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Da Caruso a Miaschi, tutto sugli italiani

Autore: Riccardo De Angelis
Data: 18 Giu, 2018

Il reclutamento, nel college basket, non va mai in off-season: siamo a metà giugno e adesso le varie squadre stanno sistemando gli ultimi tasselli per la prossima stagione, mentre per i giocatori della classe 2019 è il momento di mettersi in mostra per far incetta di offerte di scholarship. Vediamo nel dettaglio le novità maggiori che riguardano i prospetti italiani.

 

Class of 2018

Guglielmo Caruso – La novità più importante degli ultimi tempi: il lungo napoletano ha scelto Santa Clara, università della West Coast Conference. I Broncos vengono da un’annata alquanto deludente (record 11-20), ma potranno contare sui ritorni di alcune pedine importanti e, inoltre, hanno reclutato giocatori d’impatto sul mercato dei transfer: sarà infatti molto interessante vedere Caruso in coppia con Tai Wynyard, neozelandese ex Kentucky, nella stagione 2019-20. Per quanto riguarda la prossima annata, comunque, lo spazio non dovrebbe mancare.

Edoardo Del Cadia – Fino a poche settimane fa, sembrava che potesse trovare sistemazione in Division I nella prima metà di giugno, ma la sua situazione è attualmente in stallo per questioni burocratiche. Le pagelle del suo ultimo anno a Myerscough stanno tardando a essere trasmesse, congelando quindi il discorso sulla sua eleggibilità Ncaa. In questa fase d’incertezza, il quadro delle possibili destinazioni potrebbe mutare in maniera significativa: fra le università che vi avevamo indicato come papabili, va ora esclusa East Tennessee State, mentre c’è una high major che nel frattempo ha chiesto informazioni (è ancora presto, però, per parlare d’interesse concreto). Insomma, il dove e il quando sono ancora tutti da scrivere: ora come ora, Del Cadia potrebbe trovare una sistemazione nel bel mezzo dell’estate, così come vedersi costretto a ripiegare provvisoriamente su un JUCO, rinviando quindi l’approdo in D-I al 2019.

Class of 2019

Niccolò Mannion – Tecnicamente fa ancora parte della classe 2020 ma, come ci ha riferito lui stesso qualche giorno fa, la riclassificazione è praticamente cosa fatta. Da regolamento, dallo scorso 15 giugno i coach delle università possono contattarlo direttamente: come facilmente pronosticabile, il cellulare di Nico è diventato rovente proprio in quel giorno, contattato da tutte le squadre della sua Top 10 (Arizona, Duke, Kansas, Marquette, Oregon, UCLA, USC, Utah, Vanderbilt, Villanova) più Nevada e Virginia. Per gli sviluppi più interessanti del suo reclutamento, bisognerà aspettare ancora un po’, visto che lo sfoltimento della sua lista di college preferiti e le prime visite ufficiali non avverranno prima di agosto.

Federico Miaschi – In teoria, ha molto tempo davanti a sé ma il gioiellino della Reyer Venezia potrebbe (o forse, dovrebbe?) finire per rimanere in Italia. Contattato da diversi college (Oral Roberts, Texas Tech e UTSA quelli tenuti in più seria considerazione), Miaschi sta ancora valutando le varie offerte ricevute ma ci ha fatto sapere di essere più orientato verso una soluzione italiana.

Mattia Acunzo – Continuano a fare capolino le università interessate all’ala di Kennedy Catholic e ITPS, al momento impegnato in un Elite Camp in West Virginia. Acunzo è ora a quota sette offerte di borsa ricevute: le ultime due in ordine di tempo sono giunte da Stony Brook (6 giugno) e USC Upstate (17 giugno). Anche per lui, non si parlerà di visite ufficiali prima del termine della stagione AAU, che si concluderà a fine luglio.

Data offerta Squadra Conference
13-7-2017 Canisius MAAC
24-4-2018 Youngstown State Horizon
25-4-2018 Toledo MAC
8-5-2018 Wright State Horizon
14-5-2018 Appalachian State Sun Belt
6-6-2018 Stony Brook America East
17-6-2018 USC Upstate Big South

Andrea Lo Biondo – Non ci sono nomi nuovi fra le università di Division I interessate (se ne riparlerà dopo le due tappe di luglio del JA32), ma c’è una novità importante per quanto riguarda il suo anno da sophomore: il lungo legnanese ha da poco firmato una LOI (Letter of intent) con Southern Idaho, finalista del Torneo NJCAA nella passata stagione (tre titoli nazionali all’attivo, l’ultimo nel 2011). Un deciso salto di qualità come contesto di squadra che dovrebbe consentirgli di avere più riflettori puntati addosso in ottica D-I.

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