Il Torneo NCAA 2023 finalmente è qui: ecco una rapida analisi dei bracket nei vari Region, da una South fatta su misura per Alabama a una West strapiena di possibili protagoniste.
South Region
Alabama è la numero 1 assoluta del tabellone e quindi non sorprende che abbia quello che è, teoricamente, il cammino (con fattore campo a favore) meno impervio verso le Elite Eight per una top seed, dove un eventuale scontro con Arizona – che invece sta in un lato del bracket abbastanza pericoloso – prometterebbe spettacolo assoluto.
BOTTE DA ORBI
West Virginia contro Maryland è la quintessenza degli scontri 8-9, match fra due formazioni delle P6 non spettacolari ma decisamente solide. L’equilibrio dovrebbe farla da padrona e non a caso per KenPom questo è il secondo appuntamento di primo turno più equilibrato in programma (52% WVU).
LA GARA PIÙ AFFASCINANTE
La sfida fra Missouri (#10 in D1 per Adj. Efficiency offensivo) e Utah State (#13) sembra proprio che sia stata architettata per gli amanti di attacchi prolifici e bombaroli di professione. USU favorita, se non altro perché è la più affidabile delle due nella propria metà campo.
UPSET ALERT
La South è la Region con maggiore qualità fra i seed in doppia cifra, con Charleston in testa, #12 penalizzata dal fatto di provenire da una mid-major conference perché, a occhio, sarebbe più una squadra da seed 8-9. Non ha mai affrontato una difesa di élite come quella di San Diego State ma l’impresa è alla portata.
East Region
Purdue non era certa di agguantare la #1 ed è stata “ricompensata” con un secondo turno che si preannuncia ostico, indipendentemente da chi vincerà lo scontro 8-9. Il tutto in una Region che conta tranquillamente quattro aspiranti serie alle Final Four (no, non Tennessee di cui a priori ci fidiamo poco e men che meno adesso che non ha Zakai Ziegler).
BOTTE DA ORBI
Il Comitato ha commesso un solo errore marchiano, ossia relegare FAU alla #9: un record 31-3 giocando in una C-USA molto tosta ai vertici meritava ben altra considerazione. Per gli Owls, oltre al danno la beffa: Memphis è in grande ascesa e reduce dall’upset su Houston nella finale della AAC. Sembra più una gara di Sweet 16 che non di primo turno.
LA GARA PIÙ AFFASCINANTE
Duke è sempre più convincente e apparentemente capace di andare lontano, ma sul suo cammino c’è subito Max Abmas, grande eroe della March Madness 2021, che torna sul palco più importante (e stavolta col pubblico sugli spalti) con la Oral Roberts più dominante di sempre (30-4, striscia aperta di 17 vittorie).
UPSET ALERT
John Calipari dice che Kentucky può vincere con chiunque e perdere con chiunque. Infatti non potrà stare tranquillo neanche al cospetto d’una Providence che ha deluso e fatto arrabbiare Ed Cooley, ma anche capace di cambiare volto e farsi trascinare da un Bryce Hopkins che vorrà far vedere i sorci verdi alla sua ex squadra.
Midwest Region
Houston è di gran lunga la #1 cui tocca andare più lontano da casa (10 ore di macchina e due stati da attraversare per intero prima di arrivare a Birmingham) ma il calore del pubblico non è l’unico problema da affrontare, trovandosi in una Region assolutamente costellata d’insidie sulla carta.
BOTTE DA ORBI
West Virginia-Maryland è all’insegna della solidità e FAU-Memphis è il derby delle sottovalutate: questo invece è il match 8-9 delle imprevedibili. Auburn è il tipo di squadra che può dare un trentello a Mizzou e poi prenderne uno da Kentucky, mentre Iowa, come al solito capace di fare fuoco e fiamme in attacco, ha anch’essa i suoi alti e bassi. Pronostico quasi impossibile, ma i secondi sono forse i meno pazzi qui.
LA GARA PIÙ AFFASCINANTE
Magari non ci sono gli estremi per l’allarme upset visto che Texas viene da una settimanella in cui ha fatto a fette chiunque le si presentasse davanti, ma è difficile avere uno scontro 2-15 più intrigante di questo. La macchina offensiva di Colgate, da anni stabilmente una delle più oliate che ci siano in NCAA, è buona abbastanza da regalare un match equilibrato.
UPSET ALERT
Quelle che sembrano scommesse sicure per un upset spesso finiscono per deludere, ma è impossibile ignorare quanto di buono Drake abbia da offrire. I Bulldogs danno filo da torcere in difesa e il loro starting five è più stagionato di quello di certe franchigie NBA, ricetta eccellente per fronteggiare l’attacco di una Miami che rischia di dover fare a meno di Norchad Omier.
West Region
Per Kansas la lunga marcia verso il back-to-back rischia di essere un dantesco giro all’inferno, perché la West Region è davvero incredibilmente ricca di squadre da Final Four (UCLA e Gonzaga sono forse le migliori #2 e #3 del Torneo) così come di possibili guastafeste.
BOTTE DA ORBI
Sì, parliamo ancora una volta di uno scontro 8-9, ma quelli di quest’anno sono tutti particolarmente allettanti. Arkansas-Illinois è la gara di primo turno col terzo Thrill Score più alto di KenPom e, oltre a quel che dicono i numeri, abbiamo dinanzi due squadre con una voglia disperata di svoltare una stagione altrimenti deludente nella sua parte finale.
LA GARA PIÙ AFFASCINANTE
Saint Mary’s e VCU daranno vita a una gara con un appeal in qualche modo opposto a quello di Missouri-Utah State: sarà guerra di trincea fra due formazioni abituate a schierare difese di altissimo livello, coi Gaels che hanno più strumenti per spuntarla, ma i Rams dal canto loro hanno una chance di scardinare i blandi ritmi avversari e creare una contesa accesissima.
UPSET ALERT
Difficile dire chi rischia di più in una Region del genere, ma Dan Hurley potrebbe finire per essere beffato da un futuro avversario di Big East (Rick Pitino è infatti vicino alla panchina di St. John’s). UConn sulla carta è più… tutto rispetto ad Iona, ma il reparto guardie da New Rochelle è competitivo e lo scontro fra titani sotto i tabelloni fra Nelly Junior Joseph e Adama Sanogo potrebbe essere più equilibrato del previsto.
