Non si basa sul valore assoluto, ma sulle prestazioni nell’arco di una settimana. Stabilito il criterio, iniziamo la nuova rubrica con i Top of the week segnalando le 5 squadre e i 5 giocatori che hanno fatto vedere le cose migliori nei primi 7 giorni di college basket. Jordan Nwora è un giocatore di un altro livello ed Evansville ha messo a segno un upset clamoroso.
1- Evansville
Al momento sono titolari dell’impresa della stagione, battere in trasferta (67-64) la n. 1 del ranking, ossia Kentucky. Quasi non ci credono nemmeno loro, anche se hanno giocato una partita di grande maturità. E pensare che non sono nemmeno considerati la squadra più forte della Missouri Valley Conference.
2-Texas
La vittoria fuori casa contro Purdue (70-66) è di quelle che al momento buono, cioè a marzo quando si deciderà chi andrà o no al Torneo Ncaa, potrebbe pesare moltissimo. La squadra di coach Shaka Smart sembra abbia un volto nuovo e la coppia di guardie Matt Coleman e Courtney Ramey sta giocando meglio del previsto.
3-Oregon
Hanno vinto contro la quotata Memphis con autorevolezza (82-74 il finale) pur perdendo per un colpo al ginocchio l’ala piccola Chris Duarte e sempre senza il centro N’Faly Dante. Giocatori da tenere d’occhio? Il lungo Shakur Juiston (transfer da UNLV) nelle ultime due gare ha oltre 16 di media, in un caso con 9 assist (!) in un altro con 10 rimbalzi. Anthony Mathis (transfer da New Mexico) al momento invece è a 13/18 da 3 punti.
4-Virginia Tech
Avete presente coach Mike Young? Come no?! Mike Young è lo sfortunato allenatore che ha preso in mano gli Hokies dopo l’addio del precedente allenatore, Buzz Williams. Il fatto è che andato via Williams, è andata via anche mezza squadra e Young ha dovuto mettere insieme il roster alla meglio. Prima partita dell’anno: trasferta in casa di Clemson e vittoria (per molti inaspettata). Poi c’è stata la conferenza stampa.
Virginia Tech’s Mike Young is college basketball’s version of Mike Leachpic.twitter.com/Wy187cFRqe
— Barstool Sports (@barstoolsports) November 7, 2019
5-DePaul
Zitti zitti sono 4-0. Ok, non hanno sfidato tutte corazzate, ma l’ultima vittoria in casa di Iowa non era preventivata. Gran parte del merito va a Charlie Moore, l’ex California ed ex Kansas che prova la sua terza avventura in Big East e al lungo versatile Paul Reed (che in stagione è 4/6 dall’arco e ha chiuso lo scorso anno col 40%, prendere nota)
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1 – Jordan Nwora (F, Louisville, Jr)
In tre partite, Nwora ha già dato la netta sensazione di essere nel campionato sbagliato, mettendo insieme 22 punti (con 7/12 da 3) e quasi 8 rimbalzi di media in meno di 30′ in campo con la faccia di un adulto arrivato per caso a giocare con i bambini. Altro che freshman, il miglior giocatore della nazione al momento è lui.
2- Anthony Edwards (G, Georgia, Fr)
Se continua a giocare così, vediamo quanto resiste James Wiseman alla #1 del Super Mock Draft. Certo, non ha affrontato Duke o Kentucky e neanche la Louisville di Nwora, ma ha già fatto vedere una serie di movimenti e di opzioni in attacco da giocatore totale. E in più difende: oltre ai 26.5 punti, i recuperi sono 3.5 a partita.
Anthony Edwards dropped 29 PTS, 5 REB, 4 AST, 3 STL in a win over Citadel ? pic.twitter.com/mVW3dIJsLp
— B/R Hoops (@brhoops) November 13, 2019
3 – Tres Tinkle, (F, Oregon State, Sr)
“A not super athletic middle sized white guy” è la definizione più comune per lui. Ma no, non gioca solo perchè il coach di Oregon State è suo padre, ma perchè sa fare tutto: 23 punti, 10 rimbalzi, 5 assist, 1 recupero e 2 stoppate di media. Con il 53% da 3. Serve altro?
4 – Jordan Roland (SG, Northwestern, Sr)
Il re assoluto degli incendiari delle retine, un po’ piccolo probabilmente per l’Nba, ma nel college basket è quasi inarrestabile: 39 e 42 nelle prime due partite, solo 14 contro Umass, ma ha già confermato tutto il suo talento offensivo.
5 – Payton Pritchard (G, Oregon, Sr)
Non di sole giocate spettacolari vive il basket, anzi. Per andare lontano, ci vuole la calma del leader, cioè del giocatore che anche in una partita non brillantissima fa la cosa giusta al momento giusto. In attesa di N’Faly Dante, Oregon vince sempre grazie al suo senior.