Home 9 MM2018 9 Round 1(b) 9 West – Porter Jr. a casa, big avanti senza problemi

West – Porter Jr. a casa, big avanti senza problemi

Autore: Fabio Cro
Data: 17 Mar, 2018

Florida State manda a casa Michael Porter Jr

Il torneo di Michael Porter Jr. è durato il tempo di una partita, con la sua Missouri superata da Florida State per 67-54. Un incontro con dosi abbondanti di energia e atletismo, quasi tutte dalla parte dei Seminoles, a dire il vero, che hanno dominato il primo tempo (chiuso sul +22): nella propria metà campo, hanno impedito agli avversari di trovare punti in area, mentre in attacco hanno frustrato l’avvicendarsi di aggiustamenti difensivi dei Tigers, sia con triple pesanti (7/15 a fine serata), sia accelerando il ritmo in diverse occasioni.

Importantissimo l’impatto della panchina: ben 42 punti segnati (21 per tempo), con Mfiondu Kabengele (14 punti e 12 rimbalzi), PJ Savoy (12) e Trent Forrest (10) unici in doppia cifra realizzativa nella squadra dell’ACC.

 

E Porter? Ha lasciato le stesse impressioni date nella sua partita precedente: tanta ruggine inframezzata da lampi di classe. Un primo tempo complicatissimo, contrassegnato da due air-ball, e passato quasi tutto seduto in panchina. La condizione fisica è davvero deficitaria, l’esplosività è assente e per due volte è stato stoppato con facilità. Comunque ha lottato fino alla fine ed è riuscito a mettere insieme un tabellino personale assolutamente rispettabile (16 punti, 10 rimbalzi e 3 recuperi in 28 minuti) nonostante un 4/12 dal campo, oltre ad aver messo lo zampino nel sussulto d’orgoglio che aveva portato Missouri sul -6 a metà ripresa.

 

Texas A&M a colpi di carambole

Era una delle partite più aperte come pronostico, visto il percorso difficoltoso dei due team fino al Torneo. Due squadre dure, spigolose e senza troppi picchi di talento, descrizione che rende molto bene l’idea di quale partita sia stata. L’hanno vinta i texani, più continui e con un piano partita preciso (ma facilmente prevedibile): cavalcare i lunghi contro una squadra più piccola. Per Providence non sono bastati i soliti Kyron Cartwright (11 punti e 9 assist), Alpha Diallo (21 pt) e Rodney Bullock (22 pt), poco supportati dal resto della squadra.

I numeri parlano chiaro, 44 a 26 il conto dei rimbalzi (11 offensivi per gli Aggies), che hanno permesso a Texas A&M di controllare la gara, e 8 stoppate, sintomo che il vantaggio creato dai Friars con gli esterni si è andato a schiantare contro i lunghi avversari. Robert Williams e Tyler Davis hanno dominato in area e chiuso in doppia doppia con un bottino complessivo di 27 punti. E Williams ha terminato la gara così:

 

UNC nelle mani di Pinson

Un inizio incoraggiante, con la mano calda di Lipscomb e una North Carolina un po’ sorniona e, a tratti, superficiale, non è comunque bastato ai Bisons per restare in partita con i Tar Heels. Non lasciatevi fuorviare dal solo +9 dei Light Blue a fine primo tempo: North Carolina non è mai stata sotto pressione, neanche con Lipscomb avanti di 6 grazie alla precisione dalla lunga distanza. Prima Theo Pinson, poi Kenny Williams, Luke May e l’immancabile Joel Berry: l’esperienza c’è e si sente. I Tar Heels hanno tenuto bassi i giri del motore, ma senza spegnerlo mai. Appena le percentuali sono calate, i ragazzi di coach Roy Williams hanno scavato un solco che Lipscomb non ha più colmato.

 

Una partita che dal punto di tecnico ha detto poco, ma che ha evidenziato un Theo Pinson sempre più a suo agio come “playmaker” occulto di UNC. 7 assist (vicino alla tripla doppia con 15 punti e 10 rimbalzi) e un paio di palle da fantascienza sprecate dai compagni. Più creatività nello small ball di coach Williams e meno peso sulle spalle di Berry: è questa la chiave per un lungo Torneo?

 

Xavier rispetta i pronostici

Tre ventelli abbondanti per una vittoria: Xavier ha battuto Texas Southern per 102-83 col minimo sforzo e i canestri infilati a raffica e ad alte percentuali da parte di JP Macura (29 punti, career-high, con 11/16 dal campo e 2/3 ai liberi) e Kerem Kanter (24 in soli 20 minuti), oltre a una serata in ufficio, o quasi, per il leading scorer Trevon Bluiett (26).

I campioni della SWAC però ci hanno sempre provato, impedendo ai Musketeers di dilagare completamente: il merito va in primis al piccoletto terribile Demontrae Jefferson (20 punti e 7 assist), uno che aveva fatto girare un po’ di teste già a inizio stagione contro altre formazioni blasonate.

Articoli correlati

Ncaabasket è cresciuto. Nasce basketballncaa.com
Villanova - 2016 champion

Ci siamo! È finalmente online basketballncaa.com, un progetto partito all'inizio del 2013 come ncaabasket.net. Oggi come allora, l'idea è sempre Leggi tutto

Il riassunto della stagione
Ncaa basketball - Lonzo Ball - UCLA

In attesa della guida di BN, ecco una sintesi di 4 mesi di partite: i giocatori, le squadre e i Leggi tutto

Miami Hurricanes #8
Ncaa basketball - Bruce Brown - Miami

Un coach capace di fare miracoli, due senior capaci di segnare e andare a rimbalzo e un freshman che quando Leggi tutto

ACC, la rivincita di Duke

I Blue Devils trionfano dopo 5 anni di astinenza grazie al duo Kennard-Tatum. Uno strepitoso Colson non è riuscito nell'impresa Leggi tutto

I campioni dei tornei di conference

Dall'ACC alla SWAC, da Kentucky a Princeton, ecco un recap completo su come sono andati tutti i tornei, dai più Leggi tutto