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Kentucky e UNC sempre più in alto

Quade Green (UK)
Autore: Redazione BasketballNcaa
Data: 19 Dic, 2017

Sono rimaste solo 4 le squadre imbattute nella Division I dell’Ncaa: Villanova resta la #1 del ranking ed è la squadra con il gioco migliore del college basketball, Arizona State è la sorpresa delle sorprese e ha eguagliato con la #3 la miglior posizione della sua storia, TCU anche sta stupendo tutti e Miami ha sfruttato finora un calendario facile.

Vediamo tutti gli spunti della settimana.

Acc-Sec 1-1

Due incroci tra squadre della Sec e dell’Acc sono state le due partite più interessanti dell’ultimo fine settimana: Kentucky ha battuto 93-86 Virginia Tech e sale alla #7, scoprendo finalmente il tiro da 3 (11/22, miglior prestazione dell’anno) e sfruttando le tante perse degli Hokies convertite in 30 punti. Decisivi nel finale i rimbalzi offensivi di Wenyen Gabriel e i punti di Hamidou Diallo, autore di questa tripla che ha chiuso la gara

 

Shai Gilgeous-Alexander e Nickeil Alexander-Walker sono cugini e UK-VT è stata l’occasione per ritrovarsi in campo, dopo esser stati compagni all’high school e aver giocato valanghe di 1vs1 in Canada, dove sono nati. Non granchè la prestazione dei due freshman, ma almeno John Calipari ha trovato in Quade Green un’ottima alternativa, mentre Buzz Williams è stato tradito da uno dei suoi giocatori migliori.

Nonostante la sconfitta, il coach degli Hokies può comunque essere soddisfatto perché i suoi ragazzi se la sono giocata fino alla fine davanti ai soliti oltre 20mila della Rupp Arena. Troppe le palle perse (19) ma Kerry Blackshear è un fattore vicino canestro e gli Hokies restano il miglior attacco del paese per punti segnati (95.39) e percentuali dal campo (55.5%). Se continuano così, entreranno presto nel ranking.

North Carolina arriva alla #5 dopo aver battuto Tennessee, ma i Volunteers sono davvero una squadra tosta. Jay Bilas ha ribattezzato Grant Williams il nuovo Charles Barkley e sul ragazzo figlio di una donna ingegnere alla Nasa dovremo tornare. I Tar Heels però hanno sfruttato la maggiore esperienza nei finali di partita e… Kenny Williams, alias il miglior-tiratore-da-3 della ACC (54.5%).

 

Coach Roy Williams ha un disperato bisogno di lunghi affidabili e contro i Vols ha avuto risposte positive dai suoi due freshman, in campo entrambi 19′ con cifre praticamente identiche: 9+8 per Garrison Brooks, 10+8 per Sterling Manley, un 2.10 ancora troppo magro che però potrà dare una grossa mano in futuro se lavorerà sul fisico.

Alla scoperta di nuovi protagonisti

29.4% dal campo nel primo tempo e -9 a 12 minuti dalla fine: la quarta sconfitta stagionale di Oregon contro Fresno State sembrava scritta se non fosse stato per il freshman Kenny Wooten che, con l’aiuto di Elijah Brown, ha dato la scossa necessaria ai Ducks che con un parziale di 26-10 hanno vinto una partita che potrebbe segnare la svolta della stagione. Scopriamo chi è l’Mvp del match.

“Those are two Nba player we played”: così coach Joe Pasternack di Santa Barbara ha commentato le prove di Jordan McLaughlin e Chimezie Metu nella sconfitta dei suoi contro USC. Il primo con 19 assist ha stabilito il record all-time in singola partita nella storia dei Trojans, il secondo con il career high da 31 punti ha dimostrato perché sia materiale da lottery al Draft, qui vi spieghiamo perché.

Come sta Missouri senza Michael Porter? Non male tutto sommato, anche se la SOS oltre la 200/a posizione aiuta sempre. Più che suo fratello Jontay, è Jeremiah Tilmon il lungo freshman che sta migliorando sempre di più, in doppia cifra nelle ultime 4 partite in cui è finalmente stato lontano da problemi di falli. Coach Cuonzo Martin dice che può diventare uno dei migliori big man dell’Nba ‘once he develops’. Facile così, ma in ogni caso già ora si lascia guardare.

