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Zags, Vols e gli altri: chi migliorerà di più

Autore: Riccardo De Angelis
Data: 28 Giu, 2018

L’alternarsi di cicli è una costante del college basket: quali sono le maggiori candidate a compiere più progressi rispetto all’anno scorso? Ce ne sono tante: qui, vi presentiamo le nostre dieci preferite.

 

1. Gonzaga

Un ennesimo titolo nella West Coast (alla faccia di quello che doveva essere l’anno buono di Saint Mary’s) e nessuna partenza prematura in questa off-season: gli Zags sono andati bene l’anno scorso ma, nella prossima stagione, possono migliorare ulteriormente e tornare ai livelli visti nel 2016-17, grazie al ritorno di una coppia di lunghi di altissimo livello (Killian Tillie e Rui Hachimura) e a quello di Zach Norvell Jr., sempre più leader, nel reparto esterni.

2. Tennessee

Ecco un’altra squadra per la quale le cose dovrebbero andare di bene in meglio. Guidati da Admiral Schofield, i Vols sono rimasti praticamente intatti rispetto alla formazione vincitrice della regular season nella SEC e, oltre al fattore esperienza, potrebbero anche rafforzarsi ulteriormente se qualche seconda linea dovesse emergere (magari Yves Pons, francese dall’atletismo folle, ma molto in difficoltà nel suo anno da freshman).

3. Nevada

Difficilmente troverete una squadra altrettanto profonda: i Wolf Pack non hanno perso nemmeno un pezzo causa Draft (Caleb e Cody Martin, Jordan Caroline) e avranno un reparto lunghi rafforzato dagli arrivi di Jordan Brown e Trey Porter. Se coach Eric Musselman dovesse trovare le gerarchie giuste e riuscire finalmente a mettere in piedi una difesa rispettabile (difficile ma forse non impossibile), saremmo allora al cospetto di una squadra da Final Four.

4. Virginia Tech

Tante conferme, un buon tasso di esperienza e un reparto guardie di altissimo livello, nonostante la partenza di Justin Bibbs. Gli Hokies si presenteranno alla stagione 2018-19 col coltello fra i denti e le carte in regola per piazzarsi ai piani più alti di una ACC che pullula di squadre da Top 25. Fra i tanti, occhio al canadese Nickeil Alexander-Walker, già sugli scudi nella sua annata da matricola.

5. LSU

Dovevano stare in fondo alla SEC e invece sono finiti per fare il NIT: la prima stagione con Will Wade al timone non poteva andare meglio e, l’anno prossimo, i Tigers potrebbero essere gli outsider eccellenti in una conference che, per qualità, potrà essere seconda solo alla ACC. Con Tremont Waters in regia e una pattuglia di freshman di primissimo piano (Javonte Smart, Nazreon Reid, Emmitt Williams) tutto è possibile, persino un posto fisso in Top 10.

6. Kansas State

I Jayhawks, dominatori della Big XII, probabilmente continueranno a sfatare la legge dei grandi numeri ma i loro cugini di Manhattan sono i più attrezzati per mettere i bastoni fra le ruote. K-State giocherà le proprie carte puntando tutto su difesa ed esperienza, con una squadra che riproporrà tutti i giocatori protagonisti della cavalcata fino alle Elite Eight (risultato raggiunto, ricordiamolo, senza l’infortunato Dean Wade).

7. Oregon

I Fighting Ducks perdono tre dei quattro migliori realizzatori di una squadra che non è riuscita ad accedere al Torneo Ncaa. Perché dar loro credito? Semplicemente perché coach Dana Altman avrà fra le mani una delle migliori recruiting class della prossima stagione (Bol Bol, Louis King, Miles Norris, Will Richardson). Se gli altri underclassmen faranno passi avanti (Abu Kigab su tutti), Oregon potrebbe imporsi in una Pac-12 piuttosto aperta.

8. Mississippi State

Continuità ed esperienza contano e, in casa Bulldogs, non mancheranno di certo, visto che coach Ben Howland è arrivato alle Final Four del NIT con una squadra senza senior. Tutti confermati, insomma, e con un anno in più sotto la cintura, come si dice da quelle parti. Un’altra squadra destinata a innalzare ulteriormente il livello della SEC.

9. Buffalo

Una delle squadre da tenere maggiormente d’occhio nel panorama delle mid-major e che, se dovesse tornare al Torneo NCAA, potrebbe spingersi anche oltre il secondo turno. Buffalo avrà abbastanza talento, esperienza e profondità da lasciare solo le briciole alle rivali della MAC. Se dovesse cogliere le occasioni giuste in non-conference (magari un colpaccio in casa di West Virginia), potrebbe tranquillamente finire per fare capolino nella Top 25.

10. Nebraska

Hanno mancato l’accesso al Torneo NCAA per un soffio ma l’anno prossimo le cose promettono d’essere diverse. Salvo sorprese, gli Huskers non avranno un gran numero di opzioni nel proprio roster ma potranno comunque contare su un nucleo di starter talentuosi e ormai ben rodati (Glynn Watson Jr. e James Palmer su tutti, i quali saranno alla loro ultima stagione di college).

Occhio anche a…

Clemson, Iowa State, Marquette, Maryland, Syracuse, UCLA, Washington, Wisconsin.

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