheville ed è poi uscita contro Western Kentucky. I Trojans hanno dovuto fare a meno anche di Chimezie Metu, che si è rifiutato di giocare il NIT per prepararsi al draft.

L’esperienza conta, la Pac-12 è in crisi

Il NIT ha consolidato due considerazioni che erano emerse anche nel Torneo Ncaa: l’ottima annata della Big Ten, che ha portato Michigan e Penn State in finale e ha confermato la crescita di Nebraska, e le difficoltà della Pac-12, con la sola Utah riuscita a ritagliarsi un po’ di spazio al sole. Il torneo ha anche confermato il fatto che l’esperienza paga, visto che le finaliste erano infarcite di junior e senior.

Mormoni underrated

A proposito di Utah, la squadra è stata una delle più sottovalutate nel corso della stagione. Le è mancata probabilmente una quality win per finire al Torneo Ncaa, ma si è dimostrata solida, con una difesa a zona arcigna, e con il micro-play Justin Bibbins che si è caricato la squadra sulle spalle per tutta la stagione. Purtroppo sono in partenza 4 senior del quintetto. Difficile ripeteranno un’annata simile.

La fine di un ciclo

Al torneo ha partecipato anche Louisville che è stata… la Louisville vista in stagione. Prova maiuscola per spazzare via Middle Tennessee (+16) e poi prova orribile spazzata via da Mississippi State (-23). Il finale di stagione ha visto la cescita esponenziale di Ray Spalding (che infatti si è poi dichiarato per il draft) e le quotazioni in picchiata di Anas Mahmoud, finito ai margini delle rotazioni. Adesso occhi puntati sul nuovo coach Chris Mack e sul suo lavoro di rebuilding del programma.

Il buzzer del NIT

Mississippi State-Baylor è stata la gara più entusiasmante del torneo. I Bulldogs erano sopra di 20, hanno lasciato rimontare i Bears e nel finale erano addirittura sotto di 9 punti a 4 minuti dalla fine. L’ha chiusa ancora una volta Quinndary Weatherspoon (che già in stagione aveva segnato altri game-winner), la guardia al terzo anno che ha giocato una stagione superlativa. Ah, occhio ai Bulldogs, che l’anno prossimo saranno temibili nella SEC.

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