Roster
RT | GIOCATORE | POS | CM | CLASSE | ANNO | PTS | REB | AST |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
A1 | DeVante Jones (a Coastal Carolina) | PG | 185 | 1998 | Sr. + | 19.3 | 7.2 | 2.9 |
A2 | Eli Brooks | G | 185 | 1998 | Sr. + | 9.5 | 3.1 | 3.1 |
A3 | Caleb Houstan | G/SF | 203 | 2003 | Fr. | - | - | - |
A4 | Brandon Johns Jr | PF | 203 | 1999 | Sr. | 4.9 | 2.3 | 0.5 |
A5 | Hunter Dickinson | C | 216 | 2000 | So. | 14.1 | 7.4 | 0.9 |
B1 | Moussa Diabate | PF/C | 211 | 2002 | Fr. | - | - | - |
B2 | Kobe Bufkin | G | 193 | 2003 | Fr. | - | - | - |
B3 | Frankie Collins | PG | 185 | 2002 | Fr. | - | - | - |
B4 | Isaiah Barnes | SF | 200 | 2003 | Fr. | - | - | - |
B5 | Terrance Williams | SF | 201 | 2000 | So. | 1.9 | 2.2 | 0.4 |
B6 | Zeb Jackson | G/SF | 196 | 2001 | So. | 1.0 | 0.8 | 0.4 |
La squadra
Dopo il primo anno di Juwan Howard sulla panchina di Michigan, quando l’allenatore aveva ereditato una squadra assemblata dal mitico John Beilein, la scorsa stagione era considerata il vero banco di prova per il coach: è finita che i Wolverines hanno disputato un grande campionato, finendo in testa alla Big Ten e rimanendo fuori dalla Final Four per un soffio, perdendo di due punti contro la sorpresa UCLA. Non a caso Howard ha vinto il premio di Coach of the Year. Il compito della stagione che sta per iniziare però, se possibile, sarà ancora più complesso.
Intanto, sono tre anni che la point guard titolare di Michigan cambia. L’anno scorso Mike Smith ha sostituito Zavier Simpson ed è andata meglio di quanto chiunque si aspettasse. Quest’anno arriva DeVante Jones, transfer da Coastal Carolina e giocatore dell’anno nella Sun Belt. Sulla carta, si tratta di un upgrade che porta esperienza, punti e leadership. Ma la chimica con le PG è sempre delicata. Altro super senior sarà la probabile guardia titolare Eli Brooks, un tuttofare più efficiente che appariscente che di solito, come minimo, mette in campo difesa e conoscenza del gioco.
Insieme a loro c’è un solo vero altro veterano, ossia Brandon Johns, ala grande che ogni tanto ha mostrato sprazzi di talento ma che litiga con la continuità da quando è al college. Dietro loro tre ci sarà una folta truppa di giovanissimi super talentuosi. Il più esperto, ed è tutto dire, sarà il sophomore Hunter Dickinson, grande sorpresa della scorsa stagione e probabile perno dell’attacco di Michigan, non solo per i punti che porta ma anche per le sue capacità d’innescare i compagni e vedere il gioco quando viene servito in post basso.
Poi ci sono i nuovi arrivati. Non si tratta di freshmen qualunque, ma della migliore recruiting class dei Wolverines dai tempi dei Fab Five (e uno di quei “fabulous” era proprio coach Juwan Howard) e della seconda migliore pattuglia di nuovi atleti dietro a quella di Memphis. Segnatevi il nome di Caleb Houstan. Qualcuno lo descrive come un fenomeno e come il vero darkhorse nella sfida a Holmgren e l’italiano Banchero nella corsa a freshman dell’anno: 203 centimetri di classe con tiro da fuori. Ma mica è finita. Ci sono anche il lungo Moussa Diabaté, la PG Frankie Collins, la guardia Kobe Bufkin (che già il nome di battesimo…) e l’ala Isaiah Barnes. Potenzialmente tutti fenomeni. E non a caso sarà interessante vedere quanto spazio avranno i sophomore Terrance Williams e Zeb Jackson, che in teoria sarebbero due ottimi giocatori.
Riassunto. A vedere il bicchiere mezzo pieno Michigan ha panchina infinita, talento pazzesco oltre che mille soluzioni tattiche e va sparata alle Final Four senza passare dal via. A vederlo mezzo vuoto, la chimica sarà tutta da costruire con le relative incognite. Certo, son bei problemi. E se Howard riuscirà a dominare questo puzzle diventerà un serio candidato a nuovo santone del college basketball.
Giocatori in evidenza
Hunter Dickinson è il classico giocatore che inganna, sembra un bel pacioccone bianco un po’ innocuo invece è una spina nel fianco costante sotto canestro. Di lui vi abbiamo già raccontato l’anno scorso e il suo obiettivo (dopo aver testato la carta NBA) è quello d’incrementare continuità, mobilità e mano da fuori. Se ci riesce, finisce sparato al primo giro del Draft.
I riflettori però sono tutti sui freshman. Citiamo solo i due 5 stelle in squadra e partiamo da Caleb Houstan, che è 6-8 e arriva da Montverde Academy. Con quel fisico in Ncaa c’è gente che gioca centro, invece la sua principale skill è il tiro da fuori. Tradotto, se le sue percentuali dall’arco si confermeranno da top shooter non è solo da lottery al Draft (quello già oggi), ma da prime tre scelte. Questo è il nostro approfondimento su di lui.
Occhio però a Moussa Diabaté. Non è il classico 211 tutto magrolino, né un centro piazzato e poco mobile. Il giocatore di nazionalità francese ha un fisico di tutto rispetto sul quale sta lavorando (sono comparsi muscoli che un anno fa non c’erano). Certo, dovrà mostrare di essere capace di incidere in fase offensiva mentre oggi è più noto per le sue capacità difensive (wingspan di 216 cm), ma il suo ultimo anno di high school ha messo in mostra il potenziale del ragazzo. .
Big Ten Power Ranking
FASCIA 1
1. Purdue
2. Michigan
FASCIA 2
3. Ohio State
4. Illinois
FASCIA 3
5. Indiana
6. Michigan State
7. Maryland
8. Rutgers
9. Wisconsin
10. Iowa
FASCIA 4
11. Nebraska
12. Penn State
13. Northwestern
14. Minnesota
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