Il viaggio verso il prossimo draft NBA prosegue con l’ingresso nella lottery, con la prima cinquina ossia i giocatori dalla posizione 15 alla 11. Dopo aver visto i giocatori dalla 30 alla 26, quelli dalla 25 alla 21, e quelli dalla 20 alla 16 continuiamo il nostro viaggio nella parte alta del nostro Super Mock Draft NBA. Questa è la parte delle scommesse, dove quest’anno molti sono convinti che verrà pescata qualche sorpresa. Di chi parliamo? RJ Hampton? O del nostro Nico Mannion?
15. Precious Achiwua – PF/C – Memphis – Fr.
15.8 PTS, 10.8 REB, 1.9 BLK
Con un serbatoio di energia praticamente infinito, alcuni lo hanno paragonato a Montrezl Harrell. Lungo atletico come pochi, vive di blocchi, rimbalzi e schiacciate, in altre parole, di tutto il lavoro sporco. Con una mano anche abbastanza educata al tiro da fuori, il potenziale è davvero interessante. Latitano ancora un po’ le fasi di palleggio e passaggio che, nonostante siano sempre più importanti per un lungo moderno, restano secondarie per un giocatore come Achiuwa.
14. Jaden McDaniels – SF – Washington – Fr.
13 PTS, 5.8 REB, 1.4 BLK
Viene quasi il nervoso vedendolo giocare perché sembra non sfrutti appieno il suo talento. Un talento risulterebbe evidente anche a chi non ha mai visto una partita in vita sua. McDaniels ha però disputato una stagione davvero altalenante con grandi oscillazioni di rendimento anche all’interno della stessa partita. Vi abbiamo raccontato la sua storia e il suo carattere introverso, la sensazione è che sia in procinto di esplodere. Se lo fa, chi lo pesca si prende un ragazzo di 206 cm che tira e penetra come la vostra migliore guardia.
13. Nico Mannion – PG – Arizona – Fr.
14 PTS, 2.5 REB, 5.3 AST
Ebbene sì, molti già lo sanno ma fino all’ultimo per qualcuno sarà una sorpresa: c’è un italiano ai piani alti del draft. Un playmaker che adora i ritmi elevati e che sa gestirli come pochissimi altri. La sua spiccatissima capacità di tracciare linee di passaggio si dispiega anche contro la difesa schierata, specie nei pick and roll. Mannion ha mostrato alcuni progressi in difesa, ma le sue capacità realizzative sono in parte un work-in-progress in ottica NBA. Nel mese di febbraio ha faticato parecchio insieme ai suoi Wildcats, e il lockdown gli ha tolto il palcoscenico finale in cui avrebbe potuto chiarire qualche dubbio su di lui. Qui vi abbiamo raccontato tutta la sua stagione.
12. Tyrese Maxey – SG – Kentucky – Fr.
14 PTS, 4.3 REB, 3.2 AST
Estro, fantasia, atletismo, floater. Tyrese Maxey è di quei giocatori che alla fine in una squadra NBA possono essere utili. Forse non è una star, ma allo stesso tempo è difficile che possa scendere sotto certi standard. A Kentucky ha il compito di inventare e creare per i compagni. Spesso gestisce i palloni che scottano. Ha un’energia che sembra non esaurirsi mai, ma dovrà migliorare al tiro da fuori per convincere del tutto gli scout NBA.
11. RJ Hampton – G – NZ Breakers
8.8 PTS, 3.9 REB, 2.1 AST
Rispetto ai talenti che hanno giocato la stagione del college basket di lui si sa meno. Il giovane del Texas ha infatti deciso di non passare per l’università ma di provare una lega professionistica australiana (stagione poi interrotta causa infortunio). Una scommessa vera e proprio perché Hampton fa parte di quei nuovi talenti del basket che abbinano altezza e arti lunghi a grande mobilità. Di fatto, è una guardia di quasi due metri che al momento spicca per atletismo e versatilità, ma che al capitolo muscoli e tiro è tutta da costruire.
Mannion