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NB-Leonard, nozze per rilanciare entrambi

Autore: Claudio Pavesi
Data: 9 Dic, 2018

All’incirca il 67% dei giocatori NBA indossa Nike, con un ulteriore 10% firmato Jordan Brand, sempre parte dello stesso gruppo. Tutti gli altri marchi cercano di dividersi le briciole e talvolta qualcuno di loro riesce a conquistare le prime pagine. Prima è stato il turno di Under Armour che “scippò” Steph Curry a Nike per lanciarsi nel mondo dei grandi NBA. Poi è toccato al grande progetto Puma di rientrare nel mondo della pallacanestro dopo vent’anni di pausa. Simile a quest’ultimo, eppure così diverso, è la situazione di New Balance, marchio che ha appena chiuso un accordo con Kawhi Leonard, rendendolo così il suo uomo immagine in attesa del ritorno nel mondo della pallacanestro dopo una decade di iato.

CONTRATTO – Tra i plus che hanno portato Kawhi a firmare per New Balance c’è sicuramente il lato economico. Le cifre non sono note ma, a quanto riportato da ESPN, Kawhi dovrebbe diventare uno dei 15 atleti più pagati della NBA per quanto riguarda i contratti relativi alle sneakers. Ben altra cosa paragonata al quadriennale da 22 milioni offerto da Jordan Brand in primavera, contratto rifiutato da Leonard. Per non parlare del fatto che ora come ora i Raptors hanno il miglior record in NBA, con tante partite in TV nazionale americana, e Leonard sta giocando a un livello da MVP, tutti elementi che sono soliti portare diversi bonus economici.

 

IMMAGINE – Come la sua risata ci conferma, Kawhi non è la solita star NBA fatta per sfondare l’obiettivo fotografico. Si tratta di un ragazzo molto chiuso, che parla poco, ed è ancora meno nel mondo dei social network. Leonard non ha Instagram, mentre l’ultimo dei quattro tweet totali della sua carriera social risale al luglio del 2015. Non esattamente gli elementi chiave del primo uomo immagine di un’azienda. Nick De Paula di ESPN ha però rivelato che Leonard era già attivo da questa estate nella ricerca di una compagnia che rilanciasse la sua immagine e i suoi social media. New Balance pare abbia incluso questo dettaglio come parte rilevante nel contratto di Leonard, aiutandolo a costruire un’immagine che vada al di là di un semplice paio di scarpe. D’altronde a Leonard piace divertirsi e stare davanti all’obiettivo, lo dimostrano gli spot realizzati ai tempi degli Spurs.

 

PIANIFICAZIONE – New Balance arriva quindi ad assicurarsi Kawhi Leonard con un grande piano di sponsorizzazione multimediale che deve essere solo il primo passo verso il mondo NBA, sicura di un ultimo anno chiuso con quattro miliardi di dollari di fatturato. Come?

Il caso New Balance è molto diverso rispetto a Puma perché di NB Basketball non si sa nulla. Puma ha mostrato un piano molto chiaro, molto in fretta: ha presentato un elemento chiaro nella direzione creativa in Jay-Z, anche agente di molti giocatori, un importante brand ambassador in Walter “Clyde” Frazier e infine molti giocatori tra cui DeAndre Ayton, Marvin Bagley e Rudy Gay, tutti presentati vestiti Puma dalla testa ai piedi. Un paio di giorni dopo, è stata presentata la scarpa. Un piano ben preciso svelato in una settimana circa. In questo caso invece non sappiamo nulla.

Sappiamo però che, come Puma, anche New Balance ha agito bene, crescendo molto negli ultimi anni. NB ha costruito una solida reputazione nel mondo del running, sponsorizzando eventi in tutto il mondo, senza però dimenticare i modelli lifestyle iconici del passato, spesso ravvivati grazie a collaborazioni con designer e brand quali J.Crew, JJJJOUND e Ronnie Fieg di Kith.

L’ambizione di New Balance si è notata soprattutto negli ultimi anni con l’espansione del brand in campi inediti. Prima infatti ha assorbito altre aziende quali P.F.Flyers, Brine e Warrior, mantenendole attive ma inglobando le realtà più importanti sponsorizzate da queste ultime sotto il loro nome. Ecco che New Balance apre prima una sezione skateboarding nel 2013, la New Balance Numeric, e poi una sezione calcio nel 2015. Da qui inizia a sponsorizzare il Liverpool (che prima era appunto marchiato Warrior) e poi altre grandi squadre come il Porto, il Celtic di Glasgow e molte altre, senza dimenticarsi di atleti e squadre di altri sport come il rugby e il tennis. NB si è poi rivelata molto furba coprendo ottimamente aree molto ampie come ad esempio intere delegazioni olimpiche (Irlanda e Cile) e sport come il cricket facendole avere un ruolo di rilievo del grande mercato indiano.

PASSATO E FUTURO – NB non presenta un modello da basket da moltissimi anni. Il modello più iconico fu certamente la NB 740 James Worthy, la scarpa dedicata all’ex stella NBA e unica signature del marchio.

Un grande fan del brand fu un altro simbolo degli Spurs, Matt Bonner, che ha sempre indossato New Balance con orgoglio, specialmente le New Balance BB 8026 Zips che lo hanno accompagnato per tutte le Finals 2013. Successivamente Bonner ha spiegato ad Adam Figman di SLAM Magazine la sua tristezza per il fatto che New Balance non produceva più scarpe da basket. Ha detto di aver provato a cercare altre paia di BB 8026 Zips anche su eBay ma senza successo.

Un miraggio di pallacanestro firmato New Balance lo si è visto con la scarpa creata per il tennista Milos Raonic in occasione del Celebrity All-Star Game del 2016.

L’unico altro nome nella famiglia New Balance è quello di Darius Bazley, super talento liceale che prima ha detto no alla NCAA preferendo la G-League, anch’essa poi snobbata dal ragazzo. Bazley ora si sta allenando individualmente in vista del Draft NBA senza giocare in alcuna squadra, continuando il suo unico percorso. Bazley ha firmato un contratto da un milione di dollari che potrebbe salire fino a quattordici in base alla posizione in cui verrà scelto al Draft e successivi risultati.

Bazley intanto lavorerà anche come stagista in New Balance per qualche mese nella sede centrale NB di Boston, città natale di Bazley. Bazley aiuterà NB a sviluppare i primi modelli dedicati al basket visto che ancora non se ne sono visti e pare non ne abbiano di pronti, motivo per cui Kawhi Leonard sta tuttora giocando con le Jordan XXXII Low.

A Leonard dovrebbe spettare una signature shoe ma anche qui non abbiamo conferme. L’unica cosa certa è che il brand ha provato a proporsi ad altri giocatori quali Joel Embiid (firmato poi da Under Armour), Kelly Oubre Jr. e Gordon Hayward (legatosi ad Anta) e che dovrà agire al meglio per imporsi in un mercato più competitivo che mai.

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