La regular season 2021-22 della ACC non è stata brillante, con solo 5 squadre entrate al Torneo Ncaa, ma in compenso le appartenenti alla conference hanno disputato una March Madness superlativa, con ben 2 squadre arrivate alla Final Four. La nuova stagione vedrà sfidarsi squadre completamente nuove come Duke e formazioni quasi uguali allo scorso anno come North Carolina o Virginia. Ecco il ranking di Basketballncaa.
Tier 1 – Un derby e una terza incomoda
La lotta per la testa della ACC sarà probabilmente una questione a due tra North Carolina (la favorita di conference della nostra Preview Top 25) e Duke con Virginia a fare da terza incomoda. I Tar Heels tornano con lo stesso coach, ossia Hubert Davis, chiamato a confermare l’ottimo esordio dello scorso anno e anche 4/5 del quintetto titolare che si è giocato una finale Ncaa. Non solo ma il naturale sostituto del partente Brady Manek sarà un sostituto d’eccezione, ossia Pete Nance da Northwestern. Occhio anche ai nuovi arrivi, il lungo Jalen Washington e la guardia Seth Trimble.
Principale sfidante? Duke of course, che ripartirà quasi da zero (come accaduto spesso le scorse stagioni) ma che in più vedrà al suo primo anno Jon Scheyer, sostituto del più grande coach della storia, ossia Coach K, eredità non facile da sostenere. I Blue Devils ripartono dal play Jeremy Roach, sempre più solido anche se non brillante, e dalla solita truppa di super talenti, in primis i lunghi Derek Lively, Kyle Filipowski e Mark Mitchell e l’ala Dariq Whitehead.
Una scommessa? Virginia, anche se parlare di scommessa con i Cavaliers fa un po’ sorridere. A Virginia torna tutto il quintetto titolare della scorsa stagione, che non è stata esaltante, ma che ha chiuso in crescendo. La truppa allenata da coach Tony Bennett sarà lunga e tosta l’anno prossimo, anche grazie al freshman Isaac Traudt e al transfer Ben Vander Plas.
Tier 2 – Miami, Virginia Tech, Notre Dame, Florida State
La scommessa di Miami in pole position tra le squadre di seconda fascia deriva dalla credibilità come allenatore dell’ultra esperto Jim Larranaga e dagli innesti della PG Nijel Pack (di cui si è discusso molto anche per il NIL) da Kansas State e del semi-lungo versatile Norchad Omier da Arkansas State. se questi due performeranno bene ci sono ottime chances per gli Hurricanes.
A Virginia Tech arriva il transfer Grant Basile da Wright State e già questo dovrebbe essere un valido motivo per inserire gli Hokies in alto. Scherzi a parte, tornano solo 2/5 di quintetto ma anche se è partita la star Keve Aluma gli innesti dei transfer sono di livello. Notre Dame invece è la classica squadra ben allenata che non regala niente e devi battere per vincere. Certo, è partito il backcourt titolare Wesley-Hubb ma è rimasto il fromboliere Cormac Ryan e arriva la star al primo anno JJ Starling (da tenere d’occhio).
A Florida State, che l’anno scorso è stata seriamente messa in difficoltà dagli infortuni, coach Leonard Hamilton avrà una squadra mediamente più giovane rispetto agli standard cui è abituato, ma di talento a disposizione ne avrà ancora molto, nella speranza che Caleb Mills torni il talento di tre anni fa. Fari puntati sul talento spagnolo Baba Miller.
Tier 3 – Syracuse, Wake Forest, Clemson, Louisville
Prendete un coach leggendario come Jim Boeheim e una zona 2-3 altrettanto storica e avrete la ricetta per una nuova discreta annata per Syracuse. Gli Orange vengono dalla prima stagione sotto il 50% di vittorie da quando allena Boeheim e difficilmente sarà un anno brillante, senza i fratelli Buddy e Jimmy Boeheim a tirare dall’arco ma sulle spalle del sophomore Benny Williams e del freshman Judah Mintz. Wake Forest per qualcuno potrebbe addirittura essere la candidata a sorpresa della stagione. A noi onestamente appare difficile, viste le molte partenze, anche se non c’è dubbio che la passata stagione i Demon Deacons sono stati una delle squadre più divertenti da veder giocare in ACC. Si riparte da Daivien Williamson, da una truppa di transfer (tra cui spicca Tyree Appleby da Florida) e dalle abilità di coach Steve Forbes.
Per Clemson invece sarà una stagione chiave (coach Brad Brownell potrebbe essere messo in discussione) e sono partiti quasi tutti i titolari. La speranza è riposta nel duo di fratelli, Chase e Dillon Hunter insieme al tuttofare PJ Hall. Anno zero (again) per Louisville, con il nuovo coach Kenny Payne che si troverà un roster profondo, pieno di muscoli, atletismo e centimetri, ma sostanzialmente con solo due guardie schierabili. Se l’allenatore trova il modo di sfruttare il talento a disposizione può venirne fuori qualcosa di buono. Fari puntati sul transfer da Tennessee Brandon Huntley-Hatfield e sul freshman Kamari Lands.
Tier 4 – Pittsburgh, Boston College, NC State, Georgia Tech
Agli ultimi posti della conference mettiamo quattro squadre che negli ultimi anni hanno sostanzialmente sempre occupato queste posizioni. Spicca tra le altre Pittsburgh, dove però coach Jeff Capel arrivato al quinto anno dovrà dimostrare di essere in grado di costruire qualcosa di solido, perché per molti siede ancora sulla panchina solo perché costerebbe troppo all’università licenziarlo. La stagione passerà dalle prestazioni dei tre principali freshman: Dior Johnson e i gemelli Diaz Graham.
Attenzione al secondo anno di coach Earl Grant sulla panchina di Boston College, che ha chiuso bene l’anno scorso con un bel torneo di conference. L’allenatore ex Charleston che ritrova 4/5 del quintetto titolare oltre all’aggiunta della guardia Donald Hand Jr. I Wolfpack di NC State pagano ancora i ban sul recruiting derivanti dalla passata stagione e coach Kevin Keatts dovrà di nuovo inventarsi qualcosa di decente da mettere intorno alla guardia Terquavion Smith. Per molti saranno loro l’ultima squadra della ACC, mentre noi scommettiamo su Georgia Tech che è andata peggiorando di anno in anno e che ha perso Michael Davoe e Jordan Usher. Non ci sono freshman in entrata, ma solo qualche transfer. O Deivon Smith e Dallan Coleman si scoprono leader o per coach Josh Pastner (peraltro molto a rischio) sarà dura.