RT | GIOCATORE | POS | CM | CLASSE | ANNO | PTS | REB | AST |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
A1 | Remy Martin (ad Arizona State) | PG | 187 | 1998 | R. Sr. | 19.1 | 2.8 | 3.7 |
A2 | Christian Braun | SG | 196 | 2001 | Jr. | 9.7 | 5.2 | 1.9 |
A3 | Ochai Agbaji | SF | 196 | 2000 | Sr. | 14.2 | 3.7 | 1.9 |
A4 | Jalen Wilson | PF | 202 | 2000 | R. So. | 11.8 | 7.9 | 2.0 |
A5 | David McCormack | C | 208 | 1999 | Sr. | 13.4 | 6.1 | 1.1 |
B1 | Joseph Yesufu (a Drake) | PG | 185 | 2001 | Jr. | 12.8 | 1.8 | 1.8 |
B2 | Mitch Lightfoot | C | 204 | 1997 | R Sr. | 3.4 | 2.5 | 0.1 |
B3 | Dajuan Harris | SG | 187 | 2000 | R. So. | 2.4 | 1.1 | 2.2 |
B4 | Jalen Coleman-Lands (a Iowa State) | SG | 193 | 1996 | R Sr. | 14.3 | 3.9 | 1.2 |
B5 | Bobby Pettiford | PG | 187 | 2003 | Fr. | - | - | - |
B6 | KJ Adams | SF | 201 | 2003 | Fr. | - | - | - |
B7 | Kyle Cuffe Jr | PG | 188 | 2003 | Fr. |
La Squadra
“Players change, expectations don’t”; seguendo uno dei motti celebri del suo allenatore, la formazione guidata da Bill Self si presenta con la sicurezza di chi ha saputo pescare sapientemente fra i transfer: ad aggiungersi ai vari senior, primi tra tutti Ochai Agbaji e David McCormack, sono arrivati infatti Remy Martin, miglior realizzatore della Pac 12 nella scorsa stagione con 19.1 punti a partita, e Joseph Yesufu, reduce da un’ottima stagione a Drake (12.8 punti di media con il 38.9% da 3). Saranno loro a dare un altro volto a una squadra che l’anno scorso ha avuto il suo punto di forza nella difesa (67 i punti a partita concessi) senza però mai riuscire ad essere costante nell’altra metà del campo, chiudendo in fretta il suo cammino al Torneo con la miseria di 51 punti segnati a Usc.
Probabile che Martin e Yesufu giocheranno anche minuti insieme e non solo come cambio l’uno dell’altro, in un quintetto con due floor general creativi in campo tutto da scoprire. Saranno loro a coprire il buco lasciato da Marcus Garrett, che è riuscito a strappare un two way contract ai Miami Heat, mentre il resto della squadra è rimasto pressoché intatto, con quattro titolari su cinque ancora al loro posto. Giocatori affidabili come McCormack e Christian Braun, di talento come Agbaji e Jalen Wilson e un grande allenatore al comando: l’obiettivo non troppo nascosto è il titolo.
Dall’high school sono arrivati prospetti interessanti in ottica futura, come la guardia Bobby Pettiford e l’ala KJ Adams, ma si sa che Self difficilmente si affida troppo ai freshman. D’altronde, per la sua 19ma stagione a Lawrence ha tra le mani un roster esperto, più affidabile e complessivamente migliore rispetto a quello dell’anno precedente, e poche squadre sembrano più attrezzate dei Jayhawks per arrivare fino in fondo. La panchina infatti è profonda grazie anche all’arrivo di Jalen Coleman-Lands, uno dei pochissimi a salvarsi nella disastrata scorsa stagione di Iowa State. Al suo sesto anno con tre maglie diverse nel college basket, l’ormai 25enne guardia da Indianapolis è stato titolare fisso dei Cyclones, confermandosi tiratore pericoloso da oltre 14 punti di media con quasi il 40% da 3. Con lui, Martin e Yesufu, l’obiettivo di rendere il backcourt finalmente competitivo dal punto di vista offensivo dovrebbe essere raggiunto. Poi, come sempre, coach Self chiederà grande intensità sui due lati del campo per puntare a vincere tutto, cancellando la scorsa stagione in cui i Jayhawks non hanno vinto proprio niente.
Giocatori in evidenza
Arrivato ormai alla quarta stagione con la maglia dei Jayhawks, ad Ochai Agbaji viene richiesto il salto definitivo da buon titolare a leader tecnico di una contender. Ha sondato il terreno per un (difficile) approdo in Nba, ma è ritornato quasi immediatamente sui suoi passi, mettendosi ancora a disposizione di coach Self. Per il secondo anno consecutivo, è stato il miglior scorer della squadra con 14.1 punti a partita e, in teoria, ha tutto per essere una star: ottimo tiratore, sia sugli scarichi che dal palleggio, con il 38% da tre punti su quasi 7 tentativi a partita, fisico tosto e atletico, difensore sopra la media. Però le sue stagioni sono sempre state piene di alti e bassi. Se avrà una costanza di rendimento finora mai dimostrata e maggiore convinzione nell’attaccare il ferro, porterà Kansas lontano e potrà aprirsi qualche porta in più per il piano di sopra.
Nonostante i 19.1 punti a partita, Remy Martin non si è divertito molto nella scorsa brutta annata di Arizona State. Non si è divertito granchè neanche durante i training camp con gli scout Nba, ed è quindi tornato al college. Per il suo extra year ha scelto l’università che per prima lo aveva inseguito quando ha lasciato l’high school, ed eccolo finalmente con la maglia di Kansas pieno di voglia di rilanciarsi in un contesto decisamente ambizioso. In difesa non è certo Marcus Garrett ma, oltre ai 19 punti, l’anno scorso ha dato via quasi quattro assist a partita e la sua media di 1.3 rubate in carriera non è da buttare. Dovrà comunque cambiare il suo gioco, visto che non sarà più il principale terminale offensivo della squadra, ma può essere un leader che coinvolge tutti i compagni. Dal suo inserimento nel rodato quintetto di Self dipende una grande parte delle speranze di Kansas.
Big 12 Most Improved Player, due volte All Big 12, David McCormack è diventato uno dei centri offensivamente più efficaci della Ncaa e sarà lui il primo beneficiario di una nuova coppia di guardie che sa sfruttare il pick’n’roll meglio di Garrett. Esploso nella seconda parte della scorsa stagione, ha chiuso con 13.4 punti a partita, ovviamente massimo in carriera, con un ottimo 51.5% dal campo. Buon difensore ma appena più che sufficiente rimbalzista ( 6.1 rimbalzi a partita), ha dimostrato un po’ a sorpresa di poter essere un’eccellente fonte di punti. Con due PG in grado di servirlo nel modo migliore, non ci si può che aspettare ottime cose anche quest’anno.
Big 12 Power Ranking
FASCIA 1
1. Texas
2. Kansas
3. Baylor
FASCIA 2
4. Texas Tech
5. Oklahoma State
6. West Virginia
FASCIA 3
7. TCU
8. Oklahoma
9. Kansas State
10. Iowa State