 

Tutto bene in Arizona

Alla seconda partita dopo il rientro dall’infortunio, e alla prima stagionale in quintetto, è arrivato il career high da 26 punti di Rawle Alkins nella vittoria di Arizona su New Mexico State. Con il ritorno del sophomore, i Wildcats hanno ora i migliori big three di tutto il college basket e possono tornare nelle prime posizioni del ranking.

 

Arizona State torna alla #3 del ranking dopo 36 anni grazie alla prova di maturità contro Vanderbilt. Vincere nonostante il 13-0 iniziale dei Commodores, tirando con il 43.1% dal campo e con 17 palle perse (entrambi peggiori dati stagionali) ha dimostrato che i Sun Devils non sono soltanto una sorpresa. ASU si è scoperta squadra capace di difendere (33.8% al tiro e 4/31 da tre per Vandy), poi in attacco ci ha pensato il solito duo: Holder-Evans II.

 

Tutto male in Georgia

UMass del nuovo corso targato McCall porta il primo scalpo della stagione, finora ondivaga 6-5, battendo in casa Georgia 72-62. Splendida prova della difesa che ha concesso il 35% dal campo, limitando il supporting cast di Yante Maten, mentre in attacco la squadra ha sfruttato il tiro da 3 con ben 12 triple a segno.

Grandissima fatica di Dayton per conquistare la quinta vittoria in stagione. Serve un overtime e un Josh Cunningham acchiappa-falli (13/17 ai liberi) da 29+18 rimbalzi per battere Georgia State. Da segnalare il rientro del miglior giocatore dei Flyers, Xeyrius Williams, solo 13 minuti per ritrovare la forma.

Un giro nella Big 12

In una partita tirata, Oklahoma State sbanca il BB&T Center 71-70, con due canestri decisivi nel finale di Mitchell Solomon, 12+11+3 stoppate per lui, facendo perdere l’imbattibilità a Florida State, che poteva pareggiare il miglior inizio della storia dell’ateneo. Jeffrey Carroll fondamentale con i suoi 23 punti.

 

Baylor distrugge Savannah State 118-86, sommergendola di triple, 14/33 alla fine. Tutto secondo i piani? Certo, ma non era ipotizzabile la prestazione monstre di Jo Lual Acuil Jr., 31 punti e 20 rimbalzi. Prestazione, davanti all’intera famiglia, che corona alla perfezione la settimana della laurea per il centrone australiano.

Uno nella Big East

Poca qualità ma molte emozioni nella rivalry della vecchia Big East vinta da Syracuse (ora in ACC) sul campo di Georgetown (86-79 OT). Gli Orange, sotto di 13 a metà ripresa, hanno compiuto la rimonta nonostante idee confuse in attacco e una press da gioie e dolori. Tyus Battle, le cui triple hanno svoltato il match, è stato l’uomo della provvidenza: 29 punti di cui 16 negli ultimi 10′.

 

Per gli appassionati di Nba, a Xavier gioca il fratello piccolo di Enes Kanter (NY Knicks) ovvero Kerem Kanter, che aveva iniziato la sua carriera a Green Bay. Il rendimento del centro turco sta salendo esponenzialmente e in più nelle ultime 4 partite è 5/8 da 3 punti. Compresa la tripla del pareggio nella vittoria in rimonta su East Tennessee. Ps. Poi canestro decisivo di Trevon Bluiett, of course.

 

E uno nella Big Ten

Storie da college. Zach McRoberts di Indiana, ala bianca al terzo anno, aveva giocato 55 minuti in 10 partite prima della gara contro Notre Dame nella quale, complice un OT, è stato in campo 31 minuti. E chi poteva essere se non lui il protagonista della giocata decisiva, strappando un rimbalzo su tiro libero?

 

Ancora due parole su Indiana, candidata a squadra bipolare dell’anno. Dopo la grande vittoria contro Notre Dame (#18 nel ranking) è arrivata la sconfitta di 20 punti (!!) contro Fort Wayne. Vi dice qualcosa Fort Wayne? Esatto, l’anno scorso i Mastodons avevano fatto lo stesso scherzetto agli Hoosiers e ve ne avevamo anche parlato.

Nell’altro incontro del Crossroads Classic, Purdue ha fornito una bella prova di forza contro Butler, anche al netto d’un finale in cui ha rischiato qualcosa di troppo. Vittoria per 82-67, un primo tempo dominato (+16), un attacco bilanciato (5 uomini in doppia cifra) e una difesa che lascia solo le briciole: portare il livello di gioco della prima frazione sui 40′, significherebbe essere una squadra perlomeno da Top 10.

 

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