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Big East, Hart trascina Villanova

NcaaBasketball - Villanova Wildcats
Autore: Fabio Cro
Data: 12 Mar, 2017

Ci è andata vicino anche quest’anno Seton Hall a sorprendere (questa volta in semifinale) Villanova ma i campioni Ncaa alla fine l’hanno spuntata e hanno poi vinto il torneo trascinati da un grande Josh Hart. Vediamo tutto quello che è successo.

Le sorprese dei primi turni

Il torneo inizia con la sorpresa St. John’s, che supera di un punto Georgetown (74 a 73) in una partita combattuta e pone fine a una striscia negativa di sei sconfitte al torneo di conference: il cammino dei Red Storm però finisce al secondo turno dove viene asfaltata da una Villanova che spara il 51.7% dalla lunga distanza (15/29, 5/6 per Donte DeVincenzo, Mvp della gara). I Wildcats affronteranno in semifinale Seton Hall, che con un super Angel Delgado (sfiorata la tripla doppia con 12 punti, 8 rimbalzi e 9 assist) vince nei quarti contro Marquette. Dopo aver superato una modesta De Paul nel turno di qualificazione, Xavier sorprende i Bulldogs di Butler con una grande prestazione da 23 punti della star Trevon Bluiett e vola in semifinale contro Creighton, che si sbarazza agilmente di una Providence in striscia positiva da 6 partite.

Villanova all’ultimo rimbalzo

Villanova supera Seton Hall (un tabù al Garden, visto lo 0 – 2 con cui si entrava nella partita) in semifinale dopo una partita soffertissima in cui si trova a rincorrere i Pirates per quasi tre quarti di gara, risolta solamente da una grande giocata di Josh Hart su un rimbalzo offensivo a 9 secondi dalla fine, con Delgado che sbaglia il semigancio del possibile pareggio. I Wildcats si impongono per 55 a 53, un punteggio bassissimo vista l’efficacia offensiva mostrata durante la stagione. Merito di una difesa avversaria molto reattiva, che lascia poco spazio alle due star Josh Hart e Kris Jenkins e riesce a ruotare molto velocemente sul perimetro per gran parte di gara. Nel primo tempo domina Seton Hall che muove bene la palla, è più precisa dall’arco grazie a Khadeen Carrington e Myles Powell (4 su 9 nella prima frazione) e si gode un Desi Rodriguez molto ispirato. Angel Delgado si vede poco a livello offensivo, ma si sente con la sua presenza nell’area avversaria. Ma nel secondo tempo entra in campo una Villanova diversa e soprattutto un Josh Hart diverso, che svolta la gara insieme a Jalen Brunson.

 Botta e risposta

La seconda semifinale tra Xavier e Creighton è piena di colpi di scena. Gli ultimi 3 minuti non sono per i deboli di cuore: i Bluejays si trovano avanti dopo aver lungamente rincorso, ma un JP Macura caldissimo piazza tre bombe di fila riportando i suoi avanti. Poi la sfida tra i big della partita: Trevon Bluiett mette il jumper del meno 1, gli risponde Justin Patton con il tap in, si torna in attacco per Xavier e Bluiett piazza la bomba del pareggio in step back. Finito qui? Certo che no. Marcus Foster (21 punti, però con 7 su 17 dal campo) prende la palla e senza esitare si prende a 8 secondi un veloce tiro da tre, palla che balla dentro il ferro ed entra. Un tiro senza senso. E’ il canestro del 75 a 72 che porta Creighton in finale dopo una partita in cui le due squadre giocano a ritmo alto e si affidano molto al tiro da tre (Xavier 9/21, Creighton 13/20). La prima frazione è tutta di Xavier che gioca con più energia e intensità, guidata dalla stella Bluiett e dalle bombe di Macura. Nel secondo tempo Creighton alza le percentuali (18 su 25 dal campo) e con la zona imbriglia l’attacco avversario. Isaiah Zierden e Tyler Clement innescano la rimonta prima del decisivo effort di Patton e Foster che fa volare la squadra di coach Greg McDermott.

La sfida nella sfida

Non delude lo scontro tra due dei migliori giocatori della Division I: Trevon Bluiett mette a segno 18 punti con 7 su 12 al tiro, e Justin Patton, 21 punti e solo tre errori dal campo e un paio di stoppate da capogiro. I due sfornano prestazioni di alto livello, salendo in cattedra nei momenti cruciali della gara e facendo pesare la loro leadership emotiva e tecnica. L’ala di Xavier inizia e finisce fortissimo segnando tutti i jumper più importanti, Patton è un diesel che scoppia nel secondo tempo dove realizza 15 punti, la maggior parte derivati dalla sua grande capacità di rollare verso il ferro. Una semifinale al cardiopalma impreziosita da questo spettacolare 1 vs 1.

BasketballNcaa - Justin Patton - Creighton Bluejays

Justin Patton – Creighton Bluejays

La finale

Senza storia la finale della Big East: Villanova non si fa sorprendere da Creighton e vince 74 a 60 con una superba prestazione di Josh Hart, autore di ben 29 punti. Nova parte decisa e concentrata, con una difesa attenta e il duo Brunson – Hart subito caldissimo (26 punti combinati sui 36 di squadra, 46 su 74 alla fine). Dal canto loro, i Bluejays sembrano poco settati mentalmente e fisicamente per la finale: insufficiente l’attenzione a rimbalzo difensivo, tante palle perse (10 nel primo tempo) e un attacco troppo perimetrale che fatica a creare e a trovare Patton, abbastanza impalpabile la sua gara nonostante i 10 punti. Il lungo non ha mai ricezioni pulite e i suoi non riescono a innescarlo con il pick&roll a causa di una difesa Wildcats concentrata a riempire l’area. Marcus Foster ( 13 punti, quasi tutti nell’assalto finale) non ha l’ispirazione della notte precedente. Villanova crea un solco importante già nella prima frazione (3622) monetizzando le palle perse degli avversari (10 punti da turnovers) e non si fa più riprendere, nonostante l’arrembaggio finale di Creighton che con una difesa allungata e le giocate di Ronnie Harrell al massimo torna sul -12.

Il cuore di Hart

Campione. Difficile trovare un aggettivo migliore per questo giocatore. La sua finale (29 punti, 50% dal campo e 7/8 ai liberi, 6 rimbalzi e 2 assist) è la prosecuzione di quanto iniziato nel secondo tempo della semifinale (5 punti nel primo, 14 nel secondo e 10 rimbalzi a fine partita), dove letteralmente prende per mano i suoi e li guida alla rimonta, per poi segnare il canestro vincente con una grandissima giocata a rimbalzo offensivo. Un impatto fisico devastante sulla difesa di una Seton Hall in grado di imbrigliarlo per più di un tempo. In finale Josh Hart non si fa attendere e mette la sua impronta sulla partita sin dall’inizio, con 11 punti filati che permettono a Villanova di prendere le distanze. Letture, tiro, penetrazioni, rimbalzi, intensità, nella sua finale c’è tutta l’essenza del leader di Nova.

 

 

